Un'odorino di pancake si fa strada dentro di me. Io amo i pancake, vivrei di quelli, insieme alle patatine fritte.
<Buongiorno piccioncini> J entra in salotto insieme a Mery ridacchiando. Li guardo stranita e mi giro, Colin si stropiccia gli occhi con una mano, l'altra mi tiene ferma abbracciandomi. Butto la testa sul cuscino e sbuffo
<sempre così finisce> dico e sento Colin ridere
<come se fosse una cosa brutta> ride e mi ritrovo a ridere anche io
<e voi due smettetela> ordino ai ragazzi che ridacchiano guardandomi maliziosamente, mentre io arrossisco come una cretina e scendo dal divano. Noto che hanno preparato la colazione, ora si spiega l'odore di pancake che mi ha svegliato
<siete degli angeli> Colin chiude gli occhi gustandosi la colazione
<vi siete divertiti stanotte?> Chiede Colin riferendosi al pigiama party. Siamo stati svegli fino alle due parlando di tante cose e poi ci siamo messi a dormire, o per lo meno, loro.
<oh si, alcuni più di altri> Mery mi guarda maliziosamente riferendosi al fatto di aver accidentalmente dormito con Colin. Alzo gli occhi al cielo e tutti scoppiano a ridere
<beh noi ci siamo divertiti> Colin mi circonda le spalle con il braccio e io mi scanso tirandogli un pugno sulla spalla, credo di essermi fatta più male io
<ma smettila cretino!> mi porto le mani sul viso al sentire le risate dei miei amici
<non è andata come pensate> metto le mani avanti, questi ragazzi pensano sempre male
<certo certo> esordisce J e io sbuffo appoggiando la testa sul tavolo. Il cellulare mi salva da questa situazione imbarazzante, leggo il nome sul display e spalanco gli occhi in preda al panico, scatto in piedi per non far vedere a Colin di chi si tratta
<devo.. rispondere> dico nervosa ed esco fuori dalla porta allontanandomi un po'
<pronto>
<Zara tesoro mio> la voce di Astol mi arriva come un sibilio all'orecchio
<cosa vuoi>
<a casa di Archie tra dieci minuti, sii puntuale> la chiamata si chiude, chiudo gli occhi tirando un sospiro
<tutto bene?> Colin è dietro di me spero non abbia sentito niente, ma a giudicare dalla sua espressione sembra tranquillo
<oh, si.. non ti.. preoccupare era.. una mia compagna di classe che mi deve dare degli appunti> cerco una scusa che possa sembrare credibile e lui sembra avere abboccato
<va bene vuoi che ti accompagni?> sorride dolcemente mentre io dentro sto morendo dal senso di colpa, non voglio mentirgli, non a lui, però sono costretta a farlo
<tranquillo faccio una passeggiata> gli lascio un bacio sulla guancia e sorrido, ma lui mi afferra il polso per guardarmi negli occhi, ed eccolo lì, di nuovo quello sguardo. Non posso farmi beccare
<fa attenzione> mi dice e io annuisco sorridendo per il suo fare protettivo. lo vedo rientrare e vado alla macchina di Archie che mi aspetta dietro casa mia.
<Zara> Zac e Archie mi sorridono forzatamente, non promette nulla di buono
<ragazzi che succede?> dico riferendomi a Astol
<adesso capirai> sussurra Archie posando la sua mano sulla mia. Sospiro e aspetto con ansia l'arrivo alla villa. Una volta arrivati, scendo un po' titubante ed entro in casa scortata da Zac e Archie. I ragazzi sono in piedi davanti a me e al centro c'è Astol. Il mio respiro si blocca per un attimo quando si avvicina a me sorridendo, ma non è un sorriso dolce, tutto il contrario.
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ChickLitUn ragazzo scontroso e una ragazza testarda. Come finirà? Questa è la storia di Zara Johnson, e di come un trasloco le ha cambiato la vita. °Chi si ferma alla copertina, ha già perso in partenza°