24_ Worth It

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Dolce cavaliere,
Solo ieri siete tornati dalla vostra pericolosa spedizione alla ricerca dell'uovo di drago. Dovete sapere una cosa: forse il lungo viaggio, o la riflessione, o il tempo... qualcosa L'ha spinto a perdonarmi. Per questa ragione, se in questi giorni abbiamo potuto approfittare della Sua collera nei miei confronti per vederci, stasera non potremo farlo. Questa mattina mi ha chiesto di trascorrere la cena insieme, da soli, a casa mia. Vorrei consolarvi con baci e dolci parole... vorrei assicurarmi che comprendiate come mai dobbiamo essere prudenti. Ma sono certa che avremo tempo, e che voi mi capirete in ogni caso. 

Vi chiedo solo di essere paziente, e di aspettare come io ho fatto a lungo con voi. Non vedo l'ora di vedervi di nuovo. So di chiedervi di sorreggere un grave peso; troppe menzogne, troppa nostalgia, ma vi prometto che prima o poi verrà ricompensata.

Vi amo, vi abbraccio e vi bacio.

Con amore.

"Tutto qui, Galehault? Non ha aggiunto altro?"

"Nulla, signore, mi dispiace."

"Non può andare avanti in questo modo, amico mio. Tu sei il solo a conoscenza di qualcosa che dovrebbero sapere tutti quanti. Se solo non fosse così difficile... Come può essere proibito qualcosa che a me appare così giusto?"

"A volte non vi capisco. Avete molte dame ai vostri piedi, eppure amate lei soltanto, nonostante tutti i rischi che correte mentendo per lei, e nonostante... beh, ciò che sapete di lei..."

"Ciò che mi spaventa non sono le conseguenze delle mie bugie, né gli errori che ella ha commesso in passato, ma che col tempo lei si possa pentire di aver scelto me. Io sono solo un cavaliere, mentre lei... lei merita di essere una regina... Ai miei occhi lo è già, la più bella regina al mondo! I suoi sbagli appartengono alla storia, ormai."

"Il vostro amore è maledetto dal Fato"

"Che il Fato ci sfidi, allora. Lo attendo a braccia aperte, sai che amo le imprese difficili" Un calice di vino rosso innaffia quelle parole salate, in un unico gesto beffardo alla faccia dell'avversa Sorte.

Galehault sorride, a quell' affermazione così coraggiosa del suo signore. Spera davvero che quella troppa baldanza non gli costi il ruolo di cavaliere... o peggio, la vita. "Vi ammiro, amico mio. Riferirò le vostre parole."

Un inchino, ed è sparito nel buio della notte inglese, diretto verso un'abitazione di legno e paglia, dove una giovane donna non riesce a chiudere occhio né a rallentare il battito del suo cuore affannato.

~*~

"Ciao, Ginevra!" Santa polenta, che spavento! Il mio braccio destro viene abbracciato da una mano delicata.

"Gwen?! Che sorpresa, ciao..." cerco di mascherare l'imbarazzo dietro una voce allegra, ma senza darci peso chino lo sguardo sulle melanzane del banchetto del mercato; non ho mai dato tanta attenzione a della verdura prima d'ora. È la prima volta che vedo Gwen dal... dal b... sì, insomma... dal b-b...bacio con... sì, dai, avete capito.

"Come stai? È un po' che non ti vedo in giro per la cittadella."

"Io... sì, ecco, sono stata molto occupata con Gaius, le medicine, i pazienti e... tutto il resto. Cose da medici, insomma" abbozzo una risata, ma la verità è che forse dovevo restare chiusa al sicuro nelle stanze di Gaius e Merlin ancora qualche giorno. "Tu, invece? Tutto bene?"

"Sì! Sì, a meraviglia, in effetti vorrei dirti una cosa... Non so se ricordi, ma Arthur aveva smesso di parlarmi per la faccenda di Lance, e... in questi giorni ho realizzato di doverti ringraziare"

Where two worlds come to meet (Tutte le storie sono vere) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora