Un'emozione da poco

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"State interpretando una canzone d'amore non certo la lista della spesa, quando avete intenzione di guardarvi?" domanda piuttosto irritato il maestro Perris. Ha ragione ne sono consapevole stiamo cantando l'importanza di sopravvivere l'uno tramite il respiro dell'altro senza però guardarci nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio. "Hai ragione, adesso ci impegneremo molto di più" dico mentre poso lo sguardo su di te che invece lo punti inesorabilmente a terra corredato dalle tue gote rosse che ormai sembrano aver preso possesso di tutto il viso. Mi avvicino spostando il leggio ormai vuoto che ci separava e ti circondo con un braccio mettendo il testo in mezzo tra noi. Alzi gli occhi timorosa, sbagliare non rientra affatto nelle tue prerogative, e forse non ci rientro nemmeno io e questo abbraccio sconclusionato in cui ti ho rinchiuso e forse è molto meglio invece che ci si trovi qui con un testo fra di noi e troppe note da intonare insieme, magari sbagliandole ma sporcandole di noi, di questo rapporto nascente e così tanto turbolento. "Tu la sai tutta?" sono retorico lo so che ci sono diversi pezzi in cui anche a te la memoria inganna e infatti me ne dai conferma scuotendo il tuo bizzarro caschetto arancio evidenziatore. "Bene allora la canteremo tutta guardandoci e correggendoci a vicenda" sgrani gli occhi impaurita, lo so, la sola idea di poter non rasentare la perfezione ti traumatizza ma la bellezza fine a se stessa non trasmetterà mai quanto uno sbaglio pieno di sentimento e questo lo sappiamo bene entrambi. Il maestro Perris sembra concorde e fa ripartire di nuovo la base che già alle prime note smuove qualcosa all'interno del nostro sguardo portandoci a incatenarlo e so che da questo momento aldilà delle parole, aldilà della musica non smetteremo di fissarci perché se trovarsi è difficile non viversi è assoluto sacrilegio. 

Ti distanzi lievemente e socchiudendo gli occhi cominci a cantare quelle prime, eterne parole: 

"Tell me somethin', girl

Are you happy in this modern world?

Or do you need more?
Is there somethin' else you're searchin' for?" 

Dimmelo infatti sei felice in questo mondo? O stai cercando qualcosa di nuovo? Sei felice Tish? Sei felice nella tua vittoria quotidiana o ti manca qualcosa? Ti manca qualcosa per colmare quegli occhi come il cielo? Chi è riuscito ad oscurarteli? E soprattutto perché a me interesse? 

La tua strofa si conclude con una nota prolungata che da accesso alla mia strofa: 

Tell me something, boy
Aren't you tired tryin' to fill that void?
Or do you need more?
Ain't it hard keeping it so hardcore?

E queste parole me le sento cucite addosso, forse sono stanco di cercare di riempire un vuoto che nessuno saprebbe colmare perché lei non c'è più e non ci sarà mai più. Perché senza di lei oggi non sarei qui e forse non canterei nemmeno così. Lei che magari non saprebbe tradurre e capire nemmeno una parola di ciò che ti sto cantando con le lacrime agli occhi, ma che avrebbe applaudito e cantato con me, anche sbagliando, anche ridendo. Lei che posso solo immaginare ma che non voglio perché forse non è ancora arrivato il momento di "arrendersi al dolore", lei che aveva gli occhi del tuo stesso colore con settanta anni di più di vista addosso. Lei che mi diceva "curre a cantari" e che in silenzio ascoltava ogni mio progresso. Lei che non c'è e forse ci sarà sempre. Lei che avrebbe amato la tua forza e detestato la tua arroganza. Lei per cui io non posso fallire perché prima che ci credessi io in me ci ha creduto lei e io non gliene sarò mai abbastanza grato. 

Diverse lacrime cominciano a scorrere sul mio viso e vedo che vorresti intervenire, smettere di cantare ma ti freno prendendoti per mano e continuando a cantare, senza dubbio in questa esibizione ci sono le nostre anime: imperfette e arrabbiate e forse fin troppo simili, chi ha sofferto sa riconoscersi, chi non vuole più farlo non vuole scoprirsi all'altro. 

Le nostre voci si fondono, graffiandosi di ricordi non detti ma compresi nella nostra anima: 

I'm off the deep end, watch as I dive in
I'll never meet the ground
Crash through the surface, where they can't hurt us
We're far from the shallow now

In the shallow, shallow
In the shallow, shallow
In the shallow, shallow
We're far from the shallow now

E il sorriso che compare all'unisono sui nostri volti sono sicura non abbia bisogno di spiegazioni, hai capito e forse hai vissuto con me. La vita per motivi sicuramente diversi ci ha spinto giù, infondo al lago e abbiamo rischiato di non risalire mai più ma oggi siamo qui, e siamo lontani da quella riva e stiamo beando del respiro che ci è stato tolto. L'uno sulle labbra dell'altro. Siamo fuori, siamo stati più forti della vita e scoppiando siamo diventati stelle nascenti e nessuno ora splende più di noi. 

La base sfuma sulle ultime nostre parole e noto che addirittura Perris si è commosso, ma in questo momento del mondo ci importa ben poco. Ti slanci tra le mie braccia e io ti stringo forte, perché almeno tu non devi sfumare via mentre ti sento ripetere: "Ci sono io, ci sono io". Ed indubbiamente ci sei perché nessun'altra avrebbe risvegliato il suo ricordo permettendomi la totale sintonia che ho avvertito cantando con te, ci sei e forse devi restare. "Dovremmo cantare più spesso insieme" dici mantenendoti abbracciata a me e lasciando però sfumare via un po' del mio sorriso nascente. "Si funzioniamo molto bene" sono convincente mentre lo dico, lo penso infondo, ed è l'unica cosa che conta aver scoperto una nuova potenzialità artistica, poter migliorare nel proprio talento. E allora perchè suona tutto così incompleto? Vorrei solo tornare indietro a pochi istanti prima quando cantando ti ho sentita così immensamente complice e invece annuisco convinto con un vuoto che piano piano si dispande in me. Dovrei smetterla di fantasticare. Dovrei smetterla davvero. 

Note d'autrice: 

Grazie ragazzi per aver letto anche questo capitolo <3

Come vi sembra la storia? Critiche e consigli? Vi aspetto nei commenti 

Un grosso bacio 

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