Mi sveglio con la luce del sole che mi perfora gli occhi, un giorno di questi devo comprarmi delle tende.
Ho passato tutta la notte a pensare a Logan. Mi sento strana. Avrei bisogno solo di una di quelle giornate che una volta passavamo insieme. Non posso negare di avere bisogno di lui, adesso più che mai. Le parole di Colin mi hanno fatto riflettere. Se quello che dice è vero, allora credo di dovergli dare una seconda possibilità. Scatto in piedi decisa a parlargli e vado in bagno a cambiarmi.
Scendo e vedo Logan dormire sul divano, mentre i suoi amici sono stesi per terra ricoperti di bicchieri di plastica. Mi viene un po' da ridere a vederli così. Noto che manca Colin e non potrei esserne più felice, dev'essere tornato a casa. Prendo un sacco e raccolgo tutti i bicchieri in giro per casa lavando i pavimenti, dato che sono tutti appiccicosi a causa dell'alcool.
<lascia ti do una mano> Colin appare alle mie spalle con un sacco raccogliendo i bicchieri e le bottiglie rimaste. Alzo gli occhi al cielo
<posso fare da sola> dico schietta passando lo straccio per terra
<ho detto che voglio aiutarti> mi prende lo straccio dalle mani e inizia a lavare lui. Sbuffo e vado in cucina, che ora è pulita. Prendo tutti gli ingredienti e faccio l'impasto per i pancake. Quando inizio a cucinarli sento i versi d' approvazione dei ragazzi che come per magia scattano in piedi, per quanto i postumi della sbornia lo rendano possibile, e si siedono intorno al tavolo.
<oddio che mal di testa> si lamenta Alex facendomi ridere mentre gli altri gli danno ragione. Prendo la scatola delle aspirine e gliela porgo con dei bicchieri d'acqua
<prendetevi una di queste> dico mentre loro mi ringraziano. Preparo i pancake e li metto nei piatti porgendoglieli mentre Colin ci raggiunge. Sembra nel suo mondo e forse è meglio così.
<Zara sono fantastici, preparati verremo a mangiare qui sempre d'ora in poi> Alex si riempie la bocca di pancake mentre rido per la sua affermazione
<eiei stai calmo questa è casa mia, Non ti voglio qui tutti i giorni> tutti ridono tranne Colin ovviamente, e poi si lamentano per il dolore alla testa
<bevete un po' di meno la prossima volta> ridacchio cominciando a sparecchiare. I ragazzi si alzano e vanno a stendersi sul divano mentre io comincio a lavare i piatti. Noto che Colin invece rimane lì seduto e mi guarda. Faccio finta di niente e mi giro passando la spugna sui piatti. continua a fissarmi stando in silenzio e questa cosa mi sta dando parecchio sui nervi
<che cosa vuoi?> sbotto alla fine sbattendo lo strofinaccio sulla sedia
<Umm io, mi dispiace> dice con un filo di voce passandosi una mano sul viso, l'ha detto talmente piano che forse me lo sono immaginato. Resto in silenzio a guardarlo
<per ieri sera, non avrei dovuto risponderti così> si alza e mi raggiunge prendendo la spugna dal lavandino
<io lavo tu sciacqui?> mi chiede e annuisco
<va bene, non fa niente tranquillo> dico sciacquando un bicchiere
<no non va bene, mi dispiace davvero> Colin dispiaciuto?
<non avrei dovuto insistere> dico finendo di asciugare l'ultimo piatto. Mi siedo su una sedia e lui fa lo stesso.
<ho pensato a quello che mi hai detto su Logan> affermo prendendo un bicchiere di succo
<eh?>
<e penso che gli darò una seconda opportunità> sorrido e lui mi ruba un sorso di Succo
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ALMOST FRIENDS
ChickLitUn ragazzo scontroso e una ragazza testarda. Come finirà? Questa è la storia di Zara Johnson, e di come un trasloco le ha cambiato la vita. °Chi si ferma alla copertina, ha già perso in partenza°