Capitolo 1

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Nicolas le teneva le mani tra le sue e gliele frizionava per scaldargliele, Elaiza era gelida. Quando finì di parlare gli crollò tra le braccia, lui se la strinse contro per un attimo. "Elaiza!" La chiamò con tono preoccupato dopo averla sdraiata sul letto.
La vide sbattere le palpebre e guardarlo come se non lo vedesse. "Elaiza!" Lei si alzò a sedere di scatto.
"È stato..." un brivido la percosse, "non ho mai provato una cosa simile!"
"Ho già assistito alle tue visioni, ma la tua reazione è stata insolita." Disse Nicolas con tono preoccupato.
Elaiza si alzò dal letto e sarebbe caduta se Nicolas non l'avesse sorretta. "Hanno cercato di manipolarmi!" Sentirsi invadere la mente era stato straziante. "Dobbiamo andare da Alsiel, Dacre è con lui." Elaiza cercò di muovere un passo, ma le gambe le cedettero, non si reggeva in piedi. Quindi Nicolas la prese imbraccio. "Aspetta! Non posso presentarmi così davanti a tuo fratello!" Cercò di farsi lasciare, ma Nicolas se la strinse al petto.
Entrambi erano mezzi nudi! Nicolas non la ascoltò, la sua visione lo aveva messo sul chi vive.
Percosse il corridoio con lei tra le braccia stava per chiedersi dove fosse Alsiel quado sospirò, gli bastava seguire le sue urla che riecheggiavano in tutto il castello.

Azazel cercò di calmarsi quando si rese conto che stava facendo del male ad Alsiel, lo aveva sentito urlare nella sua mente e avvolgerglisi intorno al cuore, cercava un modo di fuggire a tutto il dolore che gli stava provocando.
Andras gli si avvicinò e lui lo fissò con sguardo gelido.
"Devi calmarti!" Vedeva la sofferenza stravolgergli i lineamenti.
"Cosa credi che stia cercando di fare!" Gli urlò contro.
"Se hai bisogno di sfogarti..."
"In questo momento ti ucciderei senza nessuna esitazione. Quindi credimi è meglio se riprendo il controllo senza il tuo aiuto." Fece un respiro profondo e cercò di riportare la sua rabbia almeno ai livelli di guardia.
Quando ci riuscì sentì Alsiel gemere per il dolore. Stai bene?
Ora passa. Gli rispose Alsiel, la voce rauca per il dolore.
"Dobbiamo capire cosa sta accadendo." Dissero.
"Alsiel, stai bene?" Gli chiese Andras preoccupato.
"Non preoccupatevi..." La porta della stanza delle udienze si aprì e Nicolas fece il suo ingresso con Elaiza tra le braccia.
Alsiel lo guardò, suo fratello indossava solo i pantaloni ed era a piedi scalzi, mentre Elaiza era avvolta in una vestaglia, una gamba affusolata scoperta, i capelli scompigliati, il viso pallido, anche se arrossì quando vide come Alsiel e gli altri nella stanza li guardavano.
Poi Elaiza vide Dacre, era seduto sul divano era piegato in avanti e si teneva il capo tra le mani. Nicolas la condusse da lui e la mise al suo fianco.
Elaiza alzò la mano e gli carezzò i capelli con tenerezza.
"Dacre..." Lui si girò verso di lei e l'abbracciò.
"Elaiza..." Rimasero in silenzio per un lungo attimo.
"Non preoccuparti, andrà tutto bene, non riusciranno a manipolarci." Gli disse lei tenendolo stresso a sé.
"Ci hanno provato però." Le disse con tono preoccupato.
"Sono oscuri è normale..."
"Grazie alle vostre visioni non saremo indifesi." Disse Alsiel. "Non capisco come Calix abbia potuto tradirci in quel modo." Ora che era più calmo aveva riflettuto su quello.
"Che centra Calix?" Gli chiese Nicolas, lo guardava confuso.
Alle sue parole Alsiel inarcò un sopracciglio e poi guardò Dacre.
"Dacre, di ciò che hai visto a Nicolas." Gli ordinò.
Dacre lo fissò confuso per un attimo, ma poi parlò.
"Non sono uguali!" Disse Elaiza con tono confuso guardando Dacre. "Non coincidono!"
"Che vuoi dire!?" Alsiel si avvicinò. "Che significa che le vostre visioni non coincidono?" Gli chiese con tono relativamente calmo. Dopo la visione di Dacre aveva raso al suolo la sala delle udienze, la rabbia lo aveva afferrato così feroce che neanche Alsiel era riuscito a tenerlo calmo. Lo aveva sentito urlare nella sua mente per il dolore straziante che gli stava provocando, solo quello era riuscito a penetrare la sua rabbia e sete di sangue.
Elaiza si umettò le labbra con la lingua. "È vero che il re degli oscuri sta organizzando il suo attacco, ha saputo che Nives ha scelto voi come suo sposo. È assetato di sangue e rivalsa e vuole la vostra testa." Elaiza si alzò dal fianco del fratello e si sistemò la vestaglia inconsapevolmente. Nicolas fece scivolare la sua mano in quella di Elaiza. "Calix non era nelle mie visioni però."
"È possibile una cosa simile?" Le chiese.
"Non era mai accaduto, però io e Dacre abbiamo visto una veggente e un manipolatore può darsi che sia riuscito a contaminare le sue visioni." Rispose.
"Come mai le tue no?" Dovevano porsi ogni domanda possibile.
"Forse è dipeso dal fatto che io fossi..." Arrossì, ma continuò lo stesso a parlare non era il momento di vergognarsi. "Tra le braccia di Nicolas e ci stessimo baciando, il suo potere mi ha protetta. Sono certa di questo."
Alsiel si passò le dita tra i capelli e guardò per un lungo attimo Elaiza.
"Potete provare ad avere un'altra visione?" Chiese loro. La luna nera era ancora alta nel cielo.
Li vide annuire. "Dacre allontanati da Elaiza e Nicolas." Dacre obbedì al suo ordine e si allontanò da tutti.
I gemelli chiusero gli occhi, non avevano bisogno di parole tra loro.
Rimasero in quella posizione per un lungo attimo, poi chinarono il capo e aprirono gli occhi. Le pupille completamente dilatate.
"Elaiza..." Nessuno dei gemelli stava pronunciando una parola.
Nicolas la fissò preoccupato.
"Non dobbiamo attaccare per il momento... il re degli oscuri attende il nostro arrivo."
"Dobbiamo attaccare adesso... il re degli oscuri non si aspetta un attacco così repentino." Elaiza e Dacre parlarono contemporaneamente.
Il silenzio era calato nella stanza.
"Quindi che cosa dobbiamo fare?" Chiese Samael a quel punto, era rimasto in silenzio e aveva cercato di non pensare, non voleva che Alsiel leggesse nella sua mente.
"Non fidarci delle visioni di Dacre a quanto pare." Alsiel camminava nervosamente, guardare lo sfacelo di quella stanza lo innervosiva. "Trasferiamoci nella sala del trono." Disse loro.
Alsiel si andò a sedere sul trono e li guardò, uno per uno.
"Facciamo il punto della situazione." Disse con tono duro. "A quanto pare riescono a manipolare le visioni di Dacre, mentre non riescono a fare la stessa cosa con Elaiza perché Nicolas la protegge col suo potere."
Dacre era sconvolto dalla cosa, era certo di riuscire a contrastare un manipolatore, lui era sempre riuscito a gestire le sue visioni in maniera a dir poco perfetta. A quanto pareva si era sempre illuso! Era facilmente influenzabile! E quello era uno choc. Ai suoi pensieri Alsiel posò il suo sguardo su di lui. "Smetti di biasimarti per qualcosa che non potevi prevedere." Gli disse Alsiel.
"Dobbiamo studiare un piano e risolvere la cosa."
"Vado a parlare con Calix." Disse Samael facendo un passo avanti.
Toccava a lui quel demone era suo padre.
"No, non andrai tu, io ho bisogno di te per le truppe." Alsiel si alzò dal trono e guardò Sephiroth. "Sephiroth è in grado di piegare le ombre e nascondere sé stesso, gli sarà più facile arrivare nel regno dei demoni e capire cosa sta accadendo senza essere visto. Farà una missione in solitaria." Sephiroth chinò il capo, sapeva che era la scelta migliore, non sapeva come Samael avrebbe reagito ritrovandosi davanti suo padre. "Sono certo che non mi abbia tradito." Era in suo potere e non avrebbe potuto farlo, ma non si poteva mai sapere dato la meschinità dei demoni. "Ma meglio accertarsene."
"Mi muoverò con attenzione e vi porterò notizie il prima possibile." Sephiroth guardò Samael.
"Ti condurrò al varco più vicino." Gli disse Samael.
"Esigo che tu faccia attenzione, non mettere in pericolo la tua vita a meno che non sia strettamente necessario. Sono stato chiaro?" Gli disse Alsiel.
"Sì, principe."
"Bene." Poi portò la sua attenzione su Samael. "Tu invece non lascerai il castello, non mi piace che cerchi di nascondermi i tuoi pensieri."
"Se è un ordine obbedirò." Gli rispose Samael con tono ossequioso.
Alsiel socchiuse gli occhi, aveva imparato a conoscere l'angelo nero, doveva stare attento, ma chi poteva mettergli alle costole? Calibano! Era la scelta migliore. Il segugio gli avrebbe impedito di fare pazzie.
"Sappiamo chi è il re degli oscuri?" Chiesero. Azazel ricordava vagamente di aver ucciso Eilay, al suo posto avrebbe dovuto regnare sua figlia, ma a quanto pareva non era così. "Dovremmo parlare con Nives..."
"Ne sei certo?" Gli domando Nicolas.
"Certissimo."

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