L'amore è un sogno
e i sogni sono belli,
ma non sorprenderti
se poi ti svegli in lacrime"Cosa ne pensi?" Josepha fece un giro su se stessa esibendo l'ennesimo vestito
"Bello come ogni cosa che hai provato fino ad ora" esclamai esausta accomodandomi sul divanetto di fronte al camerino
"Non mi convince molto in realtà - si guardò allo specchio con fare pensoso - proverò l'altro!" decise infine con euforia
La ragazza tornò a rifugiarsi dietro la tenda lasciandomi nuovamente sola
Quella mattina avevamo deciso di uscire e di andare al centro commerciale per passare un po' di tempo insieme, solo noi due. Ci trovavamo nell'ennesimo negozio e la moglie di Pjanic stava provando ogni singolo articolo messo in vendita, mentre io mi limitavo a commentare ciò che indossava.
"Andiamo a mangiare?" domandai quasi urlando, in modo tale da farmi sentire dalla ragazza, e facendo sobbalzare la povera commessa
"Ehm.. ho ancora qualche vestito da provare.. resisti ancora un po'" sbuffai ed incrociai le braccia sotto al seno come una bambina.
"Ho fame Jos, non possiamo tornare dopo?" supplicai facendo il labbruccio pur sapendo che non potesse vedermi
Aggrottai la fronte quando non arrivò alcuna risposta, così mi diressi verso il suo camerino: "Ci sei Jos?" chiesi spostando di poco la tenda e rivelando la moglie di Pjanic intenta a scrivere un messaggio.
Appena si accorse della mia presenza, allontanò il telefono dalla mia visuale e mi mostrò un enorme sorriso che invece di tranquillizzarmi mi inquietò.
"Certo che ci sono! Devo provare quest'ultimo vestito e poi.." si interruppe quando l'occhio le cadde sullo schermo illuminato del suo smartphone
"Sai che c'è? Ho cambiato idea.. Ronnie potresti mettere al loro posto questi vestiti?" venni sommersa da una montagna di articoli
Poi sarei io quella strana?
"Si può sapere cosa sta succedendo?" domandai esasperata di fronte alla sua euforia mista a preoccupazione
"Andiamo a mangiare, non sei contenta?" chiese sorridendo
"Josepha?" aggrottai la fronte quando mi parve di sentire una voce familiare chiamarla
"Ma era Miralem?" ero molto confusa in quel momento
"Ronnie non odiarmi, ti prego: l'ho fatto per il tuo bene" mi pregò
"Jos che stai dicendo? Ma che fai?!" le urlai quando mi spinse in malo modo fuori dal suo camerino facendomi inciampare a causa di tutti quei vestiti che quasi mi impedivano di vedere
Due forti braccia mi impedirono di spiaccicare la mia faccia sul freddo pavimento del negozio
"Tutto bene?" una voce maschile mi domandò mentre si assicurava che avessi recuperato l'equilibrio
"Sto benissimo, scusami io.. - mi interruppi quando mi resi conto con chi stavo parlando - Dybala?" domandai confusa abbandonando la pila di abiti su un divanetto potendo, così, osservare il ragazzo di fronte a me
"Finalmente siete arrivati!" mi voltai verso la ragazza appena apparsa: "Finalmente?" le domandai con sguardo inceneritore mentre venivamo raggiunte anche da Miralem e Federico
"Ciao scricciolo" Bernardeschi mi salutò mettendomi un braccio intorno alle spalle e obbligandomi a distogliere l'attenzione dalla moglie di Pjanic
"Scusate il ritardo, ma qualcuno era particolarmente lento a farsi la doccia" esordì il bosniaco fulminando il mio migliore amico
Perchè io ero all'oscuro di tutto?
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Ventun volte noi
FanfictionSequel di 'Ventun volte te' "Com'era questa ragazza?" Paulo rifletté a lungo sulla domanda posta da me "Era bellissima, intelligente e così tenera. Con quegli occhioni azzurri osservava incuriosita il mondo, aveva un modo tutto suo di vedere le cose...