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Nonostante le guardie poste a controllo della prigione in cui si trovava Wangyo questo riuscì a scappare. Il principe cominciò a correre raggiungendo il bosco che costeggiava il palazzo mentre le guardie, e Minseok, Sehun e Jongin che erano stati avvisati della sua fuga, lo seguivano facendo attenzione a non perderlo. Correndo senza guardarsi indietro Wnagyo raggiunse un precipizio che lo costrinse a fermarsi. Si voltò e trovò le guardie a circondarlo. Ognuna di loro di lanciò contro il principe per riuscire a disarmarlo e catturarlo nuovamente, ma lui rispondeva ad ogni attacco deciso a non lasciarsi prendere.

<<Lasciami provare a convincerlo ad arrendersi>> disse Sehun che nonostante tutto non voleva vedere il fratello con cui era cresciuto in quel modo.

<<È ancora tuo fratello maggiore>> rispose Jongin <<Puoi gestirlo fino alla fine?>>

A quelle parole Sehun si tirò indietro, Jongin aveva ragione, non sarebbe riuscito a gestirlo nel migliore dei modi. In fondo lo vedeva ancora come suo fratello.

Jongin stanco di vedere le guardie cadere una dopo l'altra si fece avanti facendo scontrare la sua spada, ancora chiusa nel fodero, con quella del fratello più e più volte.

<<Arrenditi>>

<<Tu ti arrenderesti se fossi al mio posto?>> rispose con un ghigno Wangyo.

A quel punto Jongin capì che non ci sarebbe stato alcun modo per convincerlo a lasciar cadere la sua spada, quindi sfoderò la sua e nuovamente cominciarono a combattere. Colpo dopo colpo, schivata dopo schivata entrambi cominciarono a sentirsi stanchi ma nessuno dei due era intenzionato a rinunciare fino a quando Jongin non riuscì a disarmare Wangyo che si ritrovò la spada puntata al petto. Nonostante quello però sembrava cercare ancora un modo per fuggire da quella situazione. Wangyo si mosse per liberarsi ma nel farlo Jongin mosse la sua spada ferendolo e facendogli perdere l'equilibrio, poi scivolò cadendo nel precipizio alle sue spalle. Inutile fu la mano tesa con la quale Jongin provò comunque ad afferrarlo e un tonfo sordo fu udibile a tutti i presenti.

***

<<Qual è il problema?>> domandò Kyungsoo raggiungendo Jongin che sedeva solo lungo il lago del palazzo.

<<Forse non mi perdonerai, ma spero mi capirai>> parlò Jongin, non curandosi delle lacrime ben visibili nei suoi occhi <<Io...ho ucciso mio fratello maggiore>>

Kyungsoo rimase in silenzio ad osservarlo. In tanti lo avevano chiamato assassino, avevano sparso voci su di lui descrivendolo come una persona capace di uccidere a sangue freddo e senza rimorso. Ma non era quello che aveva davanti. Ciò che Kyungsoo vedeva era un ragazzo incapace di trattenere le sue lacrime, qualcuno che nonostante avesse ucciso qualcuno che progettava di prendere il potere per se stesso l'unica cosa che riusciva a pensare era di aver ucciso il fratello e se ne dava la colpa. Un principe che non nascondeva i suoi sentimenti dolorosi, dava loro sfogo cercando il suo appoggio, e non glielo avrebbe negato.

Kyungsoo gli portò la mano sulle spalle e lentamente lo guidò sul suo petto stringendolo a sé dolcemente mentre le sue lacrime scendevano copiosamente accompagnate dai singhiozzi. Continuava a ripetergli non fosse stata colpa sua, che nessuno lo avrebbe odiato per quello, ma in fondo sapeva che il ragazzo avesse solo bisogno di sfogarsi e sapeva anche che nonostante quello che pensasse tutti gli sarebbero stati accanto.

***

Due anni dopo

Kyungsoo camminava per Damiwon controllando che tutto fosse apposto. Dopo la morte del re la concubina reale Oh aveva deciso di tornare nella sua città per prendersene cura dopo aver saputo che il medico avesse bisogno di aiuto, così la guida di Damiwon passò proprio nelle mani di Kyungsoo. Dopo aver appurato che ognuno stesse compiendo il proprio lavoro si ritirò nel suo ufficio dove cominciò a scrivere alcuni appunti su un quaderno.

Moon Lovers- KaisooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora