Capitolo ventuno.

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I need somebody to pull me

Away from this bitter love

The taste on my lips every

Time that we kiss, I can't get enough

Quando ero piccola pensavo spesso a quando avrei avuto l'età che ho ora, a che cosa avrei fatto, a come sarei stata.

Ora che lo vivo è tutto diverso da come me lo immaginavo.

Forse non sono come avrei voluto essere.

«La mangi quella?» Chiede Betty indicando la mela che ho lasciato sul vassoio.

«No, mangiala pure.» Gliela porgo.

«Terra chiama Ronnie! Ci sei?» Molly mi sventola una mano davanti al viso.

Annuisco e scuoto la testa. «Si, ci sono.» Ridacchio.

«Stasera festa da Vanessa. Tu ci sarai, Ronnie? È il suo compleanno e la festa è aperta a tutti!» Strilla Molly.

«Ci sono troppe feste ultimamente, non credi?» Rido.

«Si, ma devi esserci.»

«Ci sarò.»

***

Indosso dei jeans stretti e una maglietta bianca attillata ed esco di casa.

Mio padre è tornato a casa ma non abbiamo ancora parlato del divorzio, e sembra che neanche loro ne abbiano parlato, visto che si comportano come se non fosse successo nulla, probabilmente mamma si è pentita di avermelo detto e cerca di rimediare facendo finta di niente. Ma, d'altronde, neanche io ho mai tirato fuori l'argomento, forse è meglio non sapere.

Io, Molly e Betty arriviamo alla festa nel giro di dieci minuti.

Iniziamo subito a ballare ed a gridare a più non posso, solo per festeggiare Vanessa, la quale non si è fatta viva fino ad ora.

Dopo poco tempo Molly e Betty scompaiono con alcuni ragazzi, ed io rimango sola in pista, quindi decido di andare al bancone a prendere qualcosa da bere.

Con mia grande sorpresa, hanno anche assunto un barman per servire le persone. Devono avere molti soldi.

«Un bicchiere di Vodka, per favore.»

«Subito.» Mi porge il bicchiere in un lampo. «E' troppo presto per chiedere il tuo nome?» Ridacchia.

Sorrido. «Non sono ancora ubriaca, richiedimelo fra poco.» Rido. «Sono Ronnie.»

«Ronnie?» Si acciglia.

«Veronica.»

«Oh, immaginavo. E ti diverti, Ronnie?» Si sporge dal bancone, verso di me.

«Non tanto.»

«E vuoi che ti faccia divertire?»

«Non so che cosa intenti, ma va bene.» Ridacchio e lui mi prepara un altro bicchiere, poi me lo porge. «Bevi.»

«Cos'è?» Annuso il contenuto del bicchiere, profuma di fragola.

«Vodka alla fragola, tu bevilo e ti divertirai.»

Bevo il contenuto del bicchiere in un sorso. Sento la gola pizzicarmi e chiedo subito un bicchiere d'acqua, che mi porge poco dopo.

Inizia subito a girarmi la testa, e la mia vista si appanna. Ma mi sento così felice e rilassata.

Il barman ridacchia quando vede la mia reazione.

Con un gesto fulmineo, salgo sul bancone ed inizio a ballare. Sento la folla che mi applaude e il barman che ride a crepapelle.

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