Ti prego mi porti al mare?
Avrei solo bisogno di capire
Se è giusto vivere ciò che rimaneDopo giorni di pioggia e freddo, a Torino era spuntato il sole portando con sé una giornata quasi estiva.
Io e i soliti ragazzi della squadra non avevamo perso l'occasione: insieme quel giorno ci eravamo recati in un immenso parco per trascorrere del tempo insieme.
I calciatori si erano cimentati in un partita a cui si era unito il piccolo Pjanic; io invece stavo insegnando, tra le risate, alcuni passi di danza latinoamericana a Josepha.
"Così lo fai scappare tuo marito" la presi in giro
"Non è affatto vero" mi nascosi dietro l'albero per schivare un suo pugno
"Beh se lo dici tu" incrociai le braccia sotto al seno mentre osservavo Josepha accogliere Edin tra le sue braccia
"Amore, la mamma è brava a ballare?" chiese al suo bambino, il quale rispose: "Mamma sei la più brava dell'universo"
Sorrisi per la tenerezza con cui lo disse
"Ora posso mangiare la torta, mamma?"
Scoppiai a ridere di fronte alla faccia spiazzata della madre
"Qualcuno ha detto torta?" Bernardeschi e gli altri calciatori ci raggiunsero sedendosi sul prato ed iniziando a svuotare i cestini da pic-nic.
Avevamo deciso di pranzare con qualcosa di semplice godendo dell'atmosfera quasi estiva in cui ci trovavamo."È il mio panino quello" prima che il numero 33 della Juventus potesse addentare il mio pranzo, glielo presi con uno scatto.
"Ma non è giusto! Perché il tuo è quello con l'aspetto migliore?" mi puntó un dito contro accusandomi
"Perché li ho preparati io i panini e voi vi prendete quelli che fanno schifo così imparate a non fare niente"
Conclusi il mio discorso dando un morso al mio panino e gustando tutto il suo sapore"Sei perfida"
"E tu un imbecille"
Bernardeschi mi fulminó con lo sguardo ed io gli feci la linguaccia
°°°
"Voglio provare anch'io" ammise Edin saltellando davanti a me
"Ok campione vieni qui" Paulo lo prese e lo fece sedere in mezzo alle sue gambe
"Sei pronto?" chiesi prendendo un popcorn dal sacchetto
Lo lanciai verso il figlio di Josepha, il quale si preparó a prenderlo in bocca, ma il risultato si riveló diverso dall'aspettativa. Infatti, il popcorn rimbalzó sul suo piccolo naso per poi cadere sul prato.
Dybala scoppió a ridere mentre Edin metteva il broncio offeso. Lanciai un popcorn in testa al calciatore rimproverandolo.
"Che c'è? È divertente" spalancó le braccia mentre sul suo viso regnava un enorme sorriso
"È la sua prima volta, non devi ridere"
Paulo mi fece il verso divertito"Ehi! Non prendermi in giro" gli ordinai lanciandogli un altro popcorn
"E tu smettila di colpirmi" ribattè ricevendo un altro popcorn da me e facendo, così, ridere il mini Pjanic
"Vuoi la guerra?" mi chiese prima di sporgersi verso di me e rubarmi il pacchetto che avevo tra le mani.
Inizió ad usarmi come bersaglio mentre io cercavo di coprirmi il più possibile.
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Ventun volte noi
FanfictionSequel di 'Ventun volte te' "Com'era questa ragazza?" Paulo rifletté a lungo sulla domanda posta da me "Era bellissima, intelligente e così tenera. Con quegli occhioni azzurri osservava incuriosita il mondo, aveva un modo tutto suo di vedere le cose...