Another day at the beach.

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Era arrabbiata.
Giulia quella mattina si era svegliata furiosa e ignorava anche il motivo per cui lo fosse, pensava che un po' c'entrasse quella mezza scenata di Federico della sera precedente ma immaginava fosse anche per tutta la situazione imbarazzante che si era creata durante quella maledetta vacanza; avrebbe voluto passare quella giornata in solitudine ma non poteva di certo fare questo torto a tutta la sua famiglia e i suoi amici che l'avevano organizzata solo per passare del tempo tutti insieme, come non succedeva ormai da tempo.
Per cui non si stupii di trovarli in spiaggia tutti sorridenti mentre organizzavano la mattinata tra giochi e apertivi, sorrise forzatamente a tutte le loro allietanti proposte e si distese su uno di quei lettini comodissimi coperti da un largo lenzuolo che non faceva filtrare in alcun modo i raggi del sole. Quello era il modo di esprimere la sua volontà di restare sola, senza che qualcuno andasse a disturbarla.

«Posso?» domandò una voce femminile con leggero accento romano che Giulia riconobbe all'istante, avrebbe voluto mandarla via ma si ricordò di essere una persona gentile e che Veronica in tutta quella sua isteria non c'entrasse assolutamente niente. Per cui si limitò ad asserire con la testa e a togliere gli occhiali da sole che coprivano le sue occhiaie in vista.
«Avrei voluto avvicinarmi sin da stamattina a colazione per chiederti come stessi, avevi un'espressione strana e non mi piace vederti così.» lei e Veronica avevano sempre avuto un bellissimo rapporto e con gli anni avevano imparato a volersi bene proprio perché le differenze caratteriali evidentissime erano riuscite a combaciarsi perfettamente suscitando ovviamente l'immensa felicità di Federico.
«Solo un leggero mal di testa, per questo sono qui all'ombra a differenza di tutte le altre volte in cui sono spaparanzata al sole come una lucertola.» Veronica sorrise e si rilassò al pensiero che non le  fosse successo nulla di così grave da chiudersi a riccio con tutti.
«Come vedi Federico in quest'ultimo periodo?» continuò ancora la romana, alzandosi di poco mentre cercava con lo sguardo il suo fidanzato.
«Come dovrei vederlo? Lo vedo tranquillo, più sicuro di se stesso e dei suoi mezzi almeno nel suo lavoro.
Nell'ambito privato dovresti dirmelo tu, sai quanto è riservato» rispose Giulia, sentendo il suo cuore battere più lentamente per via dell'argomento scottante.
«Mi ha chiesto un figlio» confessò d'un tratto Veronica, provocando immediatamente la reazione di Giulia che smise di respirare per svariati secondi.
«E tu?» domandò Giulia, sentendo gli occhi inumidirsi mentre si tirava su a sedere e cominciò improvvisamente a sentir caldo.
«Io gli ho detto sì.
Giuly, io sono certa che lui sia l'uomo della mia vita.
Abbiamo una connessione profonda e l'amore che abbiamo provato in questi anni è la conferma di tutto, non potrei desiderare papà migliore per i miei figli.» quella confessione aveva spezzato il cuore di Giulia che si limitava a sorridere forzatamente e ad annuire per mostrarsi almeno un po' felice per quella notizia. Era scioccata e non pensava che il suo migliore amico, con cui poche ore prima stava condividendo un bacio per lei importante, fosse così stronzo.
«Ti confesso che non mi aspettavo una cosa del genere ma sono felice per voi, spero riusciate a creare la famiglia che avete sempre desiderato.» ed era certa in cuor suo che quell'augurio fosse sincero, nonostante avesse il cuore lacerato non poteva non augurare il meglio alla persona che aveva capito di amare con tutto il suo cuore. Suggellarono quella chiacchierata con un abbraccio e Giulia propose un bagno che Veronica declinò gentilmente.

«Vai a farti una nuotata?» domandò Federico, mentre Giulia entrava in acqua non degnandolo di uno sguardo nonostante avesse intravisto che con quel nuovo costume azzurro fosse un vero e proprio adone. Sospirò al pensiero di lui con quegli addominali scolpiti dal Signore e si ricordò di quanto si fosse comportato da stronzo.
«Non devi parlarmi, non voglio parlare con te né ora né mai» rispose Giulia, girandosi per la prima volta in quella giornata verso di lui mentre lo guardava con sdegno.
«Che cazzo ti prende?» domandò ancora una volta Federico, prendendola per il braccio avvicinandola a se'.
«Non toccarmi» Giulia si scostò e lo fulminò con lo sguardo mentre si allontanava.
«Senti Giù, se è per la storia di ieri hai ragione sono una testa di cazzo e sono un fottuto geloso del cazzo ma non puoi farmene una colpa per questo e trattarmi come se avessi la peste» Federico l'aveva raggiunta e questa volta si era posto difronte a lei in modo che non potesse scappargli un'altra volta.
«Pensi sia per questo il motivo per cui ti evito?» Giulia incrociò le braccia sotto il seno e sentii le sue ultime forze andare via dal suo corpo per le molteplici arrabbiature della giornata. Federico la guardò con espressione interrogativa e allargò le braccia esasperato.
«Vuoi un cazzo di figlio da lei» doveva essere una domanda ma le uscì un'affermazione quasi rassegnata. Federico abbassò lo sguardo e portò le sue mani sui fianchi.
«Tu devi sposarti ed era giusto che io pensassi alla mia vita» sussurrò, alzando di poco lo sguardo per cercare di capire quanto Giulia fosse arrabbiata e delusa.
«Dovevi chiederglielo proprio ieri? Proprio quando ci siamo baciati? Proprio quando mi hai toccata in quel modo? Non potevi aspettare di capire cosa ci fosse tra noi» Giulia non riusciva nemmeno a piangere mentre pronunciava quelle parole, la sua delusione era tale che le sue emozioni sembravano ovattate.
«Che dovevo capire? Ti amo e questo lo sai da quando siamo bambini e sai anche che non può esserci un futuro per noi perché tu hai già tutto programmato da quando hai sedici anni.
Non voglio scoparti in qualche stanza di questo resort, tornare in ritiro e non poterti considerare la mia fidanzata e saperti con un altro. Scusami ma non riesco ad arrivare a tanto» disse Federico tutto d'un fiato confessando finalmente i suoi sentimenti.
«Mi ami e chiedi un figlio ad un'altra? Ci vuole coraggio nel dire una cosa del genere» disse Giulia, sorridendo sarcasticamente.
«Sì ti amo da sempre e tu non te ne sei mai accorta. E senti, vaffanculo.» concluse Federico, uscendo dall'acqua lasciando Giulia impietrita.

Buonasera a tutti!!
Come avete notato gli aggiornamenti sono sempre molto frequenti perché sto cercando di sfruttare la mia ispirazione al meglio, portandomi avanti con il "lavoro".
Spero davvero possiate apprezzare questa storia, che vi faccia un po' appassionare o emozionare.. ne sarei tanto felice. ❤️
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate con like e commenti. Grazie e alla prossima! 😘

Se non sei tu la casa io non so più abitare. // Federico Bernardeschi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora