La stazione di Porta Nuova non era mai stata silenziosa come quella mattina di fine ottobre, sembrava che tutto fosse al suo posto e a Giulia le venne spontaneo sorridere pensando a quanto in realtà in quel momento rispecchiasse in maniera perfetta la sua vita sentimentale.
Aver parlato e confessato i suoi reali sentimenti alle famiglie le aveva tolto un peso enorme e nonostante patisse la mancanza di Fabrizio, le sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto e non vedeva l'ora di condividere la sua felicità con l'unica persona di cui le importava in quel momento: Federico.
Aveva deciso di fargli una sorpresa e di presentarsi a Torino a sua insaputa, aveva addirittura chiesto gli orari degli allenamenti alla moglie di Leonardo Bonucci, che aveva conosciuto in una delle tante serate prima che facesse ritorno a Carrara e aveva appositamente scelto di non interpellare il diretto interessato per non destare troppi sospetti, anche se distratto com'era era certa non ci avrebbe fatto caso. Se proprio doveva trovare un difetto al periodo particolarmente sereno della sua vita, era proprio l'instabilità mentale e fisica del suo fidanzato che purtroppo le procurava qualche rompicapo di troppo.
«Non ci credo! Il treno stamattina ha deciso di non essere in ritardo, voleva proprio che fossi qui..» disse Giulia, non appena vide Martina andarle incontro per stringerla in un abbraccio sincero. Aveva trovato in lei una confidente sincera, altruista e severa quando serviva e nonostante si conoscessero da poco, sentiva di aver già trovato una sorta di complicità che andava oltre il tempo e l'età.
«hai fatto l'ennesimo miracolo, giusto per cominciare bene la giornata.. com'è andato il viaggio?» domandò Martina, porgendole un caffè alla nocciola che aveva accuratamente preso dal suo bar preferito della città.
«ho dormito tutto il tempo, stanotte ho messaggiato con Federico e le ho raccontato nei minimi particolari dell'incontro con i nostri genitori..» Giulia bevve tutto d'un sorso il caffè e ringraziò mentalmente quella sostanza liquida che la risvegliò immediatamente.
«non sospetta minimamente che tu sia qui?» la toscana scosse la testa e sorrise al solo pensiero di Federico felice nel rivederla, almeno sperava andasse così.
«l'altra sera siamo andati a cena dal Mere, lui è venuto da solo e mi sembrava davvero affranto.. ho percepito quanto tu gli mancassi e mi si è stretto il cuore.. poi ha giocato con Matteo e Lorenzo ed è come se si fosse rasserenato.» raccontò Martina, mentre apriva la sua Land Rover parcheggiata qualche metro più avanti dell'ingresso della stazione.
«manca tanto anche a me, l'ho capito ancora di più in questi giorni che ci hanno tenuti separati.. avrei voluto condividere ogni momento della mia giornata con lui, condividere anche la minima cazzata e nonostante ci tenessimo sempre in contatto, non è mai la stessa cosa.»
«non pensi mai ad una convivenza? insomma, vi conoscete da sempre e sarebbe un banco di prova importante..» la domanda di Martina era a bruciapelo e aveva fatto certamente mancare di qualche battito il cuore di Giulia, lei sì che ci aveva pensato a quella possibilità ma aveva paura della reazione di Federico, magari lui non era pronto ad un passo così importante.
«so cosa ti frulla per la testa e ti dico già che devi dimenticarti di quel pensiero, lui vorrebbe averti vicina per tanti motivi e credimi che ne sarebbe più che entusiasta.» ancora una volta Martina aveva percepito le sue sensazioni e i suoi pensieri, quando si parlava di complicità Giulia faceva riferimento proprio a questo.
«vedremo.» rispose secca la bionda, mentre guardava dal finestrino il movimento mattutino della città.«continua a non rispondermi..» sospirò Giulia, mentre si sedeva sul divano del salotto di casa Bonucci.
«magari è impegnato con qualche sponsor o con degli amici..» tirò ad indovinare Martina, mentre cercava di far addormentare la piccola di casa.
«me l'avrebbe detto e tra l'altro è quasi sempre online su Whatsapp, quindi non credo stia dormendo..» la frustrazione di Giulia era tangibile, in quel preciso istante tanti erano i pensieri che si susseguivano con una velocità inaudita nella sua testa e tutti non presagivano nulla di positivo. Martina stava provando in tutti i modi a calmarla, anche se dentro di se' sapeva che se si fosse trovata in quella situazione, avrebbe fatto anche di peggio, andando a cercare Leo in qualsiasi posto di Torino.
«riprova a chiamarlo, ti risponderà prima o poi..» Giulia non se lo fece ripetere due volte e digitò nuovamente il tasto verde del suo IPhone, non ricevendo ancora una volta nessuna risposta.
«è davvero un cretino, odio quando si comporta così..»
«è già successo che non ti rispondesse a telefono?» domandò Martina, sedendosi vicino alla toscana che quasi stentava a trattenere le lacrime.
«no questo mai ma sta diventando intrattabile, soprattutto dopo le partite.. credimi io cerco in tutti i modi di stargli accanto ma è come se puntualmente rifiutasse il mio aiuto.. delle volte è così difficile stargli dietro.» Martina avrebbe voluto abbracciarla e dirle che infondo lei non aveva nessuna colpa se in quel momento nulla girava per il verso giusto, si limitò a consigliarle di continuare a stargli accanto nonostante tutto le sembrasse un gran casino.
«mi ha appena scritto che è impegnato e non può rispondermi..» sussurrò Giulia, non appena distolse lo sguardo dallo schermo del suo telefono.
«Marti, voglio andare a casa sua.. ci sono cose che non tornano.» farfugliò di fretta mentre si rimetteva il giubbotto di pelle.
«Giulia per favore calmati, non agire con d'istinto che non porta sicuro mai nulla di buono.. ora siediti e aspettiamo che ti chiami.» Martina cercò invano di calmarla e dopo varie suppliche le affidò le chiavi della sua macchina, non poteva sopportare di vederla in quello stato.
«Non farmi pentire di averti dato quelle maledette chiavi.»
«Stai tranquilla.» sussurrò Giulia, chiudendo la porta dell'appartamento della famiglia Bonucci.Tadaaaan! Eccomi qui!
Che cosa succederà nel prossimo capitolo? Siete in ansia, eh?! 😂
A parte questo, spero vi sia piaciuto questo capitolo e come sempre fatemi sapere cosa ne pensate con un like e un commento, il vostro supporto è la cosa più importante per me.
Poi ci tenevo con tutto il cuore a farvi gli auguri e a mandarvi un abbraccio enorme. ❤️
A prestissssimo!
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Se non sei tu la casa io non so più abitare. // Federico Bernardeschi.
FanficLa vera amicizia è così: persone per cui lo spazio e il tempo non hanno alcun valore, ma anzi si rincontrano come se il periodo di separazione non fosse mai avvenuto. Riprendendo la risata esattamente da dove era stata interrotta.