四十九 Jungseong vs Taekook

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Il ragazzo sbuffò sonoramente mordendo la penna che aveva tra le labbra

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Il ragazzo sbuffò sonoramente mordendo la penna che aveva tra le labbra. Fisso sulla pagina del libro di inglese il suo sguardo non voleva saperne di concentrarsi su altro.

Era forse più di mezz'ora che era fermo su quella pagina e non riusciva proprio a proseguire. Odiava inglese, era una materia in cui aveva sempre fatto schifo sin da bambino e non riusciva proprio a farsela piacere. La matematica era decisamente più semplice per lui: era tutta logica, bisognava solo applicare delle formule per riuscire a risolvere un problema. Cosa c'era di più facile? Le lingue straniere al contrario l'avevano da sempre fatto sudare sette camice.

Con un grugnito esasperato buttò la penna sul tavolo e sbatté la fronte su di esso mugolando dal dolore. Dannato l'inglese e chi aveva deciso di renderla lingua mondiale. Perché non poteva essere il coreano la lingua mondiale? Era così facile! O anche il giapponese! Ma l'inglese proprio no.

«Uccidetemi» biascicò ad occhi chiusi desiderando solo di poter cancellare quella materia dalla faccia della Terra.

«Jungkookie mi stai chiedendo troppo» la voce profonda di Taehyung lo fece mugolare solo di più. Il maggiore rise silenziosamente non volendo far rumore dal momento che erano in biblioteca.

«Ma è impossibile! Spiegami come diamine potrei prendere anche solo una D all'esame» si lamentò alzando la testa dal tavolo e massaggiandosi la fronte rossa.

«Guarda che non è tanto difficile l'inglese. Basta metterci un po' di buona volontà» cercò di rassicurarlo Taehyung massaggiandogli una spalla.

«Facile per te dirlo, sei un genio» brontolò Jungkook con un adorabile broncio sulle labbra che Taehyung avrebbe solo voluto baciargli.

«Disse quello che prende sempre il massimo dei voti in matematica e fisica» rispose a tono Taehyung facendo arrossare delicatamente le gote di Jungkook. Risultava così solo più bello e adorabile agli occhi dell'altro.

«Non significa essere un genio» mormorò Jungkook in imbarazzo non riuscendo a sostenere il suo sguardo.

Taehyung ridacchiò pizzicandogli una guancia e si trattenne con tutte le sue forze per non posarci le labbra.

«Vuoi che ti aiuti?» domandò avvicinandosi a lui con la sedia. Jungkook lo guardò con la coda dell'occhio e si schiarì la gola.

«Hai anche tu da studiare» rispose riprendendo la penna tornando a mangiucchiarne il tappo nero.

«Ho finito, non preoccuparti» lo rassicurò Taehyung stando così vicino a lui che Jungkook poté sentire il respiro caldo e calmo dell'altro infrangersi sulla sua guancia arrossata.

«N-no davvero, non importa Tae. Troverò un modo per passare l'esame di fine semestre» si leccò le labbra sentendole improvvisamente secche esattamente come la sua gola.

Taehyung inarcò un sopracciglio serrando la mascella e avvicinandosi ancora di più al ragazzo guardandolo dritto negli occhi. «Jungkook» lo chiamò con voce roca e ferma.

It's Written In The Stars| Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora