Boat day.

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Quel sabato mattina Federico aveva deciso di organizzare una sorpresa a tutto il suo gruppo "vacanze", con la complicità di Matteo avevano impostato la sveglia alle sette del mattino e si erano recati nell'ufficio del noleggio barche.
Voleva regalare una giornata indimenticabile, facendo il tour delle spiagge più belle della zona e fare come da tradizione le immancabili gare di tuffi nell'acqua cristallina sarda con suo padre Alberto, Roberto e il suo inseparabile amico Matteo.

«Allora?» smorzò il silenzio proprio Matteo mentre aspettavano che si completasse la transazione della carta di credito di Federico.

«Allora cosa? Matteo non addentrarti in domande troppo complicate perché sono pur sempre le sette del mattino.» mormorò l'attaccante con delle occhiaie ben visibili per la notte insonne passata.

«Quindi Giulia è un argomento tabù?» lo incalzò il suo migliore amico adagiando la testa sulle braccia appoggiate sul bancone dell'ufficio. Segno evidente di quanto anche lui fosse stanco a causa di un malessere della sua fidanzata Francesca.
Federico sospirò animatamente e appoggiò le mani sui suoi capelli corti, che solo per poche settimane aveva deciso di schiarirli in un biondo platino.

«Non voglio parlare di lei, anzi se devo dirla tutta avrei preferito che oggi fosse rimasta in stanza a scopare con Fabrizio.» concluse irritato, riferendosi al pomeriggio scorso in cui aveva origliato per sbaglio tutto il loro incontro romantico.

«Conoscendoti avresti rosicato per tutta la giornata, maledicendo il giorno in cui sei nato.»
E Federico pensò a quanto avesse ragione Matteo, se Giulia non fosse stata presente in quella giornata, oltre a sentire l'assoluta mancanza della sua presenza avrebbe provato il consueto formicolio alle mani di quando si è brutalmente gelosi. Non l'avrebbe mai permesso e questo lo sapeva bene.

«Allora la facciamo 'sta benedetta gara di tuffi?» domandò Alberto, il papà di Federico mentre aveva tra le braccia Mami che sorrideva entusiasta all'idea del nonno.

«Papà non metterti strane idee in testa, Mami non farà nessun tuffo.» rispose prontamente Gaia, facendo scomparire il sorrisone della figlia.

«Ma lei voleva fare un tuffo con il nonno, vero piccola?»

«Mami non farà nessun tuffo, né con il nonno né con il suo zietto preferito.» rispose questa volta apprensivo Federico.

«Che ora tanto preferito non è» aggiunse Giulia, prendendo tra le braccia Mami che aveva già i lacrimoni agli occhi. Federico in risposta alzò un sopracciglio e girò subito lo sguardo verso gli uomini che si stavano posizionando per i tuffi.

«Mi stai evitando?» domandò Giulia dopo l'ennesimo cambio di sguardo del suo migliore amico.

«No, sono impegnato con altre persone.» rispose Federico, scrollando le spalle e facendo un occhiolino; gesto che fece arrabbiare ulteriormente Giulia che odiava subire la sua strafottenza.

«Sì, ho sentito stanotte com'eri impegnato con altre persone.» disse sarcasticamente la ragazza, riferendosi alla notte di sesso sfrenato tra lui e Veronica.

«Non mi posso lamentare, anzi scusami per il disagio che vi ho creato.»
Federico quando voleva sapeva di essere uno stronzo senza limiti ma di certo non voleva mostrargli quanto stesse male per il suo rifiuto ricevuto il giorno prima, nonostante si trattasse della sua migliore amica che era stata fino a quel momento, complice perfetta della sua vita.

«Come previsto, per il momento siamo in vantaggio io e Federico.» urlò Matteo dopo il tuffo maldestro di Roberto, il padre di Giulia.

«Possiamo benissimo recuperare in un secondo» aggiunse Alberto, facendo ridere Federico che sapeva benissimo quanto fossero negati i due.

«Fede non fare lo spiritoso, quegli addominali scolpiti che ti ritrovi sono anche merito del sottoscritto.» continuò Alberto, facendo ridere questa volta anche il resto del gruppo.

«Perché io non li ricordo?» intervenne Paola, avvicinandosi al marito per lasciargli un bacio sul petto.

«Amore perché ricordi altre cose più importanti» rispose papà Alberto, provocando lo sguardo scioccato dei fratelli Bernardeschi che percepivano l'imbarazzo di quel momento.

Nel pomeriggio erano tutti collassati e mentre tutti si concedevano il consueto riposo, Giulia era sveglia e cercava Federico che aveva raggiunto il primo piano della barca per un po' di tranquillità, così decise di scendere e lo trovò seduto sul tavolino con lo sguardo assorto.

«Ti disturbo?» domandò sussurrando Giulia accarezzando la sua schiena tatuata. Federico scosse la testa e si fermò a guardarla in silenzio, con un'intensità che non sapeva nemmeno gli appartenesse ma che stava scoprendo grazie a lei.

«Mi manchi.» confessò Giulia, rispondendo a quello sguardo che in quel momento parlava per loro.

«A me manchi da quel fottuto sedici Febbraio.» Federico sottolineò quel sedici Febbraio, non perché fosse il suo compleanno ma perché aveva finalmente sentito le labbra di Giulia sulle sue e ne era rimasto assuefatto. Giulia lo azzittì posando due dita sulle labbra di Federico che lui prontamente baciò.

«Perché devi rendere tutto così complicato?» domandò retoricamente Giulia, cercando di mantenere il suo tono di voce basso e non particolarmente eccitato da quella situazione.

«Perché? Perché non saremmo noi e sarebbe tutto così noioso.» disse Federico, prendendola dai fianchi per avvicinarla al suo corpo che invece mostrava tutta la sua eccitazione.
Federico discostò i capelli biondi della sua migliore amica e cominciò ad accarezzarle il volto, Giulia si lasciò trasportare da quel momento e chiuse gli occhi beandosi delle sue carezze leggere ma sensuali allo stesso tempo.

«Lascia che io ti baci..» sussurrò Federico poggiando le sue labbra umide su quelle di Giulia che rispose famelicamente a quel bacio.
Giulia si abbandonò completamente a lui, lasciandosi toccare dappertutto mentre era impegnata ad accarezzare la sua schiena che era da sempre un altro suo punto debole, Federico schiuse le labbra e intensificò quel bacio che gli stava provocando le migliori sensazioni del mondo. Forse azzardava a pensare che fosse ancora più bello del primo, perché quest'ultimo era stato voluto e cercato senza che l'alcol decidesse al posto loro.
Federico continuò quella tortura, prendendola dai glutei mentre faceva aderire le sue cosce ai fianchi di lui. Erano completamente impazziti e si muovevano da una parte all'altra di quel minuscolo spazio, baciandosi ripetutamente e fermandosi solamente per riprendere fiato e guardarsi negli occhi.

«Fede..- disse Matteo scendendo gli scalini che portavano al primo piano, riportando all'ordine quella situazione che stava leggermente degenerando- Scusate.» continuò Matteo scioccato alla vista dei suoi due migliori amici di una vita intenti in quel momento a limonare sul tavolo di una barca.

«No tranquillo Matteo, stavo per andare via..» disse Giulia, ricomponendosi per poi salire le scale che portavano al piano di sopra.

«Notavo.» disse ridendo Matteo, cercando di smorzare l'evidente imbarazzo. Federico in risposta gli schiaffeggiò la nuca, rimproverandolo di aver sbagliato momento.

Eccomi qui ☺️
Grazie ad un sondaggio su Instagram, se non mi seguite vi invito a farlo perché lì informo sempre sui miei aggiornamenti (fedeberna33_), avete deciso di leggere un nuovo capitolo di questa storia che sta riscontrando un sacco di approvazioni e ne sono super felice perché è stata un po' una mia scommessa.
Comunque, bando alle ciance, fatemi sapere come sempre cosa ne pensate con un like e un commento perché amo leggervi ❤️
Grazie ancora e alla prossima! 😘

Se non sei tu la casa io non so più abitare. // Federico Bernardeschi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora