二十一 Πáντα ρει

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I caldi raggi solari quel lunedì mattina riscaldavano i corpi di tutti che fino al giorno prima erano infreddoliti a causa del vento che tirava

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I caldi raggi solari quel lunedì mattina riscaldavano i corpi di tutti che fino al giorno prima erano infreddoliti a causa del vento che tirava. Forse, per la gioia di qualcuno, quella giornata poteva ufficialmente dare il benvenuto alla primavera tanto attesa e poteva rendere più gradevole quell'inizio settimana.

Per Nari purtroppo non era stato un inizio settimana piacevole, come non lo erano stati neanche i giorni precedenti. Neanche quel clima primaverile che lei tanto adorava, come il fratello, era riuscito a tirarla su di morale. Quell'irritante tosse sembrava aumentare giorno per giorno e la metteva di malumore. Ogni volta che tossiva sembrava che stesse per vomitare i reni e le doleva la schiena, tutto ciò la innervosiva. Tuttavia sfogava quella sua irrequietezza per conto suo, dando pugni al suo sacco da boxe che aveva in camera, preferendo mostrarsi agli altri più gentile. Ancora si sentiva in colpa per aver trattato male Choonyee qualche mattina addietro. Non era sua intenzione e fortunatamente era riuscita a rimediare subito.

Malgrado tentasse con tutta se stessa di sorridere e mostrarsi di buonumore, il suo aspetto fisico la tradiva. Il pallore non era affatto migliorato ma neanche peggiorato, gli occhi continuavano ad essere lucidi sia per la stanchezza -era ormai da qualche giorno che la notte dormiva poche ore- sia per il mal di testa sempre più frequenta a causa del poco riposo.

Più volte i suoi genitori e Jungkook le avevano detto di andare a fare una visita dal medico ma lei, testarda com'era, si era rifiutata categoricamente di andarci. Per cui Shin era stata costretta a chiamare il medico di famiglia spiegando la situazione. Egli le aveva semplicemente detto di continuare ad usare l'antibiotico e di fare una volta al giorno l'aerosol per eliminare il catarro in gola. Nari aveva accettato la cura -l'antibiotico un po' meno- anche se sapeva che probabilmente non avrebbe funzionato. Aveva una vaga idea di cos'avesse ma non voleva averne conferma, voleva ritardare il più possibile il momento in cui i suoi sospetti si sarebbero avverati ed era soprattutto per questo che non voleva farsi vedere dal medico. Non voleva far preoccupare nessuno. Per questo continuava a fingere che stesse andando tutto bene.

Dopo aver dato un bacio sulla guancia e aver augurato buona fortuna a suo fratello per gli esami, scese dalla vettura e si diresse a passo lento verso l'edificio scolastico mentre una canzone rock della sua band australiana preferita le rimbombava nelle orecchie ad un volume moderato.

Si prese un bello spavento quando la sua migliore amica le piombò davanti facendola fermare di colpo. Si tolse una cuffietta alzando lo sguardo su di lei notando il sorriso dipinto sul volto. «Choo, mi hai fatto prendere un colpo!» esclamò stoppando la musica: sembrava che l'altra avesse qualcosa da dirle e sembrava anche piuttosto importante a giudicare dalla sua espressione.

«Cuore debole» ridacchiò Choonyee mettendosi accanto a lei camminando insieme verso l'entrata. «Non indovinerai mai cos'ho scoperto!» squittì elettrizzata facendo incuriosire l'altra. Poche volte aveva visto così emozionata Choonyee.

It's Written In The Stars| Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora