Quando il rituale fu terminato, Basilisk per un attimo entrò nella mente di Komodo: i suoi pensieri erano semplici, non troppo grevi nell'intrico dell'Alveare, ma le sue braccia... erano forse le più possenti che avesse mai avuto la possibilità di avvertire. I Sauri erano un'arma formidabile per il suo esercito, quante vite si sarebbero spente sotto i loro colpi terribili?
Eppure, anche Cecrope di simile fatta presto sarebbero stati un nonnulla rispetto a lui, adesso che aveva finalmente scoperto come liberare il vero potere del Respiro del Drago. Per reincarnarsi in uno degli antichi dei, tuttavia, v'era necessità di abbandonare Colle Gobbo e riunirsi al resto dei soldati. Gli uomini, ormai, dovevano aver intuito che gli attacchi ai loro danni non erano il risultato di una semplice razzia, ma il prologo di un progetto più grande... più ambizioso. Dunque avrebbero sicuramente iniziato la loro caccia dal luogo più sacro per le lucertole umanoidi.In fretta e furia Basilisk organizzò la sua partenza: la sua scorta avrebbe costruito una portantina di fortuna, e i membri più robusti fra le sue guardie si sarebbero occupati di trasportarla. I Sauri, d'altra parte, avrebbero fatto da avanscoperta.
Già da tempo lo Spezzato aveva provveduto a riunire i Clan in un unico punto, così che potessero assistere allo spettacolo messo in serbo dagli strigoi: con sommo piacere avrebbe fatto da spettatore, godendosi il tutto attraverso gli occhi dei suoi sottoposti.Quando il trasporto fu pronto, Basilisk vi fu adagiato sopra e il viaggio ebbe inizio: la portantina ondeggiava all'impervietà dei sentieri di caccia, i rami degli alberi gli sfioravano il muso squamato. Basilisk chiuse gli occhi, immaginando per un attimo di star già volando, con l'aria del cielo contro la faccia. Un po' come faceva quando era bambino.
Un risolino gli scosse il petto "Comando l'esercito più grande che la mia razza abbia mai visto, sono un adulto fatto e finito, eppure riesco ancora a perdermi in simili sciocchezze". Con un gesto della mano sollevò il lembo di iuta che nascondeva ad occhi indiscreti la sua pietra. Ne sfiorò la superficie liscia e priva di qualsivoglia increspatura.In sé rammentò le parole della strigoi e tanto bastò a tingergli d'amaro l'umore. Per un istante fu quasi tentato di afferrare il suo tesoro e scagliarlo via, fra le acque di un fiume lì vicino... sarebbe stato finalmente libero; il suo pensiero accarezzò a lungo quell'eventualità, poi però allontanò la mano, tornando a coprire la sfera.
"Mi sono spinto troppo in là per voltarmi indietro adesso", pensò, mentre lacrime amare scavalcavano una ad una le squame del suo viso "offrirò il mio tributo, sull'altare della mia ambizione".
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Le Saghe del Crepuscolo: il Risveglio del Drago
Fantasy#concorsiamo2k19 Nelle terre di Clitalia, dove il Culto del Sol Invictus ha portato grandezza e prosperità alla razza degli uomini, si preparano grandi stravolgimenti. Gli equilibri stabiliti tanto faticosamente in secoli di accordi, guerre e conqui...