Capitolo 4

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(1701. Inghilterra - Brighton)

Brighton è sempre stata una città mite, colpita costantemente dal sole e piena zeppa di marinai e viandanti. Una delle località più amate dall'aristocrazia londinese in estate, sopratutto perché, in quella tranquilla e pacata città, si tenevano aste alquanto particolari: manufatti antichi, mappe, gioielli, quadri e, delle volte, perfino persone.

-Iniziamo con questa meravigliosa collana- disse il venditore, battendo sul piccolo tavolino in legno con il suo martello. Le offerte iniziarono senza esclusione di colpi, e fra tutto quel via vai, vociare ed urlare, una ciurma di pirati si nascondeva fra la folla in attesa della loro preda.

-E se sgraffignassimo almeno quella collana?- bisbigliò un ometto magrolino, dalla leggera barbetta bionda, ed un dente d'oro piazzato al centro della dentatura. -No idiota!- controbatté il compagno, più basso e grassottello, dalla folta barbona nera e l'espressione costantemente corrucciata e burbera -Dobbiamo aspettare il segnale!-

-Neanche un piccolo anello?-

-Hai sentito il capitano!-

-Uno smeraldo. Piccino, piccino!-

-Murder se continui a parlare giuro che ti taglio la lingua!- rispose l'uomo dagli occhi neri, concentrandosi nuovamente sull'asta.

Il venditore, che si stava asciugando la fronte colma di sudore con un pezzo di stoffa, passò al prossimo articolo -Molto bene amici miei, ora passiamo ad una meravigliosa tiara, tempestata di rubini e topazi-

-Almeno questa!- continuò l'uomo magro dal volto quasi scheletrico.

-Senti razza di anguilla senza spina dorsale, il nostro compito è quello di identificare la mappa, scoprire il compratore e poi riferirlo al capitano per rubargliela! Non è difficile!-

Beh, come al solito i piani del loro capitano erano geniali, furtivi e raramente fallivano, ma quella volta, quella dannata mattina d'estate, ci fu un intoppo che il loro capo non aveva previsto.

Il venditore, dalla folta parrucca bianca, prese fra le mani un cofanetto tempestato di zaffiri e pietre preziosi dello stesso colore dell'oceano, lo pose dinnanzi a lui e lo mostrò alla folla -Attenzione signori e signore, è il mio articolo migliore. Non fatevi ingannare, questo non è un comune porta gioie. In esso vi è rinchiuso il cuore di una sirena, o almeno così dicono i marinai. Nessuno è mai riuscito ad aprirlo, a quando sembra, serve una chiave particolare, ed è fatto di un materiale indistruttibile. Vediamo, chi è così fiducioso da fare una prima offerta-

Dopo le parole del venditore la folla impazzì. C'era chi pensava fosse una truffa, chi invece malediceva quell'oggetto, credendolo maledetto, chi invece urlava somme improponibili per arruffarselo.

-Che mi venga un colpo!- ringhiò l'uomo dalla folta barbona nera e grigia.

-Non promette bene- continuò l'altro, osservandosi in torno in cerca degli altri suo compagni, nascosti come loro fra la folla.

Improvvisamente il rumore di un fischio lungo e deciso, zittì tutti i presenti, che puntarono i loro occhi su una figura alta, snella, seduta in maniera scomposta sopra ad un muretto in mattoni, che circondava la piazza in cui vi si stava tenendo l'asta. Indossava una camicia bianca, ricca di ricami e decorazioni azzurre, mentre, stretto in vita, un corpetto dello stesso colore dell'oceano le cingeva il seno. Le gambe lunghe ed affusolate, erano coperte da dei pantaloni in camoscio, e degli stivali in pelle con risvolto facevano la loro comparsa sui suoi piedi. Attorno alla vita, la ragazza portava un cinturone in cuoio al quale vi era appesa un meravigliosa spada argentea, il cui manico era tempestato di lucenti zaffiri. Sopra alla testa, ella portava il classico cappello riservato ai capitani; un tricorno nero, dai ricami argentati, abbellito con tre lunghe piume dalle sfumature blu. Aveva un'aria tranquilla, quasi rilassata, ma sotto alle sue folte sopracciglia, due occhi di ghiaccio, vispi e più furbi di una volpe fulminavano i presenti uno ad uno.

Sangue Pirata - Jungle's Scream [[INTERROTTA]] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora