Epilogo

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"Non credo sia una buona idea." Nives lo guardava come se fosse impazzito.
"Qual è il problema?" Le chiese guardandola.
"Alsiel! Sono la sorella di Alena, pensi che il popolo la prenderebbe bene nel sapere che vuoi fare di me la loro regina!" Gli chiese con tono esasperato.
"Tu. Non. Sei. Alena! E loro lo sanno, hanno imparato a conoscerti!" Ribatté Alsiel esasperato.
"Il popolo potrebbe pensare che ho agito per arrivare al trono!" E lei non voleva pensassero quello! Si era affezionata a molti di loro.
"Nives," le si avvicinò e le prese le mani tra le sue. "Smettila immediatamente!" La rimproverò. "Io ti amo, e non lascerò che tu ti tiri indietro..."
"Perché non capisci..."
"L'unica cosa che capisco e che hai paura! Vuoi che chieda a loro se ti vogliono come loro regina? Vuoi che siano loro a tranquillizzarti?" Alsiel si sentiva frustrato. Avrebbe voluto afferrarla per le spalle e scuoterla con forza in modo che le si schiarissero le idee, ma non lo avrebbe fatto, non voleva farle del male.
"Risponderebbero di sì, sei il loro re..."
"Ora basta!" Le ordinò con tono duro. "Non lascerò che nostro figlio nasca fuori dal matrimonio! Quindi fattene una ragione, ci sposeremo come deciso insieme a Nicolas ed Elaiza."
"Mi costringerai a sposarti? Anche se io non voglio!"
"Se Nicolas non m i avesse avvisato dei vostri sbalzi di umore durante la gravidanza in questo momento potrei benissimo pensare che non mi ami più..."
Nives gli si gettò tra le braccia e lo baciò con passione sulle labbra. "Come puoi solo minimamente pensare che io non ti ami! Sei la luce dei miei occhi!" Le lacrime le scivolarono lungo le guance pallide.
"Nives," Alsiel ricambiò il suo bacio con immensa passione, "allora smetti di dire sciocchezze e sposami!"
"Certo che ti sposo." Gli disse baciandolo. "Io ti amo!" Sorridendo tra le lacrime.

La cerimonia nuziale era stata molto intima.
mentre il popolo aveva festeggiato ed esultato per gironi. E adesso mesi dopo erano in quel corridoio ad attendere che il figlio di Nicolas venisse alla luce.
Alsiel sorrise. Il fratello era collassato per l'emozione.
Elaiza era pallida, le acque le si erano rotte da qualche ora e Nives la stava controllando, le sorrise incoraggiante.

"Va tutto bene." Le disse detergendole il sudore dalla fronte.
"Dov'è Nicolas?" Le chiese con tono pieno di dolore, le contrazioni erano sempre più ravvicinate. "Era qui un attimo fa." Lo avrebbe voluto al suo fianco.
"Appena si sarà ripreso tornerà." Nives le deterse il sudore dalla fronte.
"Non capisco?" Si era addormentata solo qualche minuto.
"Tranquilla tesoro, questa storia non è cosa per maschi, noi c'è la caveremo benissimo anche senza di lui."
"Aveva detto che voleva essere al mio fianco." Era così confusa.
Nives fece un sospiro e si alzò dal suo fianco. "Lo vado a chiamare."

"Non sono svenuto!" Sbottò Nicolas guardando il padre e Alsiel.
"Hai ragione, non sei svenuto, sei collassato, caduto come un sacco di patate. Non avevo mai visto nessuno crollare come sei crollato tu, sembravi un albero abbattuto, se non fossi intervenuto saresti finito dritto, dritto addosso alla tua sposa." Azazel se la stava godendo un mondo, era entrato anche lui nella stanza per vedere come stava Nives, anche lei era piuttosto avanti con la gravidanza e voleva esser certo che stesse bene.
"Non sono un debole!" Ribatte Nicolas avviandosi verso la porta.
"Aspettami! Ho io sali, vengo con te." Ghignò Azazel.
Nicolas si girò e lo fissò infastidito. "Va bene scusa, non è giusto che ti sfotta in questo modo! Ma è così spassoso..."
"Ti devo ricordare che tra qualche mese anche tu sarei dietro una porta ad attendere notizie!"
Alsiel lo guardò corrugando le sopracciglia bionde. In effetti!
"E va bene, scusa, sul serio. Non avrei dovuto."
Nicolas scosse il capo e poi poggiò la mano sulla maniglia nello stesso momento la porta si aprì e Nives lo fissò.
"C'è la fai a non svenire? Tra poco tuo figlio verrà alla luce e non avrò il tempo di occuparmi di te." Lo mise al corrente Nives.
"Certo che non sverrò!"
"Nicolas!?" Lo chiamò Andras. "Sarebbe il caso che tu rimanessi qui."
"No padre, voglio essere presente alla nascita di mio figlio." Gli disse.
Suo padre aveva assistito alla nascita dei sui figli perché per lui doveva essere così difficile?
"Entra dai, non abbiamo tempo da perdere!" Lo istigò Nives, Alsiel stava per farsi avanti, ma lei gli poggiò una mano contro il petto e lo tenne fuori. Lo baciò sulle labbra e scosse il capo.

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