Marzo 1942. Fronte Occidentale, Francia. Base tedesca.
Weilman scagliò la bottiglia di Bourbon nel caminetto acceso, godendo del sibilo del fuoco. Il poco vino rimasto evaporò immediatamente con un piccolo scoppio, ravvivando le fiamme e gettando ombre sinistre sulla stanza.
L'ufficio del capitano era semplice, stretto e buio: nessuna finestra, se non una feritoia appena sopra un vecchio arazzo. Non vi era che una scrivania malmessa, ingombra di carte e volumi pesanti; una poltrona di pelle era accomodata davanti al focolare e, al momento, ospitava la figura crucciata dell'ufficiale.
Quella puttana l'aveva fregato! Se n'era andata di buon mattino, prima che potesse fermarla.
Al suo risveglio, si era trovato davanti un dottoruncolo tremante, che gli aveva consegnato un telegramma dalla capitale: Berlino autorizzava la rimozione del Maggiore Smith dai suoi compiti ed affidava a Herr Kapitan il controllo completo sulla base di Arras. Al medico Zoe, inoltre, veniva accordato il trasferimento a Bruxelles.All'inizio, quelle notizie lo avevano rincuorato: si sarebbe disfatto di due piantagrane in un colpo solo. Avrebbe scacciato Fraulein Hanji con il massimo del disonore, costringendola ad abbandonare lì tutte le sue ricerche; avrebbe bruciato i suoi appunti e libri, prima di sbatterla fuori dalla caserma, senza neppure un mezzo di trasporto. Anzi, senza concederle il lusso di fare la valigia. L'avrebbe allontanata immediatamente, obbligandola a camminare nel freddo del mattino e nel buio della notte. Quanto a Smith... lo avrebbe fatto arrestare e rinchiudere nei sotterranei; poi si sarebbe dedicato all'Inglese. Magari avrebbe permesso al Maggiore ad assistere al trattamento speciale che aveva in mente per il pilota. In fondo, ogni uomo aveva un punto debole, persino l'intoccabile Herr Smith. Sarebbe stato divertente.
Aveva già stappato una bottiglia di liquore, pronto a festeggiare, quando una sentinella era corsa nel suo ufficio: Ackerman era fuggito e non vi era traccia nemmeno di Smith. Zoe se n'era andata e così il suo fidato barelliere.
Come avevano potuto organizzare un piano di fuga? Aveva piazzato soldati ad ogni porta... qualcuno di corrotto li aveva lasciati passare? Probabile.
Il suo piano era sfumato immediatamente in una nuvola di rabbia. Quegli stronzi gliel'avrebbero pagata! Si sarebbe vendicato. Avrebbe inseguito il Maggiore fino in capo al mondo: lo avrebbe cacciato come una volpe fa con un coniglio; braccato, stanato e allora...si sarebbe preso la sua rivincita. L'Inglese? Era con lui, senza dubbio. Dove erano diretti? Probabilmente alla Repubblica di Vichy, unico territorio ancora indipendente. Avrebbe dovuto muoversi ed intercettarli. Si era fatto portare delle mappe e le aveva studiate a fondo, per tutto il pomeriggio: l'unica strada conduceva da Arras a Parigi, piegando poi per Orleans. Era la via più facile e diretta, quella che sicuramente avrebbero percorso; quella che anche lui avrebbe seguito, nella spietata ricerca. Li avrebbe trovati. E allora...
Si versò un bicchiere di liquore, svuotandolo di un fiato. L'alcool era ristorante e confortante. Sentiva già la testa più leggera e la fantasia pronta a galoppare a briglia sciolta.
«Non posso arrendermi, non ora» sussurrò, spiando le braci nel caminetto «Pensi di avermi fottuto, Smith? Pensi d'avermi messo nel sacco... allora sei uno stupido. Non ti lascerò andare. Sei la mia preda, ora» sorrise, alzandosi dalla poltrona e sgranchendo le gambe. Cos'era quella sensazione che gli galleggiava alla bocca dello stomaco? Un'ossessione. Non intendeva lasciar correre: Smith lo aveva offeso per l'ultima volta. Quel bastardo aveva, infine, commesso un errore: era fuggito, macchiato dalla codardia. Catturarlo sarebbe stato semplice ed appagante: lo avrebbe raggiunto a Parigi e scovato. Non importa quanto tempo ci sarebbe voluto. Sarebbe tornato a Berlino da vincitore, coperto di onori, pronto a ricevere una promozione ed a stringere la mano al Fuhrer. Avrebbe trascinato il suo prigioniero davanti alla corte marziale ed avrebbe brindato all'infausto verdetto. Come era gradevole il sapore della vendetta.
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Operazione Chariot
FanficFrancia, Marzo 1942 - Un piccolo caccia della Royal Air Force viene abbattuto nella campagna francese, lungo il Fronte Occidentale. Per i due piloti non c'è alcuna speranza: catturati da una brigata tedesca, torturati per informazioni su una importa...