Per Giulia tornare a casa non era mai stato così faticoso e doloroso, avanzare lentamente durante tutto il percorso fatto di sassolini e terra che precedeva l'ingresso della sua villa in campagna non era mai stato così estenuante. Aveva paura. Paura di ritrovarsi gli sguardi che sapeva fossero delusi, della sua famiglia e soprattutto di sua nonna Beatrice; al suo giudizio ci teneva particolarmente e quando la sua adorata nipotina si era permessa di commettere degli errori, aveva fatto di tutto pur di comprenderla e giustificarla ma sapeva perfettamente che almeno quella volta, le cose sarebbero andate diversamente.
Aprì con le chiavi l'enorme portone d'ingresso, sperando di salvarsi in calcio d'angolo non trovando nessuno ad aspettarla e respirò a pieni polmoni l'aria di casa sua, infondo la campagna le era mancata così tanto che non ci mise molto ad archiviare Torino in una parte remota della sua testa.
«Finalmente hai deciso di farti vedere.» il tono di sua madre era severo ma Giulia non si aspettava nulla di diverso, appena mise piede nel salone intravide tutta la sua famiglia e i genitori di Federico seduti su entrambi i divani in pelle rossa. Salutò tutti per educazione e soprattutto perché le erano mancati come l'aria e Paola la strinse tra le sue braccia per darle appoggio e sostegno, non curandosi dello sguardo furioso del resto dei presenti.
«oggi avrei preferito che ci fosse stato anche mio figlio con te, nessuno vuole attaccarvi o insultarvi ma avevamo il diritto di sapere ciò che stava succedendo tra di voi.. siamo la vostra famiglia.» cominciò Alberto, mentre stringeva la mano di sua moglie. Non era arrabbiato, non era contrariato era solamente dispiaciuto per il comportamento di suo figlio, Federico si confidava di ogni avvenimento importante della sua vita con lui e sapere di non essere stato incluso anche in quello lo aveva ferito particolarmente.
«io avevo intuito che ci fossero dei sentimenti in ballo tra loro ma non ho mai voluto metterci il naso, erano cose che dovevano sbrigare da soli senza che nessuno di noi intervenisse per rovinare tutto.» disse improvvisamente Paola, rivolgendosi al resto del gruppo per poi guardare Giulia che le rivolse uno sguardo commosso e grato per ciò che stava facendo. Non vedeva l'ora di informare Federico di quanto sua madre stesse lottando per loro e poteva già immaginare il suo sguardo sollevato, nonostante fossero ormai lontani chilometri di distanza.
«nessuno si sarebbe messo in mezzo se fossero stati sinceri con le loro famiglie, per non parlare dei loro fidanzati che sono stati traditi ed umiliati.. io di certo non ti ho insegnato questo.» intervenne severo anche Roberto, che non riusciva nemmeno a guardarla negli occhi. La delusione era ancora troppo grande.
«Papà.. hai tutte le ragioni per dirmi queste cose, mi sono comportata malissimo nei confronti di tante persone e sono stata uno schifo per tutto ciò, però credimi quando ti dico che per una volta nella mia vita non ho pensato a nulla, non ho pensato alle conseguenze dei miei gesti, non ho nemmeno pensato a come potessero stare gli altri e me ne pento con tutto il cuore ma sentivo di dover cedere finalmente ai miei sentimenti, senza che nessuno mi fermasse o mi facesse cambiare idea.» disse Giulia non fermandosi mai, avvertendo quasi la sensazione che ci fosse anche Federico a tenerle la mano per indurle tutta la forza per affrontare i suoi genitori.
«siete felici?» domandò Paola, provocando la commozione di Giulia che annuii prontamente ricordandosi di ogni momento meraviglioso trascorso con Federico a Torino.
«Paola, non è questo il punto. Stiamo parlando di due ragazzi che hanno fatto del male alle loro famiglie senza pensarci due volte.» la madre di Giulia era stata da sempre difficile da sciogliere, non si era smossa nemmeno vedendo sua figlia in lacrime che ammetteva di aver sbagliato con tutti e di amare follemente un altro uomo, in quel momento nemmeno quello poteva farle cambiare idea.
«Mamma, per una volta potreste non pensare solamente al vostro quadro di famiglia perfetta?! Mi sono sempre messa da parte, ho sempre cercato di accontentare tutti e di essere la figlia perfetta che accettava tutto senza proferire parola perché quella era la vita che mi spettava e che voi avevate deciso per me, per una volta ho voluto decidere per me stessa senza che nessun altro lo facesse al mio posto e siete tutti qui pronti a farmi un processo. Non ci sto. È tutto fin troppo ridicolo.» Giulia si alzò dalla sedia e cominciò a gesticolare nervosamente, non si era mai permessa di alzare la voce con i suoi genitori e non si era mai sfogata in quel modo, sputando tutto ciò che le passava per la testa e quello che l'aveva fatta soffrire terribilmente nel corso degli anni. Sua madre si ammutolì e suo padre la guardava con gli occhi pieni di lacrime, constatando quanto nel giro di poco tempo fosse diventata forte e decisa sua figlia.
«Abbiamo sempre pensato al tuo bene, volevamo che ti creassi una famiglia, che ti sposassi con un uomo che ti amasse e ti rispettasse, che facessi anche il lavoro dei tuoi sogni qui in campagna da noi. Volevamo solo questo Giuli.» ammise Roberto, asciugandosi le lacrime che gli stavano bagnando le guance.
«Federico è l'uomo che amo, l'ho sempre amato papà.. anche se voi pensavate il contrario.» Giulia si avvicinò al corpo esile di suo padre e si inginocchiò per poter raggiungere la sua altezza, dato che era ancora seduto sul divano. «Sa rendermi felice come non lo fa nessun altro al mondo, ci amiamo così tanto che delle volte facciamo anche fatica a ricordare come si respiri, è difficile da spiegare a parole ma è la cosa più vera che abbia mai provato in tutta la mia vita.» continuò, commuovendosi finalmente anche lei, seguita poi a ruota da mamma Paola.
Roberto la prese tra le sue braccia e la strinse, baciandole la tempia più volte.
«Scusami piccola mia, mi sei mancata così tanto.» Giulia ricambiò quell'abbraccio, sentendo che il peso del suo cuore si fosse leggermente alleggerito.
«Ti amo tanto papà.» Roberto coinvolse anche sua moglie in quell'abbraccio, che si sciolse non appena avvertii il consueto calore famigliare.Eccomi qui da voi! 😌
Spero che questo capitolo di riconciliazione sia di vostro gradimento, per me è fondamentale il rapporto con la propria famiglia perché la maggior parte delle volte rappresentano il nostro unico e solo appoggio e volevo che fosse così anche per Giulia e Federico, visto che ne hanno passate di cotte e di crude.😂
Fatemi sapere cosa ne pensate e ricordatevi di mettere un like e un commento perché amo interagire con voi. ❤️
A prestissimo! 😘
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Se non sei tu la casa io non so più abitare. // Federico Bernardeschi.
Fiksi PenggemarLa vera amicizia è così: persone per cui lo spazio e il tempo non hanno alcun valore, ma anzi si rincontrano come se il periodo di separazione non fosse mai avvenuto. Riprendendo la risata esattamente da dove era stata interrotta.