五十三 Fiordaliso

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Quel giorno sembrava che una tempesta si fosse abbattuta su Busan: tirava un vento così forte da far volare per poco anche le persone e la pioggia batteva insistentemente e con rabbia su tutta la città

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Quel giorno sembrava che una tempesta si fosse abbattuta su Busan: tirava un vento così forte da far volare per poco anche le persone e la pioggia batteva insistentemente e con rabbia su tutta la città. Come poche volte non vi era quasi nessuno in giro per le strade, tranne chi doveva assolutamente andare a lavoro.

I temporali estivi non erano poi così male dato che alla fine lasciavano spazio ad un dolce arcobaleno nel cielo e anche un piacevole odore di erba bagnata nell'aria. Tuttavia nel mentre era un vero e proprio incubo. Oltretutto ad aggiungersi al rumore del vento e della pioggia c'erano anche i lampi e i tuoni.

Non era uno scenario molto piacevole soprattutto per i bambini.

Infatti Minjae era terrorizzata da tutto quello. Tremava come una piccola foglia tra le braccia della mamma che cercava di tranquillizzarla come meglio poteva mentre però continuava a piangere.

«Hey MinMin» la richiamò dolcemente Namjoon inginocchiandosi davanti a lei. «Che ne dici di stare un po' con il tuo fratellone mentre mamma va a preparare la cena?» propose sorridendole e facendo comparire le sue adorabili fossette.

Minjae guardò la mamma e poi il fratello maggiore. Annuì velocemente saltando in braccio al fratello quando sentì un altro tuono. La madre sorrise riconoscente al figlio mentre andava in cucina. Tutti gli altri fratelli erano occupati a leggere o studiare o anche lamentarsi di non poter giocare alla Playstation a causa del temporale.

«Va tutto bene piccoletta. Adesso andiamo nella tana di Namjoonie» sussurrò il maggiore stringendo a sé la bambina. Scostò una tendina che si trovava subito dopo la cucina e si sedette sul letto, unico oggetto che entrava in quel piccolo spazio insieme ad un comodino. Quella era da sempre stata la camera di Namjoon ma dall'inizio aveva deciso di cedere a turno quella cameretta ai suoi famigliari. Non era molto comodo dover dormire sul divano. Ad ogni modo aveva intenzione di prendersi un piccolo appartamento l'anno successivo: stava riuscendo a raggiungere la somma di denaro desiderata grazie ai due lavori che faceva.

«A MinMin non piace questo tempo cattivo» sussurrò la piccolina stringendo in due pugni la maglietta del fratello. Namjoon sorrise dolcemente accarezzandole la testa ricordandosi che alla sua età si comportava esattamente in quel modo con i suoi genitori.

«Lo so, Minjae. Non piace neanche a me. Ma non devi spaventarti, sei qui con noi e non ti succederà nulla» le sussurrò sistemandola meglio sulle proprie gambe. La piccola Minjae sobbalzò di nuovo nell'udire un altro tuono e scoppiò a piangere. «Piccoletta, non piangere. Ti prometto che se non piangi ti darò una caramella, mh?».

«Qu-quelle alla ciliegia?» chiese lei con voce piccola alzando lo sguardo sul fratello.

Namjoon annuì cercando di rassicurarla con un sorriso. «E ti svelo un segreto: quando vedi la luce conta finché non senti il rumore del tuono, d'accordo? Se il numero è grande allora vuol dire che il temporale è tanto lontano da qui» le spiegò Namjoon. «Tu sai contare, vero MinMin?».

It's Written In The Stars| Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora