Capitolo uno

1K 29 2
                                    

Merda,la sveglia suona ancora ininterrottamente! Noto che la mia violenza contro di lei non è bastata a farla tacere. E pensare che è solo la prima delle innumerevoli sveglie che dovrò staccare la mattina ad un orario a dir poco indecente.
Mi alzo, con quella cosa odiosa che ancora suona, il che mi fa capire che desidera essere scaraventata contro il muro, cosa che potrebbe accadere nei giorni a seguire. Cammino, ancora assonnata,verso il bagno, dando così inizio alla routine mattutina del periodo scolastico. Sento già nostalgia delle vacanze anche se posso godere del mare a pochi passi da casa, ma devo ammettere che non mi dispiace poi così tanto dover ritornare dietro il mio banco e alle mie lezioni pomeridiane; sono un po' meno entusiasta di rivedere i miei compagni di classe ma me ne farò una ragione, d'altronde non ho altra scelta. Mentre mi preparo per andare alla fermata del bus, mi presento...
Mi chiamo Beatrice (non fateci caso, qualcuno doveva pur subire l'influenza che Dante ha avuto sui genitori), ho 17 anni e...oh, cos'altro si dice in una presentazione?
Mh...Vivo con i miei genitori, il mio cane e mio fratello, che proprio ora sta borbottando qualcosa con tono infastidito.
Suono il violino da ormai otto anni; lo strumento rappresenta per me, insieme alla musica in genere, l'essenza indispensabile nella mia vita, un rifugio,uno sfogo.

Sono una tipa timida solo fino a quando non prendo confidenza;

so essere simpatica ma con chi voglio;
Non sopporto la falsità e le persone che ti stanno accanto per convenienza, quindi tendo spesso a dire le cose così come le penso e credetemi, non mi ha causato pochi problemi ne mi ritrovo con tanti amici di cui andare fiera;
sono determinata e difficilmente mi arrendo di fronte alle difficoltà, anche se ho i miei momenti di sconforto, ma penso sia abbastanza normale;
Mi duole ammettere di essere un tantino fragile e odio il fatto che gli altri possano accorgersene utilizzando poi ciò come arma contro di me, ecco perché faccio il possibile per nasconderlo, fallendo miseramente in più occasioni;

ho innumerevoli difetti e di pregi non me ne riconosco nessuno se non alcuni, e dico alcuni, aspetti del mio carattere che ho elencato.
Forse è però decisamente impossibile descrivermi del tutto, riconosco il fatto che molte volte, a seconda delle circostanze, ho un comportamento diverso da quanto ci si aspetterebbe; non parlo di incoerenza o cose di questo genere, piuttosto direi che può definirsi semplice istinto di sopravvivenza, poca voglia di litigare, o troppo amore verso quel determinato qualcuno. Mi vien quasi da ridere, questo discorso non ha un filo logico e per me non è certo una stranezza, lo so che cado facilmente in pensieri difficili da comprendere.
Ora vorrei tanto sedermi sul divano e fissare il vuoto in silenzio, se non fosse che è tardissimo, ma non la reputo una novità, sono anni che va avanti così...mi chiedo come facciano quelli che in un batter di ciglia sono già pronti per uscire e magari conquistare il mondo
Do un ultimo sguardo alla me riflessa nello specchio, controllo nuovamente la mia linea nera di eye-liner in contrasto con gli occhi verdi, passo una mano tra i capelli castani e corro in cucina, saluto la mia famiglia e mi precipito giù per le scale...
Iniziare l'anno scolastico correndo come una matta verso la fermata dell'autobus?
FATTO!
Insomma, che dire, bentornata monotonia !

Quello che vedo nei tuoi occhi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora