Quella sera non mi sono presentata a cena con Damon, e non ho nemmeno risposto alle sue venti chiamate.
Sono andata a dormire presto e mi sono svegliata ora.
Ho deciso di rimanere a casa ieri sera perché ho ripensato a quello che mi aveva fatto, e a quello che avrebbe potuto farmi se ci fossi uscita di nuovo. Stavo riuscendo a dimenticarlo, ad andare avanti, a convincermi che non avessi bisogno di lui. Quindi dovevo stare lontana da lui, qualsiasi cosa fosse successa.
Più mi avvicinavo, più sentivo emozioni nuove, che mi terrorizzavano. Non potevo permettermi di innamorarmi di nuovo, di un ragazzo che ha un comportamento anche peggio di Jason.
Mi sono innamorata una volta nella vita, ed è stata l'esperienza più brutta della mia vita. Non mi capiterà di nuovo, e di sicuro non m'innamorerò di Damon Cooper, non lascerò che accada.
Accendo il telefono e guardo i messaggi di Damon.
Ronnie, dove sei?
Mi dici che ti prende?
Ci vediamo da Pop's alle nove.
Dove sei?
Perché non sei ancora arrivata?
Ti aspetto altri cinque minuti poi vado via.
Okay, ne sono passati dieci, ma ti aspetto ancora. So che verrai.
Ne sono passati venti, ne aspetto altri cinque.
Okay, Ronnie, io me ne vado. Spero che tu abbia una bella scusa per questo. Nessuna ragazza mi ha mai fatto aspettare.
Cancello i messaggi per non poterli rileggere e infilo il telefono nella tasca dei jeans che mi sono messa.
***
Addento il mio panino mentre Molly continua a raccontarci i suoi progetti per oggi pomeriggio, nonostante sia una giornata molto piovosa.
«Voglio andare al mare», si lamenta Molly.
«Con questo tempo, Molly, credo che non andrai da nessuna parte.» Ridacchio per la sua frustrazione.
Poi, come al solito, i fratelli Cooper fanno il loro ingresso in mensa, circondati da cumoli di ragazze che gli sbavano dietro come dei cagnolini arrapati.
Per un secondo, sono felice che Damon posi il suo sguardo su di me, e che le altre ragazze lo notino. Mi fa sentire importante. Ma quando il suo sguardo si carica d'odio, la mia felicità si dissolve.
Viene verso di me, con lo sguardo cupo e la bocca assottigliata in una linea retta. Lancio uno sguardo alle ragazze, che lo stanno fissando diffidenti.
«Veronica Jones!» Mi punta il dito contro. «Sei una grandissima stronza.»
Alzo gli occhi al cielo. «Anche tu.»
Guardo le ragazze che lo seguivano da dietro la sua spalla, ci stanno fissando tutte in modo furioso, come se fossero gelose che Damon mi parlasse.
«Mi dici perché ieri sera mi hai dato buca?» Grida, furioso. Quasi mi spaventa.
«Perché non volevo vederti.»
So di essere una stronza in questo momento, ma devo essere abbastanza convinta di me stessa così che lui possa sparire dalla mia vita.
Quanto mi fa male pronunciare quelle parole solo Dio lo sa, ma devo farlo per il mio bene. Anche se certe volte preferisco il suo, di bene.
Si acciglia e appoggia le mani sul tavolo, poi le stringe.
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La luce che hai negli occhi
RomansaPremessa: Ho scritto diverse storie. Mi sono sempre fermata circa a metà della storia, perché ad un tratto non la sentivo più giusta. Ma questa...questa sento che è quella giusta. Damon Cooper. Lui e suo fratello, Tylor, sono i più popolari della s...