La storia di Giuseppe, che il Corano stesso definisce "la più bella delle storie", è contenuta in questa dodicesima Sura rivelata quasi interamente alla Mecca. Diversamente dagli altri profeti (pace su tutti loro), le cui vicende sono accennate e riprese più volte nel Libro santo, alla storia di Giuseppe il Corano dedica un'intera sura, il cui svolgimento cronologico e narrativo è compiuto e non reiterato.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Alif, Lâm, Râ. Questi sono i versetti del Libro esplicito.
2. In verità lo abbiamo fatto scendere come Corano arabo*, affinché possiate comprendere.*["Corano arabo": in arabo, qur'an significa "lettura", e la lettura per antonomasia è il Libro Santo, rivelato al Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui)]
3. Grazie a ciò che ti ispiriamo in questo Corano, Noi ti raccontiamo la più bella storia, anche se precedentemente non ne eri a conoscenza.
4. Quando Giuseppe disse a suo padre: "O padre mio, ho visto [in sogno] undici stelle, il sole e la luna. Li ho visti prosternarsi davanti a me",
5. disse: "O figlio mio, non raccontare questo sogno ai tuoi fratelli, ché certamente tramerebbero contro di te! In verità, Satana è per l'uomo un nemico evidente.
6. Ti sceglierà così il tuo Signore e ti insegnerà l'interpretazione dei sogni e completerà la Sua grazia su di te e sulla famiglia di Giacobbe, come già prima di te, la completò sui tuoi due avi, Abramo e Isacco. In verità, il tuo Signore è sapiente e saggio".
7. Certamente, in Giuseppe e nei suoi fratelli ci sono segni per coloro che interrogano.
8. Quando [essi] dissero: "Giuseppe e suo fratello sono più cari a nostro padre, anche se noi siamo un gruppo capace. Invero, nostro padre è in palese errore.
9. Uccidete Giuseppe, oppure abbandonatelo in qualche landa, sì che il volto di vostro padre non si rivolga ad altri che a voi, dopodiché sarete ben considerati".**["Uccidete...": i fratelli parlano tra loro ma per fedeltà allo stile coranico abbiamo reso il discorso usando la seconda persona plurale. Questa forma è comunemente usata nel Corano e può dare l'impressione dell'estraneità di chi parla rispetto al gruppo cui si rivolge]
10. Uno di loro prese la parola e disse: "Non uccidete Giuseppe. Se proprio avete deciso, gettatelo piuttosto in fondo alla cisterna, ché possa ritrovarlo qualche carovana".
11. Dissero: "O padre nostro, perché non ti fidi di noi a proposito di Giuseppe? Eppure siamo sinceri nei suoi confronti.
12. Lascia che venga con noi, domani, a divertirsi e a giocare; veglieremo su di lui".
13. Disse: "Mi rattrista che lo conduciate [con voi]; temo che il lupo lo divori, mentre non badate a lui".
14. Dissero: "Se lo mangiasse il lupo, mentre siamo tanto numerosi, veramente saremmo disgraziati!".
15. Quando poi lo ebbero condotto con loro e furono d'accordo nel gettarlo in fondo alla cisterna, Noi gli ispirammo: "Ricorderai loro quello che hanno commesso quando meno se lo aspetteranno".
16. Quella sera, tornarono al padre loro piangendo.
17. Dissero: "Abbiamo fatto una gara di corsa, abbiamo lasciato Giuseppe a guardia della nostra roba e il lupo lo ha divorato. Tu non ci crederai, eppure siamo veritieri".
18. Gli presentarono la sua camicia, macchiata di un sangue che non era il suo. Disse [Giacobbe]: "I vostri animi vi hanno suggerito un misfatto. Bella pazienza... mi rivolgo ad Allah, contro quello che raccontate".
19. Giunse una carovana e mandarono uno di loro ad attingere acqua. Questi fece scendere il secchio e poi disse: "Buona nuova, c'è un ragazzo!". Lo nascosero, come fosse merce. Allah era ben a conoscenza di quel che facevano.
20. Lo vendettero a basso prezzo, qualche pezzo d'argento, e furono in ciò deprezzatori.
21. Colui Che in Egitto lo acquistò, disse a sua moglie: "Trattalo bene, ché forse ci sarà utile o potremo adottarlo come figlio". Stabilimmo così Giuseppe in quella terra, affinché imparasse da Noi l'interpretazione dei sogni. Allah ha il predominio nei Suoi disegni, ma la maggior parte degli uomini non lo sa.
22. Quando raggiunse la sua età adulta, gli concedemmo saggezza e scienza. Così compensiamo coloro che compiono il bene.
23. Avvenne che, colei nella cui casa egli si trovava, s'innamorò di lui. Chiuse le porte e gli disse: "Accostati a me!". Disse: "Che Allah non voglia! Il mio padrone mi ha dato buona accoglienza: gli ingiusti non prospereranno".
24. Certamente ella lo desiderava ed anche lui l'avrebbe desiderata, se non avesse visto un segno del suo Signore; così allontanammo da lui il male e l'ignominia, perché era uno dei Nostri sinceri servitori.
25. Entrambi corsero verso la porta, [lei] gli strappò la camicia da dietro. Alla porta incontrarono il marito di lei. Disse [la donna]: "Cosa merita colui che ha voluto male a tua moglie? Nient'altro che la prigione o un doloroso castigo!".
26. Disse [Giuseppe]: "È lei che voleva sedurmi". Un testimone della famiglia di lei intervenne: "Se la camicia è strappata davanti, è lei che dice la verità e lui è un mentitore;
27. se invece la camicia è strappata sul dietro, ella mente ed egli dice la verità".
28. Vista la camicia che era strappata sul dietro, disse: "È certamente un'astuzia di femmine! La vostra astuzia [o donne] è davvero grande!
29. Vai pure, Giuseppe. E [tu donna], implora perdono per la tua colpa, ché in verità sei colpevole!".
30. Le donne in città malignavano: "La moglie del principe ha cercato di sedurre il suo garzone! Egli l'ha resa folle d'amore. Ci sembra che si sia del tutto smarrita".
31. Avendo sentito i loro discorsi, inviò loro qualcuno e preparò i cuscini* [giunte che furono], diede a ciascuna un coltello* quindi disse [a Giuseppe]: "Entra al loro cospetto". Quando lo videro, lo trovarono talmente bello, che si tagliuzzarono le mani dicendo: "Che Allah ci protegga! Questo non è un essere umano, ma un angelo nobilissimo!".
