Avvisami i miei che quella notte ero da Jade, erano felici che passassi del tempo con lei, la vedevano come un buon esempio per me, una buona amica, non avevamo ancora annunciato il nostro fidanzamento.
Decisi di aspettare che Jade tornasse a casa.
Faceva il turno di notte quindi sarebbe arrivata a casa verso mezzanotte, quindi il giorno del nostro primo anniversario.
Mi feci una doccia e dopo essermi asciugata i capelli mi feci i boccoli.
Si era già fatta l'una, Jade era in ritardo ma sapevo che sarebbe tornata a momenti così indossai il completino e la aspettai sul letto.
La porta si aprì, per quanto cercò di fare piano fu impossibile non sentirla.
"Piccola sei sveglia?" chiese entrando in camera.
Accesi la luce e la vidi con un mazzo di rose in mano.
Lo presi e le diedi un lungo bacio.
Dopo aver poggiato i fiori le dissi: "Ti amo, ricordatelo sempre, anche se non te lo dico spesso"
"Non potrei mai dimenticarlo. Sei bellissima con questo completino, vorrei strappartelo di dosso, perché so che senza sei ancora meglio"
"E perché non lo fai cazzo! Sono pronta"
"Va bene piccola, sarò delicata..."
"No! Non saresti tu"
"Ti amo da morire"
Iniziò a baciarmi ma non era come al solito, era calda come se avesse il fuoco nelle mani.
La spogliai ma poi lei mi parlò con un tono che non aveva mai usato e mi
disse: "Qui le regole le detto io".
Morse ogni parte del mio corpo, sembrava volesse mangiarmi, oppure far rimanere per sempre il mio sapore nella sua bocca.
Mi tolse gli slip ed iniziò a torturarmi.
Faceva su e giù con le dita, aumentava la velocità e poi si fermava.
Fece così un'eternità di volte finché non le presi la mano e la costrinsi ad aumentare la velocità, riuscii a venire e lei non sprecò una goccia dei mei umori.
Mi baciò per farmi sentire il mio sapore.
Si concentrò prima sul collo e poi sul seno, vedevo la mia pelle scurirsi ogni volta che si spostava.
Trasformai il dolore in eccitazione finché non rimasi pietrificata.
Mi penetrò di nuovo, con due dita ed iniziò a sforbiciare.
Iniziai a piangere, non perché mi facesse male ma perché mi ricordava Maria.
Pensavo di aver chiuso quella ferita ma non fu così.
Appena mi guardò negli occhi Jade si fermò, aveva capito tutto con un solo sguardo.
Si mise accanto a me e mi accarezzò i capelli.
Dopo quasi un'ora di coccole e baci ci addormentammo l'una tra le braccia dell'altra.