Capitolo 20

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Pov's Olive

«Quante volte ve lo devo dire, ragazze?? A me, Christian non piace neanche lontanamente» esclama Emma con troppa enfasi.

Da quando i quattro se ne sono andati, non facciamo altro che prendere in giro Emma per il piccolo momento romantico avvenuto stamattina con Christian.

«Dicono tutti così all'inizio» dice Fiona divertita.

Siamo in un piccolo parco, sedute su una panchina a guardare dei bambini giocare vicino ad un piccolo parcogiochi.

Questa scena mi sembra così familiare, forse perché anche io e Fiona adoravamo divertirci insieme.

Ci siamo appena prese un gelato, in una gelateria non molto distante da qui.

Io mi sto gustando il mio cono con nocciola e fragola con tutta calma, mentre vedo Emma imbarazzata.

«Non è vero, io e Christian proveniamo da due mondi opposti»

«Ma si dice anche che gli opposti si attraggono» dico con un sorrisetto.

«Però amano i propri simili» esclama subito lei.

Il suo gelato è al cioccolato e alla stracciatella, e si deve dire che fa parecchia fatica a mangiarlo, considerando che si ferma ogni 10 minuti per seguire il discorso.

«Perché pensate che io e Christian siamo compatibili?» chiede Emma, con le guance arrossate.

«Ti ricordi la scena di stamattina, Fiona?» chiedo io divertita.

«Certo come dimenticarla. Lungo abbraccio...» lascia in sospeso la frase.

«Ma che state dicendo?» Emma continua a parlare senza curarsi minimamente del suo gelato.

«Bacio sulla fronte...» intervengo io.

«Ricordati anche delle lacrime e dei singhiozzi calmati da chissà chi...»

«E, infine, dulcis in fundo, bacio sulla guancia da parte di una ragazza che conosciamo molto bene»

«Smettetela, non è per niente andata così!!»

«I miei occhi dicevano il contrario» Fiona ridacchia, seguita da me.

«Eh dai, cosa c'è di male? Dobbiamo ammettere che è molto carino come ragazzo» sorrido.

«Smettetela» sussurra lei, stringendo i pugni e abbassando lo sguardo.

«E poi non ti toglie mai gli occhi di dosso» continua la ragazza dagli occhi castani.

«E ultima cosa ma non meno importante, è che siete stra carini come coppia» termino io.

«Basta!!!» urla Emma.

Sia io che Fiona sussultiamo e ci zittiamo all'istante.

La gente presente intorno a noi si ferma per un attimo ad osservarci e dopo un bel po' se ne vanno.

La ragazza dagli occhi azzurri ci guarda con astio:«Smettetela, perché non è assolutamente vero. Io e Christian non siamo fatti per stare insieme e mai lo saremo»

Stiamo per un bel po' in silenzio, dove si sentono solo il respiro pesante di Emma e le risate dei bambini davanti a noi.

Inizia Fiona, avendo terminato il suo gelato:«Avevo intenzione di fare una cosa. L'altro pomeriggio, dopo aver studiato, sono andata a fare una passeggiata e ho trovato un piccolo parco nascosto. Vogliamo andarci per smaltire un po' la rabbia?»

Io annuisco, mentre la ragazza dai capelli neri comincia a parlare:«Va bene, ma per favore non tocchiamo più l'argomento di prima»

È chiaro che non vuole sentire nominare Christian.

Un §orriso sotto le §telle (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora