Ero al mare quel giorno, faceva molto caldo ma fortunatamente avevo i capelli bagnati a causa della doccia .
Le gocce d'acqua mi scorrevano sulla schiena mentre divoravo per la terza volta le pagine della Signora delle Camelie, una lettura leggera, perfetta per l'estate.
Voi direte che tristezza, sola al mare con un libro, ed invece io mi sentivo in pace, una pace che venne interroga da due mani lisce, pallide e particolarmente fredde che si poggiarono sulle mie spalle facendomi sussultare e di conseguenza facendomi lasciare la presa sul libro che mi scivolò sulla sabbia.
Mi sfuggi un:"Chiunque tu sia mi hai fatto perdere il segno quindi ora sei nella mee...", fortunatamente mi girai prima di finire la frase .
La vidi, era proprio lei, era proprio Bella eccome se era bella e mi guardava divertita per la mia reazione .
Esclamai un:" Cazzo che sorpresa!" , lei allora si accigliò ed io chiedi scusai per il mio linguaggio colorito.
Aveva un costume a triangolo viola scuro che risaltava il suo pallore ed il colore dei suoi occhi, aveva una forma perfetta ed i suoi fianchi erano più magri dei miei che invece erano morbidi e leggermente pronunciati.
Aveva le cosce magre e le sue mani erano stranamente a contatto con le mie... (curioso, molto curioso)
Appena me ne accorsi mi divincolai e raccolsi il libro .
Allora le dissi :"Prof mi scusi per la reazione un po' volgare di prima ma ero ad un punto molto avvincente e poi ero sorpresa di vederla ..."
Lei fece un passo verso di me e mi rispose ridendo :"Immagino... comunque... non si saluta più?"
Allora mi avvicinai per stringerle la mano ma lei mi tirò a se salutandomi con dei candidi baci sulle guance e poggiando le mani sulle mie costole.
Erano gelate cazzo!!!
Allora feci un verso , una specie di mugolio si piacere e lei scese con le mani arrivando fino ai miei e fianchi, fu mooooolto imbarazzante perché io diventai come un peperone e lei tolse le mani.
Allora decisi di iniziare conversazione per rompere il ghiaccio così ci sedemmo su un lettino in riva al mare ed iniziammo a parlare ...