Suonata la ricreazione ero talmente giù che non mi alzai neppure per mangiare, rimasi seduta al mio posto e stranamente non mi scese neppure una lacrima.
Maria, la prof, mi mandò a chiamare ed io con un certo entusiasmo (IRONIA PORTAMI VIA) mi alzai e andai alla cattedra pronta alla sua ramanzina, invece ...
Arrivai da lei la quale con la gentilezza che la contraddistingue mandò via le mie compagne di classe per parlare con me .
Mi guardò negli occhi e senza che iniziasse a parlare io affondai nei suoi (probabilmente se mi avesse chiesto di andare dall'altra parte del mondo, se pur con qualche difficoltà di orientamento ci sarei arrivata).
Iniziò a parlare e con parole che sembravano carezze amare mi disse tutto ciò che in cuor mio sapevo ma che forse ero troppo orgogliosa per accettare.
Mi disse che io valevo più di ciò che pensavo, che alle volte capita nella vita capita di sbagliare e probabilmente quella volta non avevo ripetuto abbastanza.
Lei mi disse che credeva in me e che avrei potuto qualsiasi cosa nella mi vita, avevo le lacrime, le ho trattenute per dare la parvenza di un autocontrollo che non avevo e la ringraziai .
Da quel giorno andò tutto meglio, non mi tremavano più le mani durante le interrogazioni, non avevo l'ansia ed ero sicura di me stessa.
Ma anche qualcos'altro andò meglio ...