«Ma che cazzo dici?» Si alza dal tavolo, con gli occhi inchiodati nei miei.
Ingoio rumorosamente. «Dimmelo, Damon, per favore», lo prego.
«Tu pensi che lo farei? Tu pensi che farei questo a te?»
Intanto Tylor ci guarda senza dire una parola.
Abbasso lo sguardo. «Stamattina sei distaccato, mi dici che succede?»
Vedo che stringe i pugni lungo i fianchi. «Non sono affari tuoi, Veronica, ma ti assicuro che non ho fatto nessuna cazzo di scommessa!» Sbatte le mani sul tavolo e vedo le persone che si voltano verso di noi, curiosi di sapere cosa sta succedendo.
Sbatto le palpebre più volte, come a voler scomparire quando riapro gli occhi.
«Allora spiegami che hai! Parlane con me, Damon», dico con calma.
«Devi farti gli affari tuoi, Veronica.» Si allontana dalla mensa.
Guardo il fratello, che sta mangiando il suo panino incurante di noi. «Secondo te dovrei seguirlo?»
«Provaci.»
Sbuffo, ma lo inseguo.
Lo trovo dopo qualche metro, nell'atrio della scuola, mentre si fuma una sigaretta. Mi guarda ne aspira un tiro.
Mi avvicino, con cautela, fino ad essere a pochi centimetri a fianco a lui, poi gli sfioro il braccio, per calmarlo.
Mi guarda. «Tu credi davvero che io possa farti una cosa simile? Una scommessa, Ronnie, davvero? Mi credi una persona così orribile?»
«L'hai fatto altre volte, non è vero?» Ho paura di dire la cosa sbagliata.
Sorride, ironico. «Si, l'ho fatto, ma non lo farei mai a te, cazzo! Tu pensi che sarei capace di farlo a te? Tu non capisci quello che provo per te, Ronnie!» Alza la voce.
Si volta e mi intrappola contro il muro con le sue braccia.
«Non me ne fregava un cazzo delle altre! Non me ne è mai fregato un cazzo! Mi frega solo di te.» Ora parla con più calma.
Mi trema il labbro. «Cosa provi per me?»
Mi sfiora il punto del labbro che trema con le dita. «Un casino di roba.» Sorride.
Abbasso lo sguardo. «Scusami se ho dubitato di te.»
Mi mette due dita sotto il mento e lo spinge in su, così che io possa guardarlo di nuovo. «Non importa, lo capisco.»
Ancora non mi ha detto che cosa lo turba, ma lui sembra più calmo e non voglio rovinare tutto. Per il momento lascio perdere, magari ne parleremo più avanti. Ora voglio solo godermi questo momento.
***
Finite le lezioni, me ne torno a casa, perché sono davvero esausta. Domani ho gli allenamenti, e non ne posso più di tutto questo movimento.
L'estate si sta avvicinando e io non vorrei fare altro che stare sdraiata nel divano a mangiare senza sosta con una serie TV.
Proprio mentre mi sto per sdraiare nel divano, qualcuno suona al campanello di casa. Mia madre va ad aprire e dal suono che produce quando apre la porta, immagino che sia venuto Damon.
Mi precipito davanti alla porta e, effettivamente, è Damon.
Mia madre tiene una mano sulle labbra e gli occhi spalancati per lo stupore. Le loro famiglie si odiano dai tempi più remoti.
«Che ci fai qui?» Mi avvicino a Damon, posando una mano sulla spalla di mia madre. «Mamma, lui è...»
Alza una mano verso di me, per fermarmi. «So benissimo chi è, Veronica! E rispondi: che ci fai qui?» Poi si rivolge a me. «E' venuto per te, Veronica?»
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La luce che hai negli occhi
RomancePremessa: Ho scritto diverse storie. Mi sono sempre fermata circa a metà della storia, perché ad un tratto non la sentivo più giusta. Ma questa...questa sento che è quella giusta. Damon Cooper. Lui e suo fratello, Tylor, sono i più popolari della s...