La scuola cominciò, il liceo era interessante e mi incuriosiva sempre di più ogni giorno cha passava.
Un mercoledì c'era assemblea così andai a trovare i professori delle medie con una mia amica.
Inizialmente non ci avevo pensato ma ci sarebbe stata anche lei, Maria.
Tutto d'un tratto sbiancai, non sapevo come sarebbe stato rivederla però poi mi convinsi che non era successo nulla tra di noi e presi coraggio .
Arrivate a scuola andammo direttamente da lei e la mia amica bussò e aprì la porta.
Io ero dietro ed inizialmente la pro... Maria salutò solo lei, poi entrai io.
Mi fece un sorriso stupendo e mi salutò con due baci sulla guancia e un quasi abbraccio.
Io inevitabilmente al tocco della sua mano che si posava sui miei fianchi arrossii ma poi tornai sulla terra.
Parlammo del più e del meno e a parte qualche sguardo con annesso mordicchiamento di labbra nulla di particolare.
Andammo via dopo aver salutato le altre prof e lei già mi mancava.
Passò qualche settimana e finalmente la vidi di nuovo.
All'uscita di scuola c'era una donna che mi guardava, all'inizio non riuscivo a capire chi fosse per via del sole accecante dell'una ma poi la riconobbi.
Tolse con un gesto mooolto sensuale gli occhiali da sole e mi salutò agitandoli.
Io mi avvicinai e ci salutammo come al solito, lei mi disse che aspettava la sorella per accompagnarla a casa, così mi chiese se volevo un passaggio e io rifiutai dicendo che mi dovevo preparare per l'interrogazione si geografia allora lei si offrì di aiutarmi ed io non potei rifiutare, data anche la mia grande passione per la geografia (alle medie prendevo 4).
Così accompagnammo la sorella, che non sembro affatto sorpresa di vedermi, come se mi conoscesse già, e andammo verso casa sua.
Abitava vicino a mio zio infatti quando riconobbi la zona rimase molto contenta, conoscevo un bar dove bisognava assolutamente fare colazione ed un forno buonissimo, lei mi disse che ci andava spesso quando era più giovane ed io risposi :"Più giovane di così?".
Allora lei mi confesso che non era poi tanto giovane e che stava sulla quanrantina (non mi disse nulla che già non sapevo) ed io finsi una faccia stupita .
Arrivammo da lei, la casa era favolosa, elegante come lei e profumata come lei.
Mi fece accomodare, io avvisai i miei che ero da un'amica e poi, dopo aver mangiato un po' di pizza, iniziammo a studiare.
Non ero molto portata per la geografia ma mi impegnai per farle capire che ci tenevo ad andare bene e in un'ora avevamo già finito di preparare l'interrogazione.
Mi disse che lei mi avrebbe messo minimo nove ed io scherzando le dissi che ero la sua alunna preferita così lei rispose:"Si diciamo così... comunque è ancora presto ti va di fermarti un'altro pò ?".
Guardai l'orologio, effettivamente era presto, erano quasi le quattro e mezza, così decisi di restare.
Lei andò in cucina e tornò condue calici di vino rosso.
Io le chiesi per chi fosse il secondo calice e lei mi disse che sapeva che bevevo come una spugna, aveva sentito le mie amiche fare battutine sull'argomento.
Io mi misi a ridire e la guardai prendendo il calice.
Il pomeriggio era appena iniziato ...