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Sono le 7.00, e ormai la luce mi ha svegliato, quindi mi alzo decidendo di andare a correre. Amo correre, mi fa sentire libera, sana e mi scarica. Metto un paio di pantaloncini corti di tuta e un top nero. Lego i capelli in una coda alta e mi infilo le scarpe. Esco di casa infilandomi gli auricolari così da non dover parlare con nessuno. Odio parlare di prima mattina e odio parlare quando corro. In realtà odio parlare e basta. 

Corro fino alla spiaggia e decido di entrare in un negozietto che vende roba abbastanza carina, mi serve qualcosa da mettere decisamente. Prendo un vestito e mi specchio per vedere come mi sta, un ragazzo moro ben piazzato mi si affianca e mi porge un altro vestito.

<Quello non è il tuo colore, questo lo è> mi spinge dentro il camerino e senza dire nulla mi provo il vestito stupita dal suo modo di approcciarsi

<ecco sei bellissima lo sapevo> mi appoggia le mani sui fianchi, mi irrigidisco un attimo

<tranquilla non farti strane idee, mi piacciono i ragazzi, non ti sto rimorchiando> esclama vedendo la mia faccia e io mi tranquillizzo ridacchiando

<Jordan piacere>

<Zara  piacere mio> sorrido

<sei nuova di qui vero?> chiede sorridendomi, è molto bello, i capelli sono tirati su per formare un ciuffo e ha un piercing al naso che lo rende ancora più bello. Alto molto più di me e ben piazzato dal punto di vista muscolare.

<si sono qui solo da due giorni>

<allora amica mia necessiti di una guida turistica> mi prende la mano tirandomi fuori dal negozio facendomi ridere.


                                                                                                ***

<ma la smetti?! non lo comprerei mai quel coso orribile> rido aprendo la porta di casa, mentre informo Jordan del fatto che il colore rosa non sia esattamente uno dei miei colori preferiti e che non comprerei mai quel vestito rosa porcellino che mi ha fatto vedere in un negozio. Entriamo in cucina e le voci dei ragazzi si stoppano guardandoci. Spostano lo sguardo da me a Jordan 

<chi è lui?> mi chiede Logan

<Jordan> dico tranquillamente

<vuoi da mangiare?> gli chiedo mentre si avvicina e appoggia le mani sui miei fianchi per riuscire a prendere le patatine. Gli porgo un bicchiere d'acqua 

<grazie amore> ne beve un sorso e mette il bicchiere nel lavandino.  A quanto dice lui Ha l'abitudine di chiamare tutti 'amore' o 'tesoro' e questa cosa mi fa ridere

<noi andiamo sopra> dico prendendolo per mano sotto lo sguardo attento e a tratti confuso dei ragazzi

<aspetta Zara ma-> Logan tenta di parlarmi ma lo blocco

<ho detto che andiamo sopra> dico con voce tagliente che lo fa zittire. Per avere 20 anni si fa zittire facilmente. Colin mi fissa un attimo per poi tornare a guardare il telefono.

<chi sono tutti quei bei fustacchioni  nella tua cucina?> Jordan si siede sul mio letto con gli occhi a cuoricino

<amici di mio fratello, tutti più o meno normali tranne Colin, che è odioso> sospiro buttandomi sulla sedia. Sono contenta di avere un'amico, qui non conosco nessuno, e poi mi fa ridere, e non ridevo sinceramente da un po'.

<chi, cappellino?> rido e annuisco. Colin porta un cappellino con la visiera girato al contrario, a quanto pare lo porta sempre

<beh bel bocconcino, dovresti provarci> per poco non cado dalla sedia per il troppo ridere

ALMOST FRIENDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora