[...]
È passata una settimana;da domani inizieranno le vacanze natalizie;
ho l'ultima lezione dell'anno;
e Matteo non mi parla più!Nelle ore di lezione che abbiamo in comune, evita il mio sguardo; a pranzo boh forse mi guarda ma non come prima; se siamo insieme agli altri, non mi da la minima confidenza, mai avrei pensato di rimpiangere questo particolare; neanche mi chiama più Puffo, non mi chiama e basta!
Mi si è fulminato il cervello se mi mancano le sue rotture di palle.HO DETTO "MANCANO" ?! Sono giunta al dolce in pratica.
Inoltre ho trovato un altro ritratto, sempre occhi ma ho la testa poggiata sul braccio anche se quest'ultimo non si vede tanto; vado più per intuito in quanto sono solita "stendermi" sul banco in questo modo.
Ovviamente con Alessandro non ho parlato.
Ma ho deciso, oggi mi farò coraggio ad affrontare Matteo e parlerò di questi famosissimi ritratti ad Alessandro.
(Sarà un'altra presa per i fondelli a me stessa? Lo scopriremo prossimamente!)Sto andando a lezione di violino ed è meglio non parlarmi del brano; tecnicamente ci sono quasi ma non so esprimerci nulla e per me è davvero grave! Quando succede questo, mi sento un pezzo di legno che sta suonando un legno modellato che ha delle corde tese al di sopra...guardate che immagine vi sto proponendo, inquietante!
Quando mi chiede di fargli sentire 'giusto l'inizio', almeno per accertarsi che lo studio proseguirà in modo corretto durante queste vacanze, mi viene un colpo!
Schifo è l'unica cosa che penso prima di iniziare a suonare, verrà uno schifo.Poi un miracolo! Mi viene in mente la faccia di Matth che mi guarda esasperato e mi riecheggia nelle orecchie la sua voce che mi canticchia quella parte che sto suonando e magicamente sento il suono addolcirsi e il braccio sciogliersi,andare più libero.
Com'è possibile?!Mi ferma proprio quando sto per perdere l'armonia che avevo trovato con il brano e ringrazio la sua tempistica nel dirmi "stop", perfetta!
Sono felice di come sia andata qui ma non so fino a che punto è reale quest'esecuzione, so bene che quando provo non è assolutamente così.
Mi è apparso lui tra i pensieri e tutto è andato meglio.
È un segnale che mi dice di dover chiarire con lui ?! Altrimenti davvero non me lo spiego.[...]
Le mie gambe mi portano al campus in modo molto rapido e, senza pensarci due volte, svolto nel corridoio sul quale si trova la camera di Matth.
Busso alla porta e attendo la risposta dall'interno torturandomi la felpa rosa.
«Avantiii!»
Faccio un respiro profondo, neanche fosse un esame, e apro la porta.
È tutto scuro, fa luce solo la lampada sulla scrivania dietro la quale c'è lui che sta dipingendo, penso.«Ehi, Matth, posso?»
«Oh, emh, si...Puffo, entra»
Dice Puffo...e il mio cuore esplode!
«Accendi la luce, non si vede nulla, mi piace disegnare e dipingere al buio con una luce leggera... Si, so di essere strano» pensare che a me piace suonare in questo modo.
«No, non lo sei, anche io...Oh, non è di questo di cui voglio parlare»
«Veni più qui, siediti. Non far caso alla confusione che c'è sui due letti, Ethan e Lucas non amano l'ordine. Il mio si salva di poco...»
È lindo e pinto, è perfetto.
Vabbè, la modestia. Mi siedo mentre lui resta sulla sedia accanto alla scrivania. Anche lui è perfetto, sporco di pittura ...Penso che io debba cambiarlo il mio cervello, sisi! Il problema è che prima le penso queste cose poi me ne rendo conto! Spero di non combinare danni in uno di questi giorni!
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Quello che vedo nei tuoi occhi
Romantizm«Ecco qui,arrivati» «Grazie. Ciao» rispondo con tono freddo, senza sapere precisamente per quale motivo io l'abbia fatto. Lui fa una smorfia, mi fissa per qualche secondo con quegli occhi verdissimi (anche se avrei giurato fossero azzurri qualche m...