25capitolo

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Draco non se lo fece ripetere due volte, entrò in camera di Hermione e chiuse la porta.

"Draco ti dispiace se vado prima io in bagno?"
"Certo vai pure... non ci sono problemi."

Hermione prese il cambio per la notte dal cassetto e si chiuse in bagno. Si maledì per aver dato retta a Ginny che le aveva fatto portare solo camicette da notte di seta. Avrebbe voluto avere in quel momento uno dei suoi amati pigiamoni ma non si sarebbe mai aspettata di dormire con Draco
"Hermione hai fatto? È successo qualcosa? Mi devo preoccupare."
"No! No tutto bene arrivo subito.. "

Intanto Draco si era cambiato mettendo solo i pantaloni del pigiama e infilandosi sotto le coperte
"Dolcezza vuoi uscire da questo bagno?!! Draco penserà che ci sei morta.. mica è la fine del mondo dovete solo dormire insieme!! non ti vedrà nemmeno vestita così hops svestita così!! ti infilerai sotto le coperte e basta spegnere la luce e il gioco é fatto!!! "
"Toh guarda chi si è rifatta viva la mia coscienza! dove eri finita in tutto questo tempo in cui io avevo bisogno di te? Salti fuori ora che è il momento meno opportuno.. so di dover racimolare coraggio.. grazie non c'è bisogno che me lo dica tu!! andiamo... Draco potresti spegnere la luce?! "
Quando Hermione vide da sotto la porta che la luce era spenta si fece il segno della croce e uscì dal bagno.
"Merlino aiutami tu"

Hermione per raggiungere il letto andò a sbattere il piede contro il comodino. Si mise a saltellare su un piede solo tenendosi quello che le faceva male. Draco sentendo del rumore accese la luce,
Hermione non si accorse della luce accesa, le faceva male il piede:
"Hermione che è successo? Perché saltelli su un piede solo?"
Solo in quel momento Hermione si accorse che la luce era accesa, si bloccò come una statua di sale.
Draco rimase imbambolato a fissarla. Lei si girò verso di lui. vederla con quella camicia da notte così sexy... non se lo aspettava. sapeva che lei dormiva con i pigiami stile nonna Belarda e vederla così gli fece azzerare la salivazione, mandare in pappa il cervello. Era cosí bella... Ci vollero alcuni secondi per riprendersi, si alzò dal letto tese la mano ad Hermione che nel frattempo era caduta a terra.
"Hermione dai alzati che ti porto a sedere sul letto e vediamo che ti sei fatta"
Hermione prese la mano che Draco le aveva offerto e barcollando si tirò in piedi, si appoggiò a lui che la fece sedere sul letto.
"fammi vedere che ti sei fatta.. poverina il mio amore"
Hermione alzò gli occhi al cielo. Quando le dita di Draco le sfiorarono il piede sussultó:
"Draco fai piano mi fa malissimo"
"Hermione stai calma non ti ho nemmeno toccato.. facciamo così chiudi gli occhi rilassati e io tocco il dito che ti fa male"
Hermione obbedí e lui le prese il piede e incominciò a baciarlo.
Draco alzò la testa e vedendo che Hermione aveva sempre gli occhi chiusi ne approfittò.. incominciò a baciarle anche la gamba.
Hermione rimase con gli occhi chiusi, aveva disconnesso il suo cervello. Draco si sedette a terra e tirò Hermione giù dal letto.. le cadde addosso.. lui l'abbracciò e non potendo più resistere si avvicinò molto lentamente alle sue labbra. La riccia sentì il suo alito caldo sul collo e un brivido lungo tutta la spina dorsale.. in un primo momento non rispose al bacio presa dallo stupore poi gli avvolse le mani dietro il collo e si lasciò andare.
Draco a quel punto non capì più nulla, le labbra di Hermione erano morbide come la seta e sapevano di Cannella. Fu così che i due iniziarono ad amarsi, lentamente con timore fino a concedersi completamente all'amore.

La mattina dopo Hermione aprì gli occhi con un sorriso sulle labbra... Accanto a lei trovò un biglietto e una rosa:
"ti aspetto di sotto per un caffè... Buongiorno"
si alzò.. si vestì lentamente come a non voler rovinare niente di quel momento... scese a fare colazione.
Draco e sua madre erano seduti al tavolo padronale, si avvicinò a loro mettendo una mano sulla spalla di Draco
"Buongiorno Narcissa, buongiorno amore.. "
Draco sentì il suo cuore perdere un battito dall'emozione, sul suo viso si formò un sorriso.
Hermione si accomodò accanto a lui e si versó una tazza di caffè bollente.

"Ragazzi, ora che ci siete tutti e due posso dirvelo. stamani andrò ad azkaban a parlare con Lucius per via del divorzio e per dargli le ultime notizie.
Draco posso raccontargli anche ti te ed Hermione? Mi farebbe piacere essere la prima ad informarlo. "
"Madre, certo che puoi, io non ho niente da nascondere.. non lo ho mai reputato mio padre e non voglio più vederlo. vai tranquilla e se ti fa piacere diglielo. "
Narcissa fissó suo figlio. Ormai era diventato un uomo, la vicinanza con Hermione lo aveva reso più responsabile e riflessivo. Era orgogliosa di lui ma non lo lasciò trapelare. Si sfiorò le labbra con un tovagliolo e si alzò.
Sorrise a suo figlio e andò in camera a prepararsi.

Hermione rimase in silenzio. Sentir nominare Lucius la turbó. Quel nome rievocò in lei fantasmi del passato, rabbia, paura. Sapeva benissimo che Lucius non avrebbe mai approvato la sua relazione con Draco.

Era ancora assorta nei suoi pensieri quando sentì una mano sfiorarle la gamba.
"Tutto bene? Ti vedo turbata, ho forse detto qualcosa che ti ha ferito?"
Draco la guardava, i suoi occhi erano preoccupati. Dopo la notte scorsa sentiva di amarlo, qualcosa si era trasformato.
"Scusami, ero sovrappensiero, non è niente..... Draco grazie per la rosa..... E per la bella serata.
"Hermione sono stato benissimo, mi sento finalmente me stesso. Sono sincero con te e vorrei che tra noi non ci fossero segreti. Ormai conosco quello sguardo..... Qualcosa ti turba e se vorrai parlarne sono qui."
Hermione sorrise, lo abbracciò forte:
"Va tutto bene..... Solo fantasmi del passato."

Narcissa rimase per un attimo a fissare l'imponente edificio. Erano anni che non vedeva Lucius, il suo sguardo, la sua voce fredda e autoritaria non le mancavano per niente. Era talmente assorta nei suoi pensieri che non sentì la voce del direttore.
"Signora Malfoy.. che piacere rivederla. chiamerò un auror che la scorterà da suo marito. firmi il registro delle visite e consegni la bacchetta."
Subito si materializzò un Auror:
"signora Malfoy sono Marty Stilson, mi segua"
Narcissa lo seguí nei vari corridoi stretti, poco illuminati e sporchi. Tratenne a stento un conato di vomito. L'odore era forte, acre. arrivarono davanti alla porta della saletta visite.
"signora Malfoy io resterò qui fuori la porta nel caso lei abbia bisogno... "le lanció uno sguardo deciso.
"grazie, non credo che avrò bisogno. mio marito.. Lucius non può farmi nulla. Avete un ottimo sistema di sicurezza.. Se dovesse avere una delle sue crisi isteriche so benissimo che si attiveranno le cruciatus di cui sono impregnate le manette.. " disse quelle parole per rassicurare se stessa. Respiró a fondo ed entrò.

la stanza era stretta, buia, sporca, puzzolente e con una piccola finestra come illuminazione. Le ci volle qualche secondo per abituare la vista. Vide una sedia, si mise a sedere. aveva il cuore che che le andava a mille dall'agitazione.
Lucius non era mai stato un uomo calmo e paziente aveva paura di come avrebbe potuto reagire.
da una porta laterale entrò Lucius scortato da due Auror. lo fecero sedere davanti ad un lungo tavolo di legno e uscirono.
Lucius alzó lo sguardo.

Tutto si aspettava ma non sua moglie. Nella testa iniziarono a nascere idee su come tornare ad essere libero... Su come avrebbe ottenuto la sua vendetta.
Davanti ai suoi occhi c'era lei, Narcissa, sua moglie. si stampò in faccia il miglior ghigno che avesse mai avuto.
"Narcissa finalmente... dopo anni sei venuta. devi aiutarmi ad uscire da qua e tutto tornerà come prima... Sei.... sei sempre molto bella mia amata"
Era vero. Guardava quella donna, il tempo sembrava averla illuminata. Era solo una ragazzina riservata quando l'aveva incontrata e ora davanti a lui c'era una donna con lo sguardo fiero, un corpo sinuoso.

Narcissa storse il naso.
lo squadrò da capo a piedi. era visibilmente dimagrito, i capelli una volta platinati erano grigi, lunghi, la barba incolta da giorni. Aveva addosso i vestiti del momento dell'arresto, sporchi, strappati. Lo sguardo nonostante tutto era sempre fiero, autoritario ma su Narcissa non faceva più effetto, visto così non avrebbe messo paura nemmeno più ad un elfo domestico..... Forse....
"Buongiorno Lucius, la mia non è una visita di cortesia. Sono venuta a informarti che presto riceverai dei documenti da firmare. Sono le carte che metteranno fine al nostro matrimonio. Tra noi è finita Lucius. Non esiste un motivo per cui dovremmo continuare questa storia e ti prego evita crisi o perdite di tempo inutili."
Disse quelle parole tutto d'un fiato, sicura, decisa. Nei suoi occhi non trapelava nessuna emozione.
Lucius scoppiò in una rumorosa risata
"Noto con piacere che sei cresciuta Narcissa..."
La loro conversazione fu interrotta. Bussarono alla porta. Un Auror entrò senza dire una parola lasciò cadere sul tavolo, davanti a Lucius una pila di pergamene e uscì.
"Firma il documento e saremo finalmente liberi l'uno dall'altra."

ℳ𝓎 𝓂ℴℴ𝒹𝒷𝓁ℴℴ𝒹 𝒹𝒶𝑔𝓁𝒾 ℴ𝒸𝒸𝒽𝒾 𝒸ℴ𝓁ℴ𝓇 𝓃ℴ𝒸𝒸𝒾ℴ𝓁𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora