Le Stanze Intime

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In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. O credenti, non anticipate Allah e il Suo Messaggero e temete Allah! Allah è audiente, sapiente.
2. O credenti, non alzate la vostra voce al di sopra di quella del Profeta, e non alzate con lui la voce come l'alzate quando parlate tra voi, ché rischiereste di rendere vane le opere vostre a vostra insaputa.
3. Coloro che abbassano la voce davanti all'Inviato di Allah, sono quelli cui Allah ha disposto il cuore al timore [di Lui]. Avranno il perdono e ricompensa immensa.
4. Quanto a coloro che ti chiamano dall'esterno delle tue stanze intime... la maggior parte di loro non comprendono nulla.*

  *[Questo primo gruppo di versetti indica alcune delle regole fondamentali di “adab” (buona creanza, convenienza spirituale) da osservare nei rapporti tra i credenti e l'Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui). In particolare, l'esegesi afferma che i verss. 4 e 5 si riferiscono ad un episodio accaduto quando un gruppo di beduini dello Yamâma, venuti a Medina per incontrare l'Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) arrivarono davanti alla porta della sua casa e cominciarono a chiamarlo a squarciagola incuranti del clamore e del fastidio che stavano provocando al Profeta e alla sua famiglia]

5. Se avessero atteso con pazienza finché tu non esca loro incontro, sarebbe stato meglio per loro.
6. O credenti, se un malvagio vi reca una notizia, verificatela, affinché non portiate, per disinformazione, pregiudizio a qualcuno e abbiate poi a pentirvi di quel che avrete fatto*.

*[Il versetto fu rivelato quando un certo Walîd ibn Uqba, incaricato di riscuotere la decima presso la tribù dei Banû-l-Mustaliq, tornò a mani vuote dicendo che era stato maltrattato e cacciato. Mentiva spudoratamente e in realtà non si era neppure presentato alla tribù in questione. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) stava per ordinare una spedizione punitiva quando Allah (gloria a Lui l'Altissimo) fece scendere questa rivelazione ed evitò che fosse commessa un'ingiustizia]

7. E sappiate che il Messaggero di Allah è tra voi. Se in molte questioni accondiscendesse ai vostri [desideri], voi sareste in gravi difficoltà; ma Allah vi ha fatto amare la fede e l'ha resa bella ai vostri cuori, così come vi ha fatto detestare la miscredenza, la malvagità e la disobbedienza. Essi sono i ben diretti;
8. [questa] è la grazia di Allah e il Suo favore. Allah è sapiente, saggio.
9. Se due gruppi di credenti combattono tra loro, riconciliateli. Se poi [ancora] uno di loro commettesse degli eccessi, combattete quello che eccede, finché non si pieghi all'Ordine di Allah. Quando si sarà piegato, ristabilite, con giustizia, la concordia tra di loro e siate equi, poiché Allah ama coloro che giudicano con equità.
10. In verità i credenti sono fratelli: ristabilite la concordia tra i vostri fratelli e temete Allah. Forse vi sarà usata misericordia.
11. O credenti, non scherniscano alcuni di voi gli altri, ché forse questi sono migliori di loro. E le donne non scherniscano altre donne, ché forse queste sono migliori di loro. Non diffamatevi a vicenda e non datevi nomignoli. Com'è infame l'accusa di iniquità rivolta a chi è credente !         Coloro che non si pentono sono gli iniqui.
12. O credenti, evitate di far troppe illazioni, ché una parte dell'illazione è peccato. Non vi spiate e non sparlate gli uni degli altri. Qualcuno di voi mangerebbe la carne del suo fratello morto?  Ne avreste anzi orrore! Temete Allah! Allah sempre accetta il pentimento, è misericordioso.
13. O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme. In verità Allah è sapiente, ben informato.
14. I Beduini hanno detto: “Crediamo”. Di': “Voi non credete. Dite piuttosto ci sottomettiamo", poiché la fede non è ancora penetrata nei vostri cuori. Se obbedirete ad Allah e al Suo Inviato, Egli non trascurerà nessuna delle vostre [buone] azioni. In verità Allah è perdonatore, misericordioso”.
15. I veri credenti sono coloro che credono in Allah e nel Suo Inviato senza mai dubitarne e che lottano con i loro beni e le loro persone per la causa di Allah: essi sono i sinceri.
16. Di': “Sareste forse voi ad istruire Allah sulla vostra religione, mentre Allah conosce ciò che è nei cieli e sulla terra?”. Allah conosce tutte le cose.
17. Vantano questa sottomissione, come fosse un favore da parte loro. Di': “Non rinfacciatemi il vostro Islàm come se fosse un favore. È piuttosto Allah Che vi ricorda il Suo favore di avervi guidati verso la fede, [che otterrete] se siete sinceri.
18. Allah conosce l'invisibile dei cieli e della terra e Allah ben osserva quel che fate”.

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