五 Professore Di Filosofia

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Era mattina presto e in quella zona in periferia si sentiva solamente una dolce melodia di qualche composizione di Bach messa a tutto volume

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Era mattina presto e in quella zona in periferia si sentiva solamente una dolce melodia di qualche composizione di Bach messa a tutto volume. I fratelli Kim quella volta non avevano motivo di lamentarsi poiché la melodia era piuttosto piacevole e gradevole da sentire appena svegli. Per una volta non si svegliavano con il suono infernale della batteria o della chitarra elettrica, pianificando di già l'omicidio perfetto per il loro vicino strambo.

L'uomo stava tranquillamente sorseggiando il suo caffè aspettando che scoccassero le sette per avviarsi da casa e andare a lavoro nella Chosun High School. Era un professore di filosofia ed effettivamente il suo lavoro non rispecchiava affatto la sua tenebrosa personalità da rocker metallaro. Ciononostante amava il suo lavoro e sapeva svolgerlo alla perfezione coinvolgendo i suoi giovani alunni. Gli piaceva vedere la curiosità e l'interesse brillare nelle iridi dei ragazzi. Spesso i giovani odiavano la sua materia reputandola noiosa e troppo contorta, ma lui era felice di averla resa interessante ai loro occhi.

Posò la tazza nel lavandino promettendo a se stesso di lavarla non appena sarebbe tornato a casa quella sera. Andò verso lo stereo in salotto e lo spense proprio quando la canzone stava finendo. Poi prese le chiavi della sua auto ed uscì di casa chiudendola a chiave. Guardò i fiori nel giardino e un piccolo sorriso increspò le sue labbra notando con piacere che stavano crescendo e sbocciando.

Si sistemò gli occhiali da sole e si voltò verso la casa accanto notando che Yuseong e Taehyung stavano uscendo di casa ancora mezzi addormentati come al solito. «Buongiorno. Oggi lezioni mattutine?» chiese con il suo tono di voce basso e leggermente arrochito dalle sigarette che di tanto in tanto la sera si permetteva di fumare.

«Disgraziatamente sì» borbottò Taehyung sbadigliando. In realtà, quel giorno, le sue lezioni sarebbero iniziate alle nove del mattino ma sfortunatamente si era dimenticato di fare benzina per cui era stato costretto ad andare con la sorella. Quando si era accorto di essere a corto di carburante si era maledetto in tutti i modi possibili ed esistenti.

Il professore annuì aprendo la portiera della macchina. «Buona giornata» fece un sorriso tirato alzando una mano in segno di saluto. Era un uomo di poche parole lui, preferiva di gran lunga i gesti. Con i suoi vicini, però, parlava spesso anche perché erano le uniche persone con cui avere una conversazione in quella ridotta zona in periferia.

«Grazie Yoongi, anche a te» sorrise gentilmente Yuseong sembrando decisamente più sveglia e arzilla di suo fratello che somigliava più ad uno zombie quella mattina. Aveva lavorato fino a tardi ad un quadro e sistemato delle foto che avrebbe dovuto portare quella mattina ai suoi corsi di arte e fotografia. Yuseong ci aveva messo più di mezz'ora per riuscire a svegliare Taehyung che in quel momento stava cercando di infilare la tela nel cofano della macchina senza rovinare niente. «Questa mattina mi è piaciuta molto la canzone al piano. Chi era?» chiese la ragazza aiutando il fratello a sistemare la tela.

«Bach» rispose Yoongi con un leggero sorriso sulle labbra sottili e rosee. Yuseong annuì sorridente e chiuse il cofano della macchina andando verso la parte del conducente. Si voltò verso Yoongi e lo salutò nuovamente prima di entrare in auto. Yoongi la imitò mettendo in moto e accendendo la radio. Inserì un cd che aveva masterizzato lui contenente tutte le canzoni che più preferiva e sorrise non appena partì Livin' on a Prayer di Bon Jovi. Una colonna sonora perfetta per iniziare questa giornata.






It's Written In The Stars| Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora