Jeon Jungkook è uno studente universitario e frequenta il terzo anno del corso di astronomia. Un ragazzo impacciato, timido che si ritroverà ad essere innamorato di ben due persone e costretto a dover sceglierne una. La sua vita, inizialmente tranqu...
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{Ma se iniziassi a pubblicare anche di giovedì? :>}
La vita è ricca di sorprese: una gravidanza inaspettata, un bacio dato timidamente, un sorriso regalato dalla persona più acida, una proposta di matrimonio, una festa di compleanno, un regalo...
Ma spesso le sorprese non sono sempre piacevoli, spesso portano terrore e paura a causa anche dell'ignoto. La paura più grande è la morte, o per lo meno sfiorarla, andarci così vicino da non credere di essere ancora vivo.
Ed è solo in quel momento che si capisce il valore della vita, quale dono meraviglioso sia, perché prima che possiamo accorgercene ci scivolerà via dalle dita come sabbia.
E lì che capiamo che non siamo assolutamente nulla, che basta poco per strapparci dall'affetto dei nostri cari lasciandoli soli, a combattere l'assenza di una costante.
La vita è imprevedibile, non ti avvisa quando ha qualcosa in serbo, non ti lancia neanche un campanello d'allarme a volte. Ed è lì che ti trovi perso, catapultato in una situazione estranea che trasmette solo paura.
Jungkook non si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi a correre come un pazzo tra i corridoi di uno degli ospedali di Busan, con il cuore a mille, con Taehyung al suo fianco, i capelli sparati all'aria dandogli l'aspetto di un pazzo e gli occhi pieni di lacrime non ancora versate.
Mai, mai in tutta la sua vita aveva provato una paura così allucinante, tale da togliergli il respiro e farlo tremare come una foglia.
Ricordava l'ultima volta in cui aveva messo piede in quell'ospedale che, per quanto fosse strutturalmente bello, gli faceva ribrezzo. Era stato solo due anni prima quando avevano dovuto ricoverare Nari per problemi cardiaci e respiratori. Era stato un periodo orrendo ma sembrava averlo superato, allora che diamine aveva fatto?
Si fermò solo quando riconobbe Jimin e Choonyee nella sala d'attesa di quel reparto. Jungkook non aveva letto dove si trovavano, era la cosa meno importante in quel momento.
Choonyee era piegata in avanti con le mani sul viso bagnato dalle lacrime mentre la schiena era scossa da forti singhiozzi. Jimin la stava stringendo a sé dandole dei baci sulla testa ma anche il suo viso era rigato da lacrime.
Taehyung affiancò Jungkook con il fiatone e gli posò una mano sulla spalla per fargli forza. Voleva fargli sapere che c'era per lui, come amico.
«C-cosa...che cosa...» Jungkook non riuscì a terminare la frase, il nodo alla gola era troppo grande per parlare. Si avvicinò lentamente al suo migliore amico sentendo le gambe molli. Se non fosse stato per Taehyung che lo stava sorreggendo probabilmente sarebbe caduto.
«Choonyee mi ha detto che stavano facendo educazione fisica e ... ad un certo punto ha visto Nari crollare a terra. Ha avuto una crisi respiratoria e-» Jimin si bloccò a causa di un singhiozzo che lasciò le sue labbra. «H-ha smesso di respirare per qualche secondo, il battito era debole e...hanno dovuto rianimarla, Kook. Se n'era andata».