Jeon Jungkook è uno studente universitario e frequenta il terzo anno del corso di astronomia. Un ragazzo impacciato, timido che si ritroverà ad essere innamorato di ben due persone e costretto a dover sceglierne una. La sua vita, inizialmente tranqu...
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La musica era alta, molto alta, così alta da coprire i loro pensieri che martellavano loro la testa facendogli venire un'emicrania. Per entrambi l'unico modo per sopprimere quei pensieri era ballare, ballare fino allo sfinimento. Fino a che i muscoli non avrebbero bruciato, fino a quando le magliette non erano un bagno di sudore, fino a quando sarebbero stati così stanchi da non riuscire a pensare.
«Jungkook...Jungkook ti prego basta. Sono...sfinito» ansimò Taehyung piegandosi in avanti con le mani posate sulle ginocchia e la bocca aperta per riempire i suoi polmoni con più ossigeno possibile.
Jungkook fece una giravolta e si fermò con il fiatone. Stavano provando da tre ore ed entrambi non sentivano più le gambe. Taehyung fece un verso acuto prima di lasciarsi cadere a terra a braccia aperte facendo ridere il più piccolo.
«Siete stati grandi ragazzi, ma davvero adesso riposate» disse Jimin spegnendo la sua telecamera. Nel suo tempo libero adorava filmarli mentre facevano le prove.
«La gara è domani e-» Jungkook venne interrotto subito dal suo migliore amico di una vita.
«E vuoi che sia tutto perfetto, lo sappiamo Jungkook. Ma se vi distruggerete oggi, domani non avrete neanche le forze di alzarvi dal letto. So che non me ne intendo molto di ballo ma sono due anni che vi vedo allenarvi e fidatevi se vi dico che siete spettacolari. Sarete sul podio, ma non ammazzatevi» li rimproverò Jimin con quella sua voce zuccherosa.
Jungkook sbuffò sonoramente passandosi una mano nei capelli bagnati dal sudore tirandoli indietro. «Hai ragione» borbottò interrompendo la canzone dal cellulare.
«Come sempre» si vantò il maggiore tra i tre abbassando lo sguardo sulla sua telecamera iniziando ad eliminare piccoli filmati usciti male.
Sia Taehyung che Jungkook alzarono gli occhi al cielo ridendo. «Al volo Tae» lo avvisò il minore. Il ragazzo fece in tempo a mettersi seduto ché una bottiglietta d'acqua gli atterrò sulle gambe mancando per poco la zona rossa.
«Hai una mira impeccabile, coniglietto» rise Taehyung prendendo la bottiglietta, bevendo grandi sorsi.
Jungkook rise imitando il suo gesto. Jimin inarcò un sopracciglio facendo passare lo sguardo sui suoi due amici. «Coniglietto? Adesso vi date anche soprannomi? Mi sento escluso!» protestò sporgendo il labbro inferiore.
«Ma sta' zitto, bambino voglioso di attenzioni» rise Taehyung rimettendo il tappo alla sua bottiglietta mezza piena. «È solo un soprannome, ed è per i suoi denti. Non sembra un coniglietto adorabile?».
«Vero, proprio adorabile» ridacchiò Jimin. Jungkook si sentì in imbarazzo e diede loro le spalle borbottando qualcosa. Si tolse la maglietta zuppa di sudore e la buttò nella sua sacca. «Poi si toglie la maglietta e smette di essere adorabile. Wow Kook, hai dei muscoli sulla schiena invidiabili!» esclamò Jimin osservando il suo migliore amico.