Jeon Jungkook è uno studente universitario e frequenta il terzo anno del corso di astronomia. Un ragazzo impacciato, timido che si ritroverà ad essere innamorato di ben due persone e costretto a dover sceglierne una. La sua vita, inizialmente tranqu...
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«Sono nella merda» furono le esatte parole di Jungkook, il mattino successivo, subito dopo aver sbattuto la porta alle sue spalle. I suoi occhi si fissarono sulla figura minuta della sorella che era ancora era stesa nel letto intenta a dormire.
Purtroppo quella frase la svegliò. Nari grugnì premendosi il cuscino in faccia. «Non ho idea di quali siano i rimedi per i dolori post-scopata, Kook» bofonchiò volendo solo tornare a dormire in pace.
Jungkook la guardò sconvolto ma quella volta non disse nulla solo perché erano le otto di mattina e non voleva beccarsi una multa per disturbo della quiete pubblica.
Dopo la conversazione con Yuseong la sera prima, il minore era scappato di nuovo dentro casa con una banale scusa e quella stessa mattina se n'era andato senza neanche fare colazione. «Non ho fatto niente con nessuno, Nari» sbuffò buttandosi a peso morto sul letto facendo sbuffare sonoramente la sorellina. «Ho bisogno del tuo aiuto» piagnucolò.
Nari sospirò e lentamente si mise a sedere. Prese un fazzoletto da sopra il comodino e se lo mise davanti alla bocca per liberarsi in un colpo di tosse piuttosto forte. Solo in quel momento Jungkook parve rendersi conto della situazione.
«Oggi è venerdì, come mai non sei a scuola?» domandò mettendosi seduto a gambe incrociate. Nari finì di tossire e sospirò pesantemente come se avesse fatto uno sforzo enorme. Si alzò e andò a buttare il fazzoletto.
«Non mi sento alla grande. Il catarro sembra essere aumentato» borbottò con voce roca. «Ma lasciamo stare, raccontami tutto» disse tornando sul letto mettendosi davanti al fratello.
Jungkook la guardò dubbioso ma decise di non commentare per non farla innervosire com'era successo già. «Stava andando tutto alla grande. Una volta andati in camera abbiamo parlato, Yoongi intanto stava suonando la chitarra e così Taehyung mi aveva chiesto di cantargli qualcosa allora l'ho fatto e lui si è addormentato solo che non riuscivo a dormire-» Jungkook venne immediatamente fermato da Nari che gli diede una sberla sul braccio.
«Imbecille, respira e parla più lentamente. Non credevo di avere Eminem come fratello» sbuffò guardandolo torva. Doveva solamente baciarle i piedi: era lì alle otto di mattina ad ascoltare i suoi problemi quando poteva benissimo recuperare le ore di sonno perse quella notte a causa di quell'influenza.
Jungkook le rivolse un sorriso di scuse e tornò a raccontare più lentamente. «Dicevo...gli ho cantato una canzone e lui si è addormentato immediatamente. Era bellissimo Nari, sembrava un piccolo angioletto. Non so neanche io con quale forza mi sono trattenuto dall'andare lì e stringerlo tra le mie braccia. Fatto sta che però da quel momento in poi non ho chiuso occhio, mi sentivo veramente oppresso e deluso. Non era andata come mi aspettavo».
Nari aprì bocca per commentare come suo solito ma lo sguardo di scherno di suo fratello le fece serrare le labbra immediatamente. Jungkook continuò il suo racconto. «Insomma, chiunque immaginerebbe una notte magica con la persona di cui si è innamorati se si ha l'opportunità di dormire con questa. Purtroppo tutti i miei castelli di sabbia erano crollati. Così mi ero alzato ed ero andato in cucina per bere un po' ma la porta era aperta. Ero andato lì per chiuderla ma ho visto Yuseong che era seduta lì fuori a guardare le stelle» mormorò lui arrossendo lievemente al ricordo.