capitolo 16

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Si può sapere dove diavolo è finito? Alsiel aveva cercato Nicolas dappertutto, si era spinto ad entrare anche nella sua stanza quando non aveva ricevuto risposta. Aveva trovato solo Elaiza profondamente addormentata rannicchiata al centro del letto, avvolta in un bozzolo di coperte e lenzuola, i capelli rossi sparsi sul cuscino. Il respiro lento e regolare.
Elaiza si spostò sul letto e Alsiel distolse lo sguardo e poi uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle silenziosamente.
Mi è sembrato abbastanza tranquillo. Forse e solo in perlustrazione. Il regno è grande e con tutto tranquillo... si interruppe quando vide Dacre andare verso di loro. Era un po' preoccupato.
"Che succede?" Gli chiesero.
"Mio signore." Dacre chinò il capo in segno di rispetto. "Non trovo né Kian né Eileen." Gli disse. Quando si era svegliato non aveva trovato Kian al suo fianco, li per lì aveva creduto fosse andato da Eileen, sarebbe stato normale. Quando era andato a cercarlo dalla cugina solo per assicurarsi che tutto fosse a posto non li aveva trovati, e non erano da nessuna parte all'interno del castello.
"Eileen e tornata dagli oscuri per un problema, forse Kian è andato con loro." Gli disse Alsiel.
"Loro mio signore?" Dacre non aveva avuto visioni. Quindi doveva essere tutto a posto.
"C'è anche Samael. Saranno certamente al sicuro." Gli disse, a quel punto gli venne il sospetto che Nicolas fosse andato con loro. Magari si stava annoiando...
"Mio signore, c'è qualche pr..." Dacre si interruppe e chiuse gli occhi per un attimo. Chinò il capo in avanti poi lo alzò di colpo e la visione gli si profilò.
Dacre cominciò a dire cosa sarebbe accaduto da lì a poco.
Alsiel ascoltò in silenzio, certo stare in corridoio ad ascoltare quello che stava accadendo non era il massimo, quindi prese Dacre per un braccio e lo condusse all'interno di una stanza, era una camera da letto. Alsiel non aveva avuto modo di andare in esplorazione del castello. Da quando era arrivato erano successe un sacco di cose una dietro l'altra.
Ascoltò Dacre, non sarebbe arrivato in tempo, quando Dacre nominò Nicolas digrigno i denti e la gelosia lo invase per un attimo.
Alsiel scosse il capo, maledizione, quello non era un sentimento suo, ma di Azazel, certo avrebbe voluto che lo avvertisse...
Doveva rimanere al nostro fianco.
A fare cosa? A tenerci la mano mentre rimproveravamo Dyna? Non essere assurdo.
Non mi piace il tuo modo di rivolgerti a me! Gli disse Azazel con tono irritato.
Castigami. Gli rispose con un ghigno. Azazel ringhiò nella sua mente. Non gli piaceva quando Alsiel lo derideva in quel modo.
Poi riportò la sua attenzione su Dacre, era pallido e preoccupato. "Se vuoi puoi andare da lui."
"Non sono mai andato nel regno degli oscuri." Disse con tono avvilito.
"Potrei farti accompagnare da qualcuno."
"Grazie."
"Conosci qualcuno che è già andato?"
Io. Disse Azazel.
No, noi non possiamo andare...
Non essere sciocco non farò niente.
"Quando torneranno?" Chiese a Dacre.
"In serata... ha bisogno di me."
"Ti farò accompagnare da Sephiroth." Gli disse.
"Grazie."
"Fallo chiamare, vi attendo nella sala del trono."
Dacre chinò il capo e uscì dalla stanza correndo.

Kara guardava Sephiroth dormire, era così stanco che era crollato subito dopo il suo giro di ronda. Lei gli carezzò la guancia con dita lievi, si morsicò le labbra.
Come avrebbe fatto a dirgli che al massimo tra qualche giorno sarebbe dovuta tornare a casa? Ne aveva parlato con Need, era troppo tempo che si trovavano nel suo regno e il tempo per loro scorreva in modo diverso. Dirgli addio avrebbe spezzato il cuore di entrambi.
Sephiroth posò la mano su quella di lei. "Non vale," aprì gli occhi e la fissò con desiderio, "approfittarsi di me mentre che dormo non è giusto. Almeno aspetta che sia in possesso delle mie capacita mentali." Si portò la mano di lei alle labbra e le baciò il dorso.
Kara gli sorrise tristemente e lui si sollevò con uno scatto. "Che succede?" Le chiese in allarme.
"Io e Need abbiamo parlato, non possiamo restare ancora per molto nel vostro regno..." Le si spezzò la voce. "Noi siamo umani e..."
"Vengo con te." Le disse interrompendola.
"Sephiroth... hai fatto un giuramento, me l'hai detto tu stesso. Non puoi spezzarlo." La fedeltà era la prima cosa che insegnavano quando entravi a far parte della cerchia dei cacciatori.
"Resta, troveremo un modo." L'aveva attirata a sé.
"Sai che non c'è." Una lacrima le scivolò lungo la guancia, alzò la mano e se l'asciugò con il dorso.
"Come faranno Demetra e Need?" Le chiese.
"Demetra verrà con noi, si muoverà tra le nostre due realtà. Vuole comunque stare vicino a Gwen." Gli rispose.
"Posso farlo anche io."
"Tu sei un guerriero..."
Sephiroth la lasciò andare di colpo e si alzò, fece qualche passo. Cominciando a camminare nervosamente per la stanza. "Se vuoi lasciarmi trova il coraggio di farlo!" Le disse, gli occhi castano chiarissimi accesi di rabbia e disperazione.
Lei gli volò tra le braccia e lo strinse in un forte abbraccio.
"Non pensarlo minimamente! Lasciarti e la cosa più difficile che io abbia mai fatto!"
"Rinuncerò alle ali." Disse con tono basso, ma deciso. "Se lo faccio la mia aspettativa di vita si ridurrebbe, non dico che diventerei un umano, ma così facendo potremmo stare insieme."
"NO!" Lei gli prese il viso tra le mani e lo fissò negli occhi con disperazione. "Non voglio che tu lo faccia! Non per me." Posò le labbra sulle sue e si scambiarono un bacio pieno di disperazione. Quando lo interruppero lei lo fissò, gli occhi pieni di lacrime. "Ti amo."
"Per tutti gli angeli neri! Ti amo anche io." E tornò a baciarla con urgenza. Stava per trascinarla verso il divano quando un leggero bussare lo distrasse. Lo avrebbe ignorato, ma poi fu costretto a prestargli tutta la sua attenzione quando divenne insistente.
Si staccarono da quell'abbraccio tra amanti e si ricomposero. "Avanti."
Dacre entrò seguito da una delle guardie, li guardò mortificato. "Mi dispiace."
"Non preoccuparti. Cosa posso fare per te?" Gli chiese.
Dacre gli disse ciò che aveva visto e che aveva bisogno di aiuto per andare nel regno degli oscuri. Alsiel gli aveva detto di andarlo a chiamare. "Mi puoi condurre là?"
Sephiroth guardò Kara, se fosse andato appena avesse attraversato il varco il tempo che avevano sarebbe svanito, rubato, ma non poteva dirgli di no.
"Certamente..."
"Vengo con voi." Disse Kara.
"Cosa!?" Sephiroth la guardò negli occhi.
"Voglio stare con te più tempo possibile. Andiamo, portami con te." Sephiroth annuì.
"Preparatevi velocemente e andiamo." Kara corse fuori dalla stanza, doveva fare in fretta. "Io vado a parlare con il re." Uscì dalla stanza e Dacre gli fu subito dietro. Non disse niente per un lungo momento. Fece un respiro profondo e poi parlò.
"Chiedi al re se puoi trovare una soluzione negli archivi reali." Lo fermò trattenendolo per un braccio. "Solo dopo che lei sarà andata via, non prima." Gli disse Dacre.
"Cosa? Non capisco."
"Segui il mio consiglio. Ricorda, solo dopo che lei e Need saranno andati via, deve essere fuori dal regno e deve aver attraversato il varco."
"E poi?" Gli chiese.
"Troverai la soluzione negli archivi. E poi, con quei documenti in mano parlerai con il re."
Stavano camminando a passo svelto verso la sala del trono. Dovevano muoversi.

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