Mi squilla il telefono e non ho intenzione di rispondere. Continua a squillare e vorrei prenderlo e sbatterlo fuori dalla finestra. L'ho già fatto una volta e mi è costato tanto. Anzi troppo. Rispondo senza guardare e dopo aver sentito la voce al di là mi rimprovero mentalmente
'Evans come te la passi?' ride con voce viscida
'Dustin cosa vuoi? Ti avevo detto di non chiamarmi' ringhio alzandomi dal mio letto caldo
'si ma ti avevo detto che lo avrei fatto lo stesso. Sai che a me dei tuoi ordini mi frega ben poco'
'cosa vuoi Dustin'
'lo sai' chiudo la chiamata e butto il cellulare sul letto. Mi passo le mani tra i capelli e vado in bagno. Osservo il mio zigomo scheggiato e il mio occhio nero e non posso fare a meno di ripensare a ieri. Quella fottuta ragazzina che mi ha rovinato tutti i vestiti e il suo fottuto fratello, che mi ha rovinato la faccia. Sono grosso quanto lui, ci siamo allenati insieme, sappiamo l'uno le mosse che farà l'altro, ma questa volta l'ho lasciato fare. Altrimenti ne saremmo usciti morti entrambi. So che si è sfogato su di me, un po' per tutto, per quello che ho detto a Zara, per la loro situazione, per suo padre. Insomma un misto di cose che aveva bisogno di scaricare, ma che non fa mai.
Mi faccio una lunga doccia e mi vesto pronto per andare da Logan. Quando sono quasi vicino a casa vedo Logan e Zara parlare per poi abbracciarsi, lui le lascia un bacio dolce sulla testa e lei le sorride. Sale sulla macchina del suo amico che non mi ricordo mai come si chiama e io ne approfitto per avvicinarmi al mio migliore amico.
<hey> mi guarda ed entra in casa lasciando la porta socchiusa, segno che mi permette di entrare senza pestarmi. Vedo i ragazzi che notano che sono entrato ma continuano a fare colazione come se nulla fosse. Sicuramente gliel'avrà preparata Zara. Sbuffo e mi siedo accanto ad Aaron.
<allora?> chiedo innervosito da tutto quel silenzio
<hai chiesto scusa a Zara?> sospiro spostandomi il capellino sugli occhi. Pensavo che a qualcuno di loro quella ragazzina odiosa stesse antipatica e invece eccoci qua. Io solo e lei con i bodyguard.
<no, e non ho intenzione di farlo. Se dobbiamo parlare di questo me ne ritorno a casa> dico alzandomi
<no stai fermo. Abbiamo cose più importanti di cui parlare> dice Sebastian e lo ringrazio mentalmente
<stamattina mi ha chiamato Dustin> dico e loro mi guardano
<anche a me > Logan fa un cenno
<credevo che l'ultima volta fossimo stati chiari e credo che Carter ne fosse la prova> Alex parla e mi innervosisco
<Carter è un coglione> Logan mi guarda con sguardo ammonitore
<avevamo dichiarato pace con Carter> dice sbuffando
<voi avevate sventolato bandierina bianca, io no. Non dopo Meredith> faccio una smorfia al pronunciare il suo nome.
<non abbiamo sventolato bandierina bianca, abbiamo fato un patto e tu l'hai infranto> mi guarda e ghigno al ricordo di quella notte
<mi dovresti solo ringraziare, ho evitato che si portasse a letto la tua sorellina> sghignazzo mentre lui spalanca gli occhi
<stai zitto> ringhia e alzo le mani in segno di difesa
***
sono passate sei ore e ancora stiamo pensando a come comportarci con Dustin. Sentiamo la porta aprirsi e spunta Zara, sorride a tutti salutando Logan con un bacio sulla guancia, ma poi il sorriso le muore sulle labbra quando sposta lo sguardo su di me. La guardo negli occhi e vedo l'indifferenza più totale. Il nulla più completo.
<avete fame?> chiede spostando lo sguardo sui ragazzi e sorridendo. Alex si inchina di fronte a lei e le bacia la mano facendola ridere spontaneamente
<oh dea della cucina, nostra salvezza, si, si abbiamo fame> lei ride insieme a tutti gli altri. Forse sono stato un po' stronzo, magari non penso tutto quello che le ho detto. Ora mi evita e forse è meglio così. Prepara da mangiare e una volta pronto ci sediamo tutti a tavola
<non è che mi hai avvelenato il cibo?> le chiedo annusando il piatto e sentendo le risate dei ragazzi. Lei mi guarda, impassibile.
<avrei voluto, ma ormai ho 18 anni e la galera non fa per me> sputa acida facendo un sorrisetto stronzo che le fa partire un coro alle spalle. Sorrido appena pensando a quanta ragione abbia. Continuiamo a mangiare e mentre loro ridono e scherzano, io sto in silenzio.
<giochiamo alla play?> Se ne esce dal nulla Alex e Zara ride guardando Aaron
<va bene ma Zara non gioca> esordisce Aaron alzandosi in piedi e guardandola male. Lei per tutta risposta gli fa la linguaccia.
<sei cattivo però, non prendertela con me, prenditela con Logan> dice ridendo mentre Logan la prende sulle spalle per poi avvicinarsi al divano
<ragazzi lo sapete che soffre il solletico?> dice mentre lei ride chiedendogli di smetterla
<uh dove?> chiedono i ragazzi mentre io resto in piedi appoggiato allo stipite della porta guardandoli.
<ovunque> risponde Logan per poi fiondarsi sulla sorella insieme a tutti gli altri. Li guardo e mi sento vuoto. é così da quando è arrivata quella ragazzina fastidiosamente fastidiosa, che odio. No, okay, non è vero che la odio, ma comunque non la sopporto. esco di casa riuscendo a non attirare la loro attenzione e tiro fuori una sigaretta dal pacchetto. Ne aspiro il fumo omicida che mi riempie i polmoni e subito mi rilassa. Mi siedo sul muretto e quando finisco la sigaretta mi incammino verso il centro della città. Ci sono tante famiglie, genitori che ridono felici vedendo i loro figli fare i primi passi, sono felici anche solo se il loro bambino mangia o fa qualcosa di buffo. Li vedo abbracciarsi, ridere insieme, leggo negli occhi di quei bambini il senso di protezione che loro stessi leggono negli occhi dei loro genitori. Guardo me e ricordo quando da piccolo, vedevo anche io quel senso di protezione negli occhi di mio padre. Mi ricordo quando abbracciava anche me, quando rideva perché dicevo cose che non stanno ne in cielo ne in terra. Mi ricordo di tutto, ma non vorrei ricordarmi di nulla.
<Hey! Tu... come cavolo ti chiami> vedo l'amico di Zara passarmi davanti e ho l'istinto di fermarlo. Si gira verso di me e mi squadra per poi passare avanti e non degnarmi di una risposta
<Jay! No aspetta, Jordan> ricordo quello che mi aveva detto Zara e lui si ferma per poi girarsi verso di me
<cosa?> sputa acido e giuro che mi sto innervosendo
<sei l'amico di Zara giusto?> mi guarda
<si e quindi?> respiro profondamente
<volevo solo sapere se la ragazzina se l'è presa tanto... per quello che gli ho.. detto> tentenno un attimo mordendomi l'anellino al labbro
<e che cosa le hai detto?> assottiglia gli occhi in due fessure
<le ho detto che..-> mi blocca
<che non l'avresti mai guardata se non fosse stata la sorella di Logan? Oppure che tu sei meglio di lei?> ringhia facendo un passo avanti
<ou calma bestia. Non ti scaldare> gli dico appoggiandogli una mano sul petto che scansa schifato. andiamo è il caso? Va bene sono uno stronzo però alla fine che ci vogliamo fare?
<comunque no, è totalmente indifferente ai tuoi insulti> Ride e se ne va lasciandomi lì. Come un coglione. Perché, è quello che sono.
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ALMOST FRIENDS
Romanzi rosa / ChickLitUn ragazzo scontroso e una ragazza testarda. Come finirà? Questa è la storia di Zara Johnson, e di come un trasloco le ha cambiato la vita. °Chi si ferma alla copertina, ha già perso in partenza°