Halloween.

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Giulia non aveva assolutamente idea di quanto quella sua presenza prolungata a Torino potesse lederle l'umore. Infondo, pensava solamente di essere una di quelle masochiste professioniste, una che ci godeva un sacco nel buttare fuori tutto il dolore per poi rialzarsi da grande vincitrice come se nulla fosse mai successo.
Martina e Roberta avevano insistito che ci fosse anche lei a quella festa di Halloween, nonostante si fosse rifiutata fino all'ultimo perché sapeva che ci sarebbe stato anche Federico con i suoi ospiti a lei tanto sgraditi. Non aveva voglia di vederlo, di chiarire alcunché e sperava in ogni istante che avesse tutta la forza necessaria per respingerlo definitivamente. Questa volta non si sarebbe comportata da cretina, lo aveva promesso a se stessa.

«Cerca di divertirti un po'!» si avvicinò Roberta porgendole un calice di vino bianco. La toscana invidiava da morire la sua immensa positività e in quel momento avrebbe voluto che mediante il fenomeno dell'osmosi, le regalasse un po' di quella felicità che tanto bramava. Si limitò ad annuire e accettò quel calice, imitando un timido brindisi.
«comunque volevo anche avvisarti che stai facendo innamorare tutti i miei amici torinesi e soprattutto uno ci tiene un sacco a conoscerti meglio.. vuoi che te lo presenti?» continuò la moglie di Claudio, sorridendo beffarda e girandosi verso il ragazzo in questione che effettivamente non le toglieva gli occhi di dosso.
«Roby, non mi sembra il caso.. è già tanto che sono qui e non a disperarmi nella mia stanza.» rispose diplomatica Giulia, sorseggiando quel vino che era fin troppo forte per i suoi gusti.
«appunto, mi sembra un buon punto di partenza.. poi ti ricordo che non si tratta di una proposta di matrimonio ma di una semplice presentazione, dopo potete anche non calcolarvi per il resto della serata..» spiegò Roberta, cercando di risultare convincente. E infatti, sorrise quando Giulia annuii con la testa e la seguii senza pensarci più.

Federico sorrise soddisfatto allo specchio dell'entrata del locale nel constatare quanto il suo costume di Halloween fosse perfetto, mentre aspettava che Maicol e Veronica uscissero dalla sua macchina.
«abbiamo capito che sei bono anche così, ma ora dobbiamo muoverci ad entrare perché mi sto congelando anche il culo.» l'attaccante adorava il migliore amico della sua ex, perché aveva un modo tutto suo e terribilmente naturale di esprimere le sue battute e nonostante delle volte fosse veramente pesante, non riusciva a non volergli bene.
«ora ti presentiamo 'sto Matteo, balliamo un po' e poi ce ne torniamo a casa perché non ho voglia di rimanere qui.» Federico non era ancora riuscito a parlare con Giulia e il fatto che fosse a quella festa e non sotto casa sua a implorare il suo perdono, lo faceva sentire ancora più in colpa.
«tranquillo, anzi spero di non tornare a casa con te..» Maicol gli fece un occhiolino per far intendere che volesse proseguire, se tutto fosse andato per il meglio, la serata con questo fantomatico Matteo.
«lo spero per te.» concluse Federico, abbracciandolo.
Il locale era già nel pieno della festa e nonostante fosse un evento privato, gli sembrava di non conoscere la metà degli invitati.
«sei finalmente arrivato! pensavo ti fossi imboscato come al tuo solito da qualche parte..» sorrise Claudio, sopraggiungendo da dietro e indicando con la testa la figura di Veronica, che in quel momento era impegnata a sistemarsi la parrucca da Harley Quinn.
«non dirlo nemmeno per scherzo, non tornerò più insieme a lei..» rispose freddo Federico, cercando di stoppare subito quella conversazione che stava decisamente prendendo la piega sbagliata. Non riusciva a credere di aver pronunciato quelle parole con una tale freddezza da spaventarlo, quando solamente un anno prima considerava Veronica il centro del suo mondo. Si era finalmente deciso a dimenticare definitivamente Giulia, di mettersi il cuore in pace e di non sperare in nessun modo a qualcosa in più e invece, era accaduto quello che desiderava da sempre e aveva rovinato tutto come uno stupido.
«va bene bro, voglio crederti.. comunque raggiungi Roby e gli altri, sono sul palchetto dietro il deejay..»
Federico seguii i consigli di Claudio e all'entrata del "privé" si ritrovò la figura di Martina che assunse un'espressione scioccata.
«sei un Joker perfetto, anzi anche uno stronzo perfetto..» Federico abbassò lo sguardo e sorrise amaramente all'ennesima battuta della moglie di Leo, non voleva risponderle a tono e così si limitò a cambiare discorso.
«non l'hai portata con te? è andata via?» domandò impaziente, cercando di guardare qualsiasi punto del locale pur di trovarla.
«avrei tanto voluto non portarla con me...» Federico decise di non ascoltare più le parole di Martina, perché tanto le era bastato sentire che lei era lì, era in quel locale e nonostante ancora non ci credesse, aveva cominciato a correre come un pazzo per tutto il locale.
Federico corse fuori dal locale e in quel momento se ne fregò altamente se indossasse solo una camicia sbottonata e il freddo di fine ottobre gli stesse penetrando nelle ossa. La vide finalmente lì, mentre fumava una sigaretta e sorrideva alle battute di un cretino che non conosceva ma a cui avrebbe subito fatto la sua presentazione, giusto per mettere le cose in chiaro.
«non dovrei interrompere un discorso tra due persone, ma ho l'urgenza di parlare con questa bellissima ragazza..» l'attaccante sopraggiunse alle spalle della sua fidanzata e sorrise falsamente al ragazzo che sentii l'esigenza di dileguarsi, un po' perché aveva capito che si trattasse di Federico Bernardeschi, un po' perché aveva intuito che tra di loro ci fosse qualcosa. Giulia tremava ed era certa non fosse solo per il freddo torinese, sussultò quando Federico la prese per il braccio e la appoggio delicatamente al muro.
«devi smetterla..» sussurrò, guardandolo negli occhi che nel frattempo si erano riempiti di lacrime.
«chi era quello che ti parlava e sorrideva?» domandò, cercando di ignorare la freddezza di Giulia.
«un amico di Roberta che voleva conoscermi..» rispose decisa, incrociando le braccia al petto anche per accentuare la distanza tra i loro corpi.
«e tu volevi conoscerlo?» Federico le afferrò i fianchi e appoggiò la sua testa a quella della sua ragazza che si discostò immediatamente.
«probabilmente sì e hai anche rovinato tutto..» Giulia si allontanò da quella situazione che stava diventando fin troppo intima e gli intimò di lasciarla perdere.
«amore ti prego, devo spiegarti tutto..» la prese nuovamente per il fianco e l'avvicino a se', ritrovandosela tra le braccia.
«cosa c'è da spiegare Fede? ho capito quello che dovevo capire e ora voglio ricominciare a vivere, senza che qualcuno mi rovini sempre tutto.» Giulia era sfinita, non riusciva ad allontanarsi da lui perché sapeva che quelli fossero gli ultimi momenti in cui i loro occhi e i loro corpi si sarebbero sfiorati e toccati.
«pensi che io ti rovini la vita? amore, non hai capito proprio nulla.. Veronica e Maicol sono qui per motivi che non riguardano me, in questi giorni in cui lei è stata qui non ci siamo toccati nemmeno per sbaglio, abbiamo solo parlato tantissimo e ci siamo raccontati tutta la nostra vita, entrambi consapevoli che qualsiasi sentimento fosse ormai svanito. Ora potrai anche non credermi ma ci tenevo a dirti che voglio solo te, amo solo te e sono pronto a sposarti anche domani..» Federico aveva gli occhi lucidi e sperava che solamente questi potessero convincere Giulia a perdonarlo e a ricominciare la loro storia, senza nessuna intromissione alcuna.
«Lasciami andare.» la toscana si discostò nuovamente e scappò via prima che Federico potesse  nuovamente raggiungerla, l'attaccante si strofinò gli occhi e si lasciò andare sul muro di quel locale.

Buon pomeriggio a tutti! ☺️
Eccomi finalmente qui dopo un po' di tempo, spero di non esservi mancata troppo (😂) e soprattutto spero che questo capitolo vi piaccia e non deluda le vostre aspettative.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un like e un commento perché ci tengo tantissimo a leggervi e a chiacchierare con voi.
Un abbraccio a tutti. Alla prossima! ❤️

Se non sei tu la casa io non so più abitare. // Federico Bernardeschi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora