Capitolo 26

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Quando il Coccodrillo, Annabeth e Mastro Emmins furono scortati al molo da Jecky Black e la sua ciurma, a Kevin si fermò il cuore in gola.
Vide quelle maestose vele blu, ben salde ai rispettivi pennoni, vide la bellissima polena a forma di sirena incisa sul legno scuro della nave, con la spada sguainata e lo sguardo fiero da guerriera degli oceani. Inevitabilmente, i fantasmi del suo passato tornarono a galla.
<<Capitano?>> domandò preoccupato il secondo della Jungle's Scream, tenendo Annabeth ben salda a se.

La signorina Williams si soffermò sull'espressione imperscrutabile del ragazzo. Kevin le aveva detto che l'anello gli toglieva la capacità di provare sentimenti, sostituendoli unicamente con il puro istinto animale, eppure giurò di aver visto in lui ... tristezza.

<<Capitano Smith!>> lo chiamò a se Ray White, che l'osservava serio assieme alla bella Gazza Ladra.
Era così strano averla davanti agli occhi. Non sapeva bene cosa pensare riguardo a tutta quella faccenda, non che lui fosse in grado di provare sentimento alcuno. Da quando la Rossa lo implorò di portarla dalla temuta Gazza Ladra i suoi pensieri avevano assunto la stessa forma di un mare in tempesta. Per più di vent'anni non aveva mai cercato di rintracciare ne lei, ne suo padre. Era venuto a conoscenza della morte di suo zio, Giacomo Black, mesi fa, ma nonostante ciò la reputazione che lui aveva dato alla cugina non era cambiata: mai fidarsi dei Black. Se possono truffarti lo fanno, senza alcuna esitazione.

Il Coccodrillo volse lo sguardo al nuovo capitano dell'Alba Nera ed un amaro sorriso gli si dipinse sulle labbra <<La mia Jungle è più grande>> ridacchiò superando il suo secondo e la ragazza dai capelli di fuoco, mettendo piede per la prima volta dopo anni ed anni sul galeone che un tempo apparteneva a sua madre, l'Imperatrice Del Mare.
Non provava rancore nei confronti di Jecky Black, a dirla tutta era quasi sollevato nel sapere che, ben che male, la nave era tornata in possesso di un membro della "Famiglia".
Osservò la Gazza Ladra camminare fiera sulla sua imbarcazione ed accarezzare il legno scuro quasi come si farebbe con un fedele cane da caccia.
Era perfetta per lei, Jecky e l'Alba Nera si appartenevano, ed era giusto così: quella nave aveva sempre e solo avuto un capitano donna, e per quanto la Regina Dei Ladri non gli piscesse granché, Smith era felice di sapere che sarebbe stata una sirena a prendersi cura di quella nave che, anche se per pochi anni, era stata la sua casa.

<<Kevin...>> sussurrò improvvisamente una voce alla sue spalle. Una voce che lo fece sobbalzare sul posto ed infuriare come poche sapevano fare.
Si voltò verso la ragazza dagli occhi blu, con le mani legate dietro la schiena e le guance rigate dalle lacrime <<Le prigioniere non hanno il diritto di chiamarmi per nome>> fece velenoso.

<<Ti prego ... lascia che ti spieghi ...>>

<<Spiegarmi? Spiegarmi cosa?>> sussurrò avvicinandosi pericolosamente a lei.
Come aveva potuto essere così cieco? Tutti i suoi piani erano andati in fumo!
Osservò lo smeraldo che portava al dito consapevole che non se ne sarebbe mai più liberato <<Drovrei darti in pasto agli squali dopo quello che hai fatto! Peggio ancora alla ciurma!>> la sua voce mutò, tantoché ad Annabeth parve di sentir parlare un leone famelico, pronta a sbranarla da un momento all'altro.
<<Capitano>> intervenne Emmins <<Reputo sia il caso di rimandare questa discussione>> continuò indicando con lo sguardo il Figlio Del Diavolo e la Gazza Ladra che li osservavano perplessi ed annoiati. Sopratutto Jecky.

Arrivati in prossimità della cabina del capitano, la Gazza Ladra si sfilò il grande cinturone al quale teneva legata la spada che un tempo apparteneva al'Imperatrice e tolse tutte le ulteriori armi che teneva nascoste sotto ai vestiti.
Era usanza essere disarmati mentre si stipulava un'alleanza, e i Black ci tenevano alla usanze, o meglio, Giacomo era uno che ci teneva ....
Per rispetto Kevin fece lo stesso, ponendo la sua cinghia colma di pistole al suo secondo, affidandogli anche l'amata spada di smeraldi.
<<Non fatevi ingannare da quella donna capitano ...>> sussurò Emmins osservando la Gazza Ladra attendere dinnanzi alla porta dalla sua cabina.
Kevin ridacchiò <<Ricordati caro amico, i coccocdrilli se li mangiano i piccoli uccellini>> e dette quelle parole varcò la soglia della stanza che un tempo apparteneva alla madre.
La osservò malinconico, finché il suo sguardo non si soffermò sul grande letto a baldacchino ... Si avvicinò lentamente ad esso, accarezzando il parapetto in legno dai ricami argentei che ritraevano le onde del mare.

Sangue Pirata - Jungle's Scream [[INTERROTTA]] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora