Capitolo due.

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A mensa noto lo spettacolino dato dai fratelli Cooper: due ragazze ai loro fianchi, entrambe scappano piangendo e urlando: «Siete due stronzi.»

Come se già non si sapesse.

Alzo lo sguardo per vedere che succede e, per la seconda volta stamattina, gli occhi di Damon incontrano i miei.

Mima con le labbra un: «Mi fissi?» E sorride.

Scuoto la testa e distolgo lo sguardo. È lui a fissarmi.

«Dopo abbiamo le selezioni, giusto, Ronnie?» Chiede Betty.

«Si.» Sbuffo. «Non ne ho proprio voglia.»

«Io si», ammette Molly.

Addento la mia mela e mi costringo a mangiarla tutta, nonostante non abbia fame per niente.

Durante le selezioni, molte ragazze provano ad entrare nella squadra. Ma alla fine ne scegliamo soltanto cinque: Giorgia, Tiffani, Gioia, Vanessa -si, quella di cui parlava Mike, e Kelly.

Erano tutte e cinque bravissime, se lo meritavano il posto.

«Okay, ora che siamo pronte», dico alle ragazze della mia squadra. «possiamo iniziare. Tutte pronte, ragazze?»

«Si», rispondono tutte in coro.

Iniziamo con qualche classica mossa, niente di difficile, poi con qualche balletto.

Proprio durante i nostri allenamenti, si allena anche la squadra di Football. E indovinate un po', ci sono anche i fratelli Cooper. Per questo tutte le ragazze smettono di collaborare appena fanno la loro entrata colossale.

«Sono degli stronzi», dice Gioia. Credo che sia lei quella che se n'è andata dal loro tavolo piangendo.

«Già.» Annuisco.

«Credono di poter usare le ragazze come più gli pare e piace», dice Tiffani.

«Sono fatti così. Ignorateli e basta», continuo.

«Ma come possiamo ignorarli se ci guardano così?» Molly li fissa pensierosa.

«Smettila, Molly.» Il mio tono è autoritario.

«Dovremmo fargliela pagare», dice Vanessa.

Si, lei mi piace.

«E come?» Interviene Betty.

«Dovremmo fargli assaggiare la loro stessa medicina. Dovrebbero innamorarsi e poi distruggersi. Loro fanno innamorare tutte e dopo le distruggono», continua Vanessa.

«Loro non si innamorano», interviene Molly.

«Tutti si innamorano.» Alzo gli occhi al cielo.

«Tu dici?» Chiede Molly.

«Certo», continuo.

«Allora provaci. Fai innamorare Damon Cooper di te, visto che già gli piaci abbastanza da qualche anno, e poi vendichiamoci.»

«Stai scherzando, vero?» Rido isterica in faccia alla mia amica. «C'è molta differenza tra il fatto che ti piace una persona, a volerla portare a letto, Molly.»

«Qualsiasi cosa ci sia, lui ha un debole per te da qualche anno. Secondo me questa sarebbe una vendetta fantastica.» La voce di Molly è quasi malvagia.

Scuoto la testa, di nuovo. «Lui non si innamorerà mai di me.»

«Questo non puoi dirlo», interviene Betty. «Potresti almeno provarci. Possiamo riuscirci. Non vuoi vedere i Cooper soffrire per amore?»

«Innanzitutto, se ci provassi con Damon, soffrirà solo lui, non Tylor...»

«...sappiamo entrambi che se soffre uno, soffre anche l'altro. Sono troppo legati», continua Molly.

«Okay», mormoro. «Ma rimane il fatto che va a letto con dieci ragazze a settimana e non si è mai innamorato prima, non credo che succederà con me. Anche perché mi rifiuto fortemente di andarci a letto solo per una vendetta», dico in tono freddo.

Molly incrocia le braccia al petto. «Okay, non ci andrai a letto. Ma almeno provaci. Ci puoi vendicare, Ronnie.»

Guardo in faccia una ad una tutte le ragazze, che mi guardano speranzose e mi pregano di provarci.

«Ci penserò», dico infine.

Tutte applaudono attirando l'attenzione della squadra di football.

«Ma questo non significa che lo farò, o che, tantomeno, ci riuscirò.»

Appena torno a casa mi sdraio sul divano, esausta.

«Vanessa è entrata nella squadra», dico a Mike appena apre la porta di casa e viene a sedersi ai miei piedi.

«Davvero?» Il suo sorriso si allarga, ed è contagioso. «Sono felicissimo per lei! Devo chiamarla, giusto? Dovrei farlo? Insomma, ci sono stato ieri sera e non so se dovrei aspettare ancora un po'.»

«Mi piace vederti così. Che ti piace qualcuna sul serio, intendo», ammetto. «Comunque, dipende che cosa avete fatto ieri. Avete solo parlato?»

Fa un mezzo sorriso e alza gli occhi, starà sicuramente pensando a ieri sera.

«Ci siamo baciati», dice infine.

«Allora chiamala.»

«Okay, allora dopo la chiamo. Sai che sono tornati i Cooper?» Mi chiede.

Una morsa mi stringe lo stomaco e mi ricorda che cosa devo fare per la vendetta.

«Ehm, si», mormoro.

«Erano miei amici un tempo ed ora non so neanche perché sono stati sospesi l'anno scorso.» Sbuffa. «Domani ci parlerò.»

«Okay...»

«Tutto bene?» Mi chiede premuroso.

«Si, si. Tutto bene. Dai, chiama Vanessa. Mi piace quella ragazza», ammetto.

Sorride, entusiasta. «Ne sono felice. Lei è diversa, davvero. Non riesco a spiegarti perché, ma mi fa impazzire.» Ridacchia e poi si vaporizza in camera sua.

Proprio mentre provo ad addormentarmi, mia madre irrompe in sala.

«Sono tornata!» Grida.

«Si. Non serve che urli per dircelo», risponde secca.

«Non parlarmi così, signorina.» Viene verso di me. «Tutto okay il primo giorno?»

Quando mi chiede queste cose, quasi sembra una madre normale.

«Si, tutto okay. A parte il ritorno dei Cooper. Ne parlano tutti.» Sospiro.

«Già, lo sapevo. Non sono dei bravi ragazzi, Ronnie. Spero che tuo fratello abbia capito che non sono neanche buoni amici», grida, come per farsi sentire da lui.

«Non li conosco», mi affreddo a dire.

«Meglio così, cara.» Mi accarezza la guancia. «Sono felice che non frequenti certa gente.» Poi grida di nuovo: «Almeno tu.»

Tutto questo mi fa riflettere sulla vendetta. Mia madre odia quelle persone, insieme alla sua famiglia. Ma è giusto che ci provi. Le ragazze contano su di me.

Inoltre, potrei fare dispetto a mia madre uscendoci, e questo mi farebbe sentire meglio per la sua insolenza.

Scrivo un messaggio nel gruppo con Molly e Betty.

Lo farò, okay?

Si, sono felicissima. Risponde Molly.

Siiii. Risponde Betty.

Okay, ci siamo.

«Tuo padre non verrà per cena, è impegnato per lavoro», ci comunica nostra madre.

Strano. Lui non c'è mai.

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