Le strade dei vialetti nei parchi in quel periodo dell'anno erano ormai sommerse da petali di pesco o ciliegio. L'atmosfera che aleggiava in primavera era semplicemente fantastica, beh certamente non per chi era allergico al polline, ma in fin dei conti era un'atmosfera stupenda. Soprattutto quando mancava solamente un mese all'arrivo ufficiale dell'estate.
Gli studenti liceali erano già emozionati alla fine dell'anno scolastico e si stavano preparando di già a godersi quelle meritate vacanze. Gli studenti universitari invece non erano poi così rilassati dato che l'anno per loro non si era ancora concluso ma ad ogni modo potevano godere anche loro delle vacanze estive, seppur con i libri davanti agli occhi.
Choonyee soffocò l'ennesima risata quando sentì un acuto starnuto da parte di Felix. «Non mi avevi mai detto di essere allergico al polline. Se l'avessi saputo saremmo andati in un posto chiuso» commentò Choonyee con un piccolo broncio sulle labbra.
«Non sono fortemente allergico, è solo che mi dà...mi dà...» Felix chiuse gli occhi e spalancò la bocca starnutendo subito dopo. «Fastidio» sussurrò con un forte sospiro pulendosi il naso. «Ma è tutto okay, non è vera e propria allergia. Sarei già diventato un fattone dagli occhi rossi e col naso chiuso» borbottò Felix buttando il fazzoletto in un cestino.
Choonyee rise prendendolo per mano decidendo di fidarsi. «Come vuoi tu, Fel. Ma avresti potuto comunque dirmelo» fece dondolare le loro mani compiendo un saltello.
«Hai ragione, scusami. Ora lo sai» scherzò sorridendole e scoccandole un dolce bacio sulla guancia che la fece sorridere. «Questo pomeriggio sei libera?» domandò controllando velocemente l'orario sul cellulare: iniziava ad avvicinarsi l'ora di pranzo.
Choonyee arricciò il naso dispiaciuta e scosse la testa. «Io e Jimin andiamo da Nari per fare un piccolo picnic nel giardino dell'ospedale. È l'anniversario di morte dei nostri genitori e l'abbiamo sempre passato insieme facendo un picnic in qualche parco».
Felix si intristì immediatamente e fece una smorfia amareggiata. «Mi dispiace Choo, non lo sapevo» mormorò rafforzando la presa sulla sua mano.
Choonyee fece spallucce sorridendogli amorevolmente. «Non te l'ho mai detto, è normale che tu non lo sapessi. Ma è okay, sul serio. Sai, prima era un giorno davvero triste per tutti noi, ero molto piccola quando i miei morirono per cui non ricordo molto di loro e stranamente ricordo solamente il giorno della loro morte e...piangevo lo stesso. Più che altro perché vedevo Jimin piangere e mi faceva male. La madre di Jungkook e Nari però ebbe una fantastica idea un giorno e ti giuro non smetterò mai di ringraziarla».
«Cosa?» chiese curioso Felix appassionandosi al racconto mentre continuavano la loro romantica passeggiata mattutina.
«Shin si era resa conto che stavo crescendo e con me pian piano cresceva anche il dolore per l'assenza dei miei genitori, soprattutto in quel giorno. Così ebbe la fantastica idea di dare inizio a questa tradizione: da quando avevo dieci anni ogni anno ci riuniamo tutti insieme per fare questo picnic in memoria dei miei genitori così da unire un ricordo doloroso con qualcosa di più bello. E devo dire che ha funzionato: non collego quasi più questo giorno al dolore piuttosto alla felicità di stare tutti insieme».
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It's Written In The Stars| Jeon Jungkook
FanficJeon Jungkook è uno studente universitario e frequenta il terzo anno del corso di astronomia. Un ragazzo impacciato, timido che si ritroverà ad essere innamorato di ben due persone e costretto a dover sceglierne una. La sua vita, inizialmente tranqu...