Le luci del mattino mi svegliano. Apro gli occhi e vedo il viso di Damon accanto a me. È un angelo mentre dorme.
Gli accarezzo il viso, le labbra, i capelli.
Mentre lo guardo rapita, penso che non c'è un altro posto dove vorrei essere, se non accanto a Damon, tra le sue braccia.
Ma io lo sapevo, io lo sapevo sin dal primo momento che questo ragazzo mi avrebbe rubato il cuore, eppure non ho mai voluto fermarmi, non sono voluta scappare finché il mio cuore non è stato rubato del tutto.
Lo sapevo sin da quando camminava per i corridoi della scuola e il suo sguardo si posava sul mio, ed io morivo ogni volta.
Lo sapevo da quando mi ha protetta al parco giochi quella sera.
Lo sapevo sin da quando mi ha sfiorata, anche se solo per sbaglio, anche se solo per poco, ed io mi sono sentita crollare.
Lo sapevo sin da quando ho iniziato ad avere un buco alla bocca dello stomaco, se lui parlava con un'altra ragazza, o anche solo la guardava.
Lo sapevo da sempre. L'ho sempre saputo.
Mi ricordo la prima volta che l'ho visto al liceo, aveva un piercing nel labbro inferiore ed aveva meno tatuaggi di quelli che ora ricoprono il suo corpo, ma era la fine del mondo, la fine del mio mondo. Lo guardavo rapita e cercavo di convincermi che fosse solo la bellezza a farmi questo effetto, ma sapevo che non era così.
In Damon c'è sempre stato quel qualcosa che mi affascinava e che mi affascina tutt'ora: la sua luce. La luce che ha negli occhi, quella che nasconde a tutti e che permette di vedere solo a me. Quella che riflette di luce propria, quella che illuminerebbe anche un cielo senza luna. A volte è una luce opaca, oscura, ma a volte è una luce brillante, come quelle che si mettono sull'albero di Natale.
La sua è una luce che solo io ho la possibilità di vedere, perché ho scavato più a fondo delle macerie.
So che Damon Cooper è ancora un mistero per tutti, anche per me. Ha qualcosa di oscuro nello sguardo, e vorrò sempre sapere che cos'è, ma me lo dirà quando sarà pronto.
Non so che fine abbia fatto suo padre e non ho avuto ancora il coraggio di chiederglielo. Non ho ancora avuto il coraggio di chiedergli dei suoi demoni, perché ne ho anche io come lui, e non so se sono pronta a rivelarli. Ma un giorno ne parleremo, perché se c'è una persona che voglio conoscere più di tutte le altre, è Damon.
Io lo tengo dentro di me come un pugnale, può decidere lui se ferirmi o lasciami vivere.
«Buongiorno.» Gli angoli delle labbra formano un sorriso, ancora con gli occhi chiusi.
«Buongiorno.»
Apre gli occhi, mi guarda per un po', poi posa la sua mano nella mia guancia, sorridendomi.
«Penso che tu sia l'unica persona sulla terra ad essere bella anche appena sveglia.»
Sorrido d'istinto e vorrei dirgli che non sono l'unica perché anche lui lo è, ma l'orgoglio prende il sopravvento e decido di tacere.
«Che programmi hai per oggi?» Chiede.
Poi ricordo: oggi avevo lezione, e anche lui! Cavolo, ci siamo addormentati e mi sono dimenticata di mettere la sveglia. Mia madre mi avrà chiamata minimo venti volte.
Presa dal panico, prendo il cellulare e, come previsto, trovo delle chiamate perse da mia madre e dei messaggi dove mi chiede dove sono. Rispondo in fretta che sono rimasta da Molly e che ora sono a scuola, anche se non è vero.
Mi alzo di scatto e mi metto le mani sul viso. «Merda!»
Damon si alza a sua volta. «Che succede?»
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La luce che hai negli occhi
RomantizmPremessa: Ho scritto diverse storie. Mi sono sempre fermata circa a metà della storia, perché ad un tratto non la sentivo più giusta. Ma questa...questa sento che è quella giusta. Damon Cooper. Lui e suo fratello, Tylor, sono i più popolari della s...