(1701 d.C.- Tortuga)
Il mare splendeva come non mai, quella mattina d'estate. Mentre il sole sembrava deciso ad arrostire chiunque fosse cosí coraggioso da sfuggire dalla dolce e fresca ombra.
A Tortuga, quella dannata isola di perdizione, tanto meravigliosa quanto pericolosa, un giovane capitano, stava affogando la bella giornata in un bel bicchiere di Rhum.
I capelli biondi arruffati e spettinati, rasati dal lato destro e rosicati dalla salsedine gli coprivano lo sguardo cupo e pensieroso.
La Strega era stata chiara con lui "Solo una donna potrà salvarti dalla maledizione. Colei che porta il fuoco fra i capelli, l'oceano negli occhi ed il coraggio della tigre nel cuore. Solo lei potrà salvarti".Non che la cosa lo eccitasse o scuotesse più di tanto. Dopotutto lui non aveva sentimenti. Non poteva provare, odio, amore o compassione. Questa era la sua pena, il prezzo da pagare per quei dannatissimi poteri.
Strinse il bicchiere di vetro fra le mani, osservando l'amaro liquido scuro dentro di esso, maledicendo mentalmente la sua vita ed il suo passato.
Le labbra fine e leggermente screpolate erano rovinate da una leggera cicatrice sul labbro superiore, ed erano circondate appena da una leggera barbetta bionda. Quante donne bramavano quella bocca, quante donne l'avevano assaggiata e gustata, ma lui? Lui non si era gustato neanche un insulso bacio, non aveva provato il brivido della conquista o del corteggiamento, lui non sentiva nulla se non il vuoto totale.
Quanto si odiava quel povero ragazzo di ventiquattro anni.Si osservò le mani, rovinate dalle tante battaglie e dal duro lavoro in mare, soffermandosi sullo strano tatuaggio che gli percorreva il polso, sfumando a poco, a poco, verso la spalla. Squame di coccodrillo, semplici e bizzarre squame di coccodrillo. Un altro regalo concessogli dalla maledizione. Perché quelli non erano tatuaggi normali, no, erano cicatrici, dolorose e turbolente cicatrici. Passò poi alle mani, e lì, nell'indice destro, un meraviglioso anello argentato, nel quale era stato incastonato uno smeraldo, si mostrò a lui in tutta la sua bellezza.
"Dannato e maledetto gioiello" pensò fra se e se il ragazzo "La colpa è solo tua!"
Prese fra le mani la collana che suo padre gli aveva regalato da bambino; un insieme di denti ed ossa animali che l'uomo aveva catturato nel corso della sua vita. Iniziò a domandarsi con quale coraggio egli fosse riuscito ad uccidere un leone a mani nudo o un temibile orso con l'ausilio di un misero pugnale. Lui si che era un vero uomo, eppure era anche sua la colpa se ora si trovava in questo pasticcio.
-Che mi venga un colpo- fece all'improvviso il proprietario di quella sudicia locanda, distraendo il giovane dal suo bicchiere di Rhum -Tu sei Kevin Smith! Il Coccodrillo!- a quelle parole tutti i presenti si zittirono e si votarono verso di lui. Un silenzio tombale, per la prima volta, avvolse "La Signora del Capitano", i musicisti smisero di suonare e gli uomini, intenti a giocare a dadi, o a carte, si bloccarono come statue di pietra.
Il biondo alzò gli occhi e fissò il locandiere con sguardo di fuoco e fulmini.
-Che Belzebù mi assista. Quegli occhi ... sei proprio tu!- continuò il proprietario della locanda osservando le bizzarre e strane iridi del ragazzo.
Si, Kevin Smith era rinomato per i suoi terrificanti occhi; il sinistro era dello stesso colore dell'oro, di un marrone talmente chiaro e lucente da essere paragonato a quello dei felini.
Mentre il sinistro era dello stesso colore del ghiaccio, di un azzurro terrificante, spiazzante. Un azzurro che poche volte l'essere umano aveva avuto la sfortuna di vedere.Con nonchalance si scolò il bicchiere di Rhum fino all'ultima goccia, ignorando gli occhi increduli e sorpresi dei presenti -Così dicono- disse il ragazzo -Fammene un altro- continuò porgendo il calice di vetro al locandiere.
-Devi essere proprio disperato per bere così tanto di prima mattina- ridacchiò l'uomo dalla folta barba nera.
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Sangue Pirata - Jungle's Scream [[INTERROTTA]]
AventuraContinuo del primo libro "Sangue Pirata, Albanera", la storia può essere letta anche senza conoscere la storia antecedente, tuttavia consiglio comunque la lettura del primo libro, per comprendere eventuali dettagli. (1701- Mar dei Caraibi) Annabeth...