Capitolo 28

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Pov's Olive

Non riesco ancora a crederci, ci siamo baciati, un bacio vero, un bacio privo di ogni perversione.

Brividi, quanti brividi avrò sentito in quella miriade di baci, di carezze?

«C'è amore nell'aria! Finalmente, una coppia che funziona» esclama Emma in corridoio.

«Beh non esageriamo» sussurro io, imbarazzata.

«Stai solo attenta, però» mi avverte Fiona«ricordati che lui sta ancora con...» si interrompe guardando in una direzione precisa dietro di me.

«Andiamo Olive» si allarma subito Fiona.

«Perché?» cerco anch'io di voltarmi, ma Emma me lo impedisce prendendomi per le spalle e facendomi andare in classe con la forza.

Ma io pianto i piedi e finalmente mi volto.

Vorrei non averlo mai fatto, però.

Sgrano gli occhi, mentre noto Enoch e Berenice chiacchierare animatamente senza curarsi di me.

Berenice sta attaccata al suo braccio e Enoch?
Enoch non fa assolutamente niente.

Dopo un po' Enoch posa gli occhi su di me e mi guarda indifferente.

Scuoto la testa e abbasso lo sguardo con le lacrime agli occhi.

«Ciao ragazze» si avvicina a noi, Victor con un enorme sorriso stampato in volto.

Ma quando nota la mia espressione ferita, perde subito il suo sorriso.

«Cosa c'è, sorellina? Che è successo?» mi chiede, apprensivo.

«I-io..» mi blocco di nuovo.

Cosa gli posso dire?

"Io e il tuo compagno di stanza ci siamo baciati stanotte, ma ora scopro che sta ancora con Berenice. Un vero stronzo, per l'appunto"

Conoscendo il suo lato protettivo nei miei confronti, si arrabbierebbe con lui, ma non riesco a nascondergli una cosa così, soprattutto al mio gemello che percepisce anche ogni mio respiro.

«Te lo spiego io. Vieni, Victor» Fiona prende sottobraccio mio fratello e insieme si allontanano.

«Una coppia che funziona, eh?» sussurro io con sarcasmo, parlando con Emma.

Lei mi sorride forzatamente, subito dopo guarda sul suo cellulare.

«Chi ti scrive?» le chiedo io per cambiare discorso.

«Non ci crederai mai, ma è...» non fa in tempo a rispondere che qualcuno le prende il cellulare.

«Ehi!» Emma guarda con aria indignata Christian, che sta ispezionando ogni messaggio.

«Ridammi il telefono, ingrato» allunga le mani verso l'oggetto ma Christian continua a tenerlo con forza.

«Con chi ti scrivi?» pronuncia a denti stretti, il ragazzo dai capelli biondi.

«Con chi mi scrivo non sono affari tuoi»

«Ti ho sentito, sai ieri. Ti stai vedendo con qualcuno?» alza di poco la voce, lui.

Lei sgrana di poco gli occhi, ma ribatte subito, seria:«Va bene, se vuoi saperlo mi sto scrivendo con un ragazzo che ho conosciuto in biblioteca. È molto bello e simpatico ed è...»

«Ti ha scritto se sei libera?!» continua a leggere i messaggi Christian.

«E tu gli hai risposto di sì?! Cancella subito il suo numero, o bloccalo, non voglio sentire scuse»

Un §orriso sotto le §telle (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora