capitolo 22

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Sephiroth e Kara passarono il varco e poi si diressero verso il castello.
Kara era preoccupata, che stava accadendo?
Sephiroth la teneva tra le braccia e lei gli circondava il collo, avevano volato per tutto il tempo, muoversi in quel modo li faceva andare più in fretta.
Avevano scambiato sì e no qualche parola, entrambi avevano un brutto presentimento.
Il segugio dell'ombra li precedeva. Quando arrivarono davanti al portone un'esplosione di potere li fece indietreggiare di un passo. Kara e Sephiroth si guardarono e poi corsero all'interno.
Lungo il corridoio incontrarono Gwen e Elaiza.
"Che succede?" Chiese Sephiroth.
"Il negromante! Ha creato una trappola per Azazel." Rispose Gwen. Era pallidissima, quella visione l'aveva scioccata.
"Perché dovrebbe fare una cosa del genere?" Chiese Sephiroth. Il negromante non gli era sembrato cattivo!
"Tu non hai avuto visioni?" Chiese ad Elaiza, la vide scuotere il capo.
"Non capisco come sia possibile, solo Gwen ha avuto la visione." Disse Elaiza e quello l'aveva spiazzata. Non era mai accaduta una cosa simile! "Stiamo andando..."
"Restate qui!" Disse loro Sephiroth.
"Cosa?" Gwen si ribellò. "Io vengo, Andras..."
"Non possiamo distrarci per tenerti al sicuro! Devi restare qui!" Le disse Kara. "Sei cambiata tantissimo." Le si avvicinò e l'abbraccio. "Resta qui con Elaiza!" Poi si staccò dal suo abbraccio e si diresse alla sala del trono, un'altra ondata di potere li fece barcollare, ma non rallentarono il passo. Dovevano sbrigarsi!
Quando entrarono nella sala del trono Alsiel era inginocchiato per terra si abbracciava il corpo con le braccia i capelli si muovevano mossi dal potere che lo circondava.
Nessuno fece caso al loro ingresso, erano concentrati su Alsiel al centro della sala.
Vide Nicolas fare un passo avanti, ma Andras lo trattenne.
Alsiel fu sollevato da terra dal suo potere e scagliato all'indietro, ma prima di sbattere contro il muro si bloccò a mezz'aria e cadde a sedere sul trono, si afferrò ai braccioli e si chinò in avanti, i capelli gli scivolarono davanti al viso e toccarono il pavimento, poi si alzò di colpo e gettò il capo all'indietro, i capelli gli si riversarono sulla schiena, posò il suo sguardo su tutti, li guardò uno ad uno poi posò il suo sguardo su Kara.
"Avvicinati." Le ordinò con tono basso, freddo.
Kara alzò il capo e fece un passo avanti, ma Sephiroth la fermò afferrandole un polso pronto a trattenerla, quando si sentì sbalzare indietro e bloccare contro la porta.
"Alsiel!" Nicolas avanzo, ma Alsiel non vi badò.
Kara avanzò verso Alsiel e si fermò quando lui gli fece segno di farlo. "Guarda il pentagono!" Le ordinò.
Kara aggrottò le sopracciglia per un attimo confusa, ma fece quello che gli chiedeva. Abbassò lo sguardo e guardò il pentagono e quando vide le rune con cui era stato inciso alzò il capo e guardò il negromante.
"Cosa volevate fare?" Gli chiese con orrore, poi guardò verso Shaw che pareva confuso quanto loro.
"Che succede?" Gli chiese Shaw. "Zeph!"
"Visto che non puoi uccidermi vuoi imprigionarmi?" Gli chiese Alsiel con tono freddo socchiudendo gli occhi.
"Non so cosa stia accadendo." Rispose Shaw guardando Zeph, che diavolo gli era preso!
Alsiel lo osservò e sondò la sua mente, lo fece con poco tatto. Poi riportò il suo sguardo su Zeph. "Dovrei ucciderti, ma ti darò il beneficio del dubbio." Ringhiò tra i denti, gli occhi accesi di rabbia balenarono di rosso.
Zeph chinò il capo e deglutì. "Pensavo che intrappolando voi, avrei potuto salvare il ragazzo, o quanto meno ciò che ne rimaneva." Gli disse guardandolo negli occhi. "Non volevo fare qualcosa di male, ma essere di aiuto." Disse indicandolo. "Stava morendo e forse e morto!"
Il silenzio già totale della stanza divenne pesante come un macigno.
Alsiel lo fissava, avrebbe potuto ucciderlo schioccando le dita, ma strappargli il cuore sarebbe stato più divertente, vedere il sangue che scorreva per terra l'espressione del suo volto stravolto dal dolore. Fece per alzarsi e trasformare le sue fantasie in realtà quando si bloccò. "Esci dal mio regno, ho ti uccido seduta stante." Gli disse con tono freddo. "Per quanto riguarda voi." Disse rivolto a Shaw. "Accompagnate il vostro negromante fuori dal mio regno e restateci anche voi!"
"Cosa? NO!" Shaw lo fissò con rabbia. "Non potete farmi questo! Io non centro..."
"Se invece di amoreggiare con il mio segugio avresti tenuto più sotto controllo il tuo uomo forse ti saresti accorto che stava tramando contro di me!" Gli urlò contro, i capelli gli si sollevarono dalle spalle.
"Amoreggiare?"
Dyna si stava per avvicinare a Shaw per essergli di sostegno quando Alsiel la fissò e lei si ritrovò ad accucciarsi e a guaire.
"Fuori dal mio regno!" Sibilò con rabbia.
"No! Lotterò per Dyna!" Shaw chiuse i pugni e fece un passo avanti. "Non puoi dividerci!"
Mio sire! Dyna lo chiamò. Vi prego!
"E allora fuori dal mio regno entrambi!" Si alzò dal trono.

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