Sabâ'

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Il popolo che dà il nome a questa sura abitava nello Yemen, la regione meridionale della penisola arabica e lo abbiamo già incontrato nella Sura Le Formiche (XXVII), in cui Allah (gloria a Lui l'Altissimo) si è compiaciuto di raccontarci l'episodio della conversione della loro regina Bilqîs in seguito all'incontro con Salomone (pace su di lui). La regione abitata dai Sabâ', era attraversata dal fiume Danna ed aveva per capitale Marib le cui rovine si trovano a circa centoventi chilometri ad est di Sanâ, l'attuale capitale dello Yemen. I Sabâ' avevano costruito una diga che alimentava una rete di canali di irrigazione che trasformarono tutta la regione in un giardino. La loro grande prosperità li rese ingrati e infine Allah (gloria a Lui l'Altissimo) li punì: la diga di Marib straripò più volte e infine crollò definitivamente, trasformando quello che era stato un giardino in un acquitrino.

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. Lode ad Allah, Colui cui appartiene tutto quel che è nei cieli e sulla terra. Lode a Lui nell'altra vita, Egli è il Saggio, il Ben Informato,
2. conosce quello che penetra nella terra e quel che ne esce, quel che scende dal cielo e quel che vi ascende. Egli è il Misericordioso, il Perdonatore.
3. I miscredenti dicono: “Non ci raggiungerà l'Ora”. Di' [loro]: “No, per il mio Signore: certamente giungerà a voi, per Colui Che conosce l'invisibile”, Colui al quale non sfugge il peso di un atomo, nei cieli e sulla terra, e non c'è nulla di più grande o più piccolo che non sia in un Libro chiarissimo,
4. affinché [Allah] ricompensi coloro che credono e compiono il bene. Saranno perdonati e avranno un dono generoso.
5. Coloro invece che avranno cercato di vanificare i Nostri segni, subiranno il castigo del tormento doloroso.
6. Coloro cui è stata data la scienza vedono che quel che ti è stato rivelato da parte del tuo Signore è verità e guida sulla via dell'Eccelso, del Degno di lode.
7. Dicono i miscredenti: “Volete che vi mostriamo un uomo che vi predirà una nuova creazione dopo che sarete stati del tutto dispersi?
8. Ha inventato menzogne contro Allah? O forse è posseduto?”. No, coloro che non credono nell'altra vita [sono destinati] al castigo e ad errare lontano.
9. Non vedono forse quel che di cielo e di terra c'è davanti a loro e dietro di loro? Se volessimo, li faremmo inghiottire dalla terra o [faremmo] cadere su di loro brandelli di cielo! In verità in ciò vi è un segno per ogni servo [che torna a Lui] pentito.
10. Già concedemmo a Davide una grazia [speciale]: “Glorificate, oh montagne! E anche voi uccelli insieme con lui!”. E gli rendemmo malleabile il ferro.
11. [dicendogli]: “Fabbrica cotte di maglia e stringi bene le maglie”. Agite bene: in verità Io osservo quello che fate.
12. [Sottomettemmo] a Salomone il vento che percorre un mese [di marcia] il mattino e un mese la sera e facemmo scorrere la fonte di rame. Lavoravano i dèmoni sotto di lui, col permesso del suo Signore. Se uno qualunque di loro si fosse allontanato dal Nostro ordine, gli avremmo fatto provare il castigo della Fiamma.
13. Costruivano per lui quel che voleva: templi e statue, vassoi [grandi] come abbeveratoi e caldaie ben stabili. “O famiglia di Davide, lavorate con gratitudine!” E invece sono ben pochi i Miei servi riconoscenti.
14. Quando poi decidemmo che morisse, fu solo la “bestia della terra” che li avvertì della sua morte, rosicchiando il suo bastone. Poi, quando cadde, ebbero la prova i dèmoni, che se avessero conosciuto l'invisibile, non sarebbero rimasti nel castigo avvilente.*

*[La tradizione riferisce che Salomone, sentendo avvicinarsi la morte, pregò Allah (gloria a Lui l'Altissimo) di far sì che i dèmoni che lavoravano ai suoi ordini non se ne accorgessero e terminassero le opere intraprese. Quando morì era in preghiera, in piedi, appoggiato al suo bastone. Allah lo conservò in questa postura e vi rimase fin quando furono completate le opere che i dèmoni stavano realizzando. A quel punto, rosicchiato dall'interno da una termite, il bastone si ruppe e i dèmoni si accorsero della sua morte e della limitatezza della loro conoscenza]

15. C'era invero, per la gente di Sabâ', un segno nella loro terra: due giardini, uno a destra e uno a sinistra. “Mangiate quel che il vostro Signore vi ha concesso e siateGli riconoscenti: [avete] una buona terra e un Signore che perdona!”
16. Si allontanarono [da Noi] e allora inviammo contro di loro lo straripamento delle dighe e trasformammo i loro due giardini in due giardini di frutti amari, tamarischi e qualche loto.
17. Così li ricompensammo per la loro miscredenza. Castighiamo in tal modo altri, che il miscredente?
18. Situammo tra loro e le città che avevamo benedetto, altre città visibili [l'una dall'altra] e calcolammo la distanza tra loro. “Viaggiate di notte e di giorno, in sicurezza.”
19. Dissero: “Signore, aumenta la distanza tra le nostre soste”. Così danneggiarono loro stessi*. Ne facemmo argomento di leggende e li disperdemmo in ogni luogo. In verità in ciò vi sono segni per ogni uomo perseverante e riconoscente.

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