Capitolo 20

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(1701 d.C. - A BORDO DELLA JUNGLE'S SCREAM)

Cosa c'era di sbagliato in loro?
Perché Annabeth non poteva far a meno di odiare quegli occhi meravigliosamente diversi? Perché non poteva far a meno di osservarli, di apprezzarli, di perdersi dentro a quell'iride dorata ed a quel meraviglioso azzurro ghiaccio.

Stava tenendo testa alla spada del Coccodrillo con tutte le sue forze, incrociando i Sai ad X sotto alla potenza della spada smeraldinea del giovane. Il naso del capitano Smith era a pochi centimetri dal suo e poteva chiaramente percepire il suo respiro caldo, ma pacato sul suo viso.
Lo odiava. Lo odiava profondamente, eppure qualcosa dentro di lei l'attirava sempre di più a lui.
No. Non lo avrebbe mai accettato.
Non si sarebbe mai fatta abbindolare da un uomo come lui.

Con un urlo, più simile ad un ruggito, Lady Williams allontanò il Coccodrillo da se: il fiato corto per lo sforzo, i capelli rossi scompigliati le cadevano dinnanzi alla faccia lentigginosa.
Osservò i Sai ben stretti sulle sue mani e dovette ammetterlo: quelle armi facevano proprio per lei, erano come un'estensione del suo corpo. Come dei mortali artigli felini pronti a graffiare, tagliare e squartare.
Rimase stupita dalla sua stessa forza, dalla sua grinta e dalla tenacia dimostrata.
Non sarebbe più scappata, se ciò che Kevin voleva era uno scontro avrebbe avuto pane per i suoi denti, anche se questo significava morire.

Fuori dalla Jungle's Scream il mare riposava tranquillo in quella notte silenziosa, quasi attendesse con il fiato sospeso l'esito della battaglia fra la tigre e il Coccodrillo.

<<Bene, mi reputo soddisfatto>> disse infine il pirata, scrollando le spalle e rinfoderando la spada smeraldinea nel fodero.
<<Scusami?!>> ringhiò confusa la rossa.
<<Hai dimostrato di sapermi tener testa o quanto meno di essere in grado di difenderti, non hai alcun motivo per aver paura di me. Ora riposati, domani mattina all'alba ricomincerai il tuo addestramento con Jakob>> sbuffò Kevin, slacciandosi il cinturone della spada, posandolo sopra alla poltrona.
<<Come!? Non è così che funziona!! Non ti ho battuto! Come potrei anche solo...>> le parole della ragazza vennero interrotte dal corpo marmoreo Kevin, ora nudo dinnanzi agli occhi di Annabeth <<Per l'amor del cielo, non potresti dormire con una camicia!?>>

Kevin si fermò a pensare, quasi non comprendesse le parole della giovane <<Perché mai dovrei?>> ovviamente conosceva perfettamente il motivo, ma prima d'allora nessuna donna gli aveva mai chiesto di rivestirsi, tutt'altro. Insomma se voleva far cadere Annabeth in tentazione doveva usare tutte le armi a lui disponibili.

Per tutta risposta la ragazza alzò gli occhi al cielo, cercando invano di sviare lo sguardo da quel tripudio di muscoli e tatuaggi, mentre la Lacrima del Sole spiccava in quel petto macchiato dall'inchiostro come la prima stella della notte.
A quanto pare di tanto in tanto Kevin se la portava addosso, forse per paura di perderla, forse per ricordare ad Annabeth quanto lui fosse più forte e potente di lei.
Si avvicinò a Kevin per ridargli le due piccole armi, ma il biondo scosse la testa, afferrò la custodia dei pugnali che la rossa teneva saldi nelle mani e gliele legò in vita con una dolcezza ed una naturalezza fuori dal comune.
Era così vicino che Annabeth poteva sentire l'odore aspro, ma al tempo stesso inebriante della sua pelle. Un profumo di muschio, terra e mare.
Avrebbe voluto percorrere quel petto marmoreo con le dita, toccarlo, accarezzarlo, studiare ogni suo minimo tatuaggio e ...
Ma no!
Cosa andava pensando!?

<<Ricorda ...>> sibilò il biondo, rimanendo a pochi centimetri da lei <<Sono solo in prestito ...>>
Annabeth non rispose, era praticamente ipnotizzata da lui. Voleva scappare. Voleva fuggire il più lontano possibile, ma una forza invisibile la teneva salda e vicina a quel corpo forte ed abbronzato.

Sangue Pirata - Jungle's Scream [[INTERROTTA]] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora