Le cose che abbiamo in comune

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Sei sdraiata quasi totalmente su di me mentre per l'ennesima volta dalla vista di quell'assegnazione, provi ad intonare qualcosa che melodia non ha.
Vocalizzi per pochi attimi e poi presa dallo sconforto sbuffi buttando la testa all'indietro e finendo per schiantarti, con nemmeno troppa delicatezza, sul mio collo: "Non ce la farò mai Alberto, ma tu mi ci vedi a cantare l'Ave Maria, io?"
Ti accarezzo distrattamente il viso rispondendoti: "Titì dai! Lo sai che sei brava e poi io sono troppo felice di farti provare qualcosa di nuovo!". È vero, quando ho visto l'assegnazione del duetto e ho letto che si trattasse di lirica più di un moto di gioia mi ha attraversato, alla fine una relazione è anche condivisione: non solo dei tuoi scleri ma anche e soprattutto delle nostre passioni. Cantare un brano lirico con te è aprirti la porta sul mio più grande amore e chiederti, se possibile, di farmelo amare ancor di più magari stravolgendolo, come fai con le mie giornate.
Sbuffi ancora decisamente poco convinta e ti rigiri a pancia in giù allontanandoti, con mio dispiacere, ma fornendo una posizione molto più incline al dialogo: "Ci credo che a te fa piacere, è casa tua" ti stai lagnando ma stranamente non c'è traccia di aggressività nella tua voce e mi fa piacere vedere quanta più fiducia tu riponga in me dai tempi, seppur recenti, del nostro primo duetto in cui eravamo arrivati ad urlarci addosso invece che camminarci incontro.
Mentre pensieri soffici riempiono la mia testa le tue lunghe dita si sono concentrate a delineare il profilo della musa tatuata sul mio tricipite a cui spesso rivolgi sguardi.
"Chi è?" mi domandi continuando a sfiorarla
"Euterpe, la musa della musica, la creatrice dell'arte per cui viviamo" sposto il braccio davanti a lei in modo che possa osservarla meglio "mi piace pensare che lei abbia creato un modo universale per far comunicare gli uomini, la contrapposizione alla torre di Babele; perché delle volte le parole confondono o si rendono ambigue: la musica no, la musica veicola un'emozione che ci attraversa tutti e tutti in modo diverso ma complementare"
Sei affascinata dal mio discorso, lo vedo dalla luce che zampilla dai tuoi occhi e irradia il resto del tuo volto, nulla come l'arte ti accende in questo modo. Sei infatti rimasta con la mano sul tatuaggio ma mi fissi curiosa e felice allo stesso tempo: "Mi piaci in questa veste da professore Urso"
Ho tanto da insegnarti e tanto da apprendere da te che sei un universo lontano galassie da me e che allo stesso tempo sento vicinissimo e sono contento di vedere che io e te, anche senza musica, parliamo la stessa lingua
"Io ti piaccio sempre Boric" commento chinandomi a darti un bacio a fior di labbra che comunque ti fa scattare sull'attenti e guardare verso la porta della tua camera, sembri un'animale in gabbia
"Sei spaventata che entri Giordana?" ti chiedo nervoso anch'io da questa situazione di spionaggio
"No, credo che Giordi" ti fermi intimidita "si insomma non ci vuole un genio, specialmente per un'amica", sei incerta mentre lo dici come se ti sentissi colpevole di aver violato un patto di sangue e di aver macchiato l'onore di entrambi
"Penso che anche Jefeo e Umberto stiano facendo due più due" colgo l'occasione al balzo, stavo comunque cercando il modo di dirti che per quanto lo si voglia nascondere certi comportamenti, chi ti conosce bene, li nota e se ne fa un'idea. C'è anche da dire che poi nessuno dei miei due compagni di avventure sia particolarmente discreto, ma questo è un dettaglio che per ora terrò per me
"Giordi credo pensi addirittura che stiamo insieme, dovrò parlargliene per chiarire" la bolla di sapone in cui da qualche giorno mi racchiudo scoppia sonoramente, questo contesto porta a vivere ogni cosa a livello amplificato e tu fai molto bene a mettere tappe e paletti, a etichettare ogni momento e situazione, soprattutto perché delle volte la mia testa viaggia oltre i confini del romanticismo e della realtà.
Mi abbasso stendendomi a mia volta e riportandoti tra le mie braccia, questi discorsi mi straniscono: non voglio vederti andare via. Ti rannicchi accanto a me posando la tua fronte sulla mia continuando a coccolarmi con dei grattini sul braccio mentre io ti accarezzo il viso al sapore di pesca e come essa vellutato.
"Ma se poi le cose tra noi funzionano e accediamo al serale? E se invece uno dei due non ci arriva? E se siamo in due cassette divise o peggio nella stessa?" spari una serie di domande a raffica di punto in bianco che mi lasciano spiazzato, non riusciamo a guardare a domani e tu sei già così in là? Non voglio rovinarmi il momento per stupidi finali distopici, mi perderei anche il piacere di averti qui ora e di porterei sfiorare, chissà ancora per quanto.
"Si meu nonnu aviri tri paddu era u flipper" rispondo in dialetto lasciandoti come al solito con un'espressione interrogativa, ma molto più rilassata, sul volto
"Me lo traduci che io parlo ancora italiano per cortesia?" trattengo tra le labbra una risata per la tua finta spocchia messa su ad hoc
"Certo principessa, ho usato uno sproloquio dialettale di tale traduzione: se mio nonno avesse avuto tre palle sarebbe stato un flipper, per addurre alla Signoria Vostra una richiesta di tranquillità per eventi non ancora accaduti" rispondo stereotipando un finto accento nobiliare e una lieve "r" moscia
Sgrani gli occhi divertita e sgomenta spalancando anche un po' la bocca e saltandomi addosso per iniziare una lotta: "Mi prendi in giro tenorino? Adesso ti faccio vedere io?"
Punti i miei fianchi e cominci a solleticarli con foga e velocità facendomi sobbalzare ridendo e alzando anche te che mi sei a cavalcioni dell'inguine, sei rossa e spettinata ma soprattutto divertita, in una splendida genuinità della bambina che tenti di nascondere.
Ti blocco i polsi per quello che riesco mentre tu ti dibatti per continuare in quel gioco o tortura che ti diverte così tanto, siamo vicinissimi e ancora una volta mi perdo a guardarti e ti rubo un bacio che ti strappa un sorriso.
"Bedda" ti dico a bassa voce continuando a cercare le tue labbra e in una frazione di secondo i tuoi polsi, ormai liberi, si aggrappano al mio collo invitandomi ad approfondire il bacio, cosa che non tardo a fare. Mi chiedo se sarà sempre così, se il desiderio di averti e il tuo profumo così curioso ci porteranno sempre a stringerci tanto quasi a fondersi, pur di averne sempre di più. Non ho tempo per molti pensieri mentre sento le tue unghie scorrere sulle braccia regalandomi la pelle d'oca, ci stacchiamo l'uno dall'altro solo per riprendere quel tanto di fiato che serve ad annegare di nuovo nella bocca altrui; sei completamente protesa verso di me eppure continuo a tenerti stretta per un fianco per aderire perfettamente a te mentre con l'altra mano scorro quasi impercettibilmente sul profilo del corpo.
Sento tossire mentre sono ancora totalmente immerso nel piacere che mi procuri e mi stacco velocemente da te rialzandomi goffamente, come se potesse essere camuffata una tale situazione. Giordana è davanti a noi con un sorrisino soddisfatto sulle labbra, mentre tu rialzatasi velocemente hai assunto la colorazione di un'aragosta.
"Regà prendetevi una camera e non la mia" ride la mora osservandoci benevola.
"N-Non è come pensi Giordi" provi goffamente ad intervenire
"No Titì grazie non mi serve un elenco delle posizioni che avete provato" continua sarcastica, è evidente che se lo aspettasse
Non so bene cosa fare e rimango immobile e muto nel vedere lo scambio di battute tra le due amiche
"Va beh dai torno tra un po', tanto ero venuta giusto a sapere se cenavi con me stasera roscia" ti lascia un bacio sulla guancia e si avvia di nuovo fuori dalla stanza con soltanto la tua voce che la raggiunge: "Giordi potresti..."
La rocker risponde senza neanche voltarsi: "Tranquilla cherie, se me lo chiedono stavate giocando a risiko"
La porta si chiude e gli sguardi si incrociano mentre ti butti di nuovo tra le mie braccia ridendo. Dovremmo chiudere più spesso le porte.

Note d'Autrice:
Buonasera!!
Aggiornamento anche oggi in notturna! Spero che vi piaccia, fatemi sapere!
Vi ringrazio per le 5000 visualizzazioni, no words davvero ❤️
Vi adoro ❤️
Un bacione ❤️

Sorrido fino a te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora